*YOONMIN* ^3^

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Pov Jimin

Mi ha incastrato di nuovo quella testa di cazzo di Junhui! Di solito, durante le serate dei week end, non dovrei lavorare. Molti ragazzi al gay bar mi guardano come se mi stessero mangiando con gli occhi, allora Seunghyun, il mio capo, mi concesse di non lavorare quei giorni. Al mio posto avrebbe lavorato Junhui, ma dato che domani pomeriggio Minhyuk aveva organizzato ben due feste... mi lasciai convincere a lavorare la sera.
La sera dopo andai a lavorare con malavoglia. Appena iniziato il turno un gruppo di ragazzi vicino all'entrata, non smetteva di fissarmi. Ad un certo punto, dovetti avvicinarmi a loro per prendere le ordinazioni del tavolo di fianco, dove c'era seduto un bel ragazzo dall'aria impassibile. Ecco, così dovrebbero fare tutti, rimanete impassibili!
Nel mentre che scrivevo nel mio blocco degli appunti, sentì una mano darmi una pacca sul sedere, che mi fece sussultare ed emettere un leggero grido.

"Ahah, ti piace vedo!"
"Smettetela o vi denuncio per molestie!"
"Ma se non hai mai denunciato nessuno Jimin, sei troppo buono"

Poi si alzò dal tavolo, mi mise una mano dietro alla schiena e mi avvicinò a lui. Puzzava di alcol, il suo sguardo mi faceva paura. Cercai aiuto guardando verso il bancone, ma Seunghyun non c'era. Iniziai a spaventarmi sul serio quando iniziò a toccarmi con l'altra mano. Dio, cos'ho fatto di male!
Sentii il rumore di un'altra sedia che si spostava e pensai subito a uno dei suoi amici che veniva verso di me.

"Hey, non vedi che lo stai spaventando?"

Il ragazzo dell'altro tavolo venne in mio soccorso, sempre con il suo sguardo impassibile, cominciò a stringere il braccio del bastardo che mi stava molestando. Dopo qualche minuto sentii anche la voce di Seunghyun, che vedendo cosa stava succedendo, cacciò del bar quei ragazzi. Uf... lo scampata bella...
Quando la situazione si calmò, vidi quel ragazzo uscire, e senza pensarci, gli andai dietro.

"Hey! Aspetta! Ti ringrazio"
"Nulla"
"Quando torni ti offro qualcosa per ringraziarti, come ti chiami?"
"Min Yoongi"

Non si voltò neanche una volta verso di me, e continuò a camminare.