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 Tiffany's POV

"Dì addio alla tua vecchia vita, amore. D'ora in poi sarò il tuo incubo peggiore."

Quella frase mi tormenta i pensieri, mentre mordo freneticamente il tappo della mia penna blu. Da circa un'ora sono seduta sulla sedia difronte alla mia scrivania, ma non riesco a studiare. Mi manca ogni tipo di concentrazione. Non riesco a non pensare a lui e a quanto avessi paura.

Solo ripensare al suo volto mi causava una serie di brividi lungo la schiena.

Non importa quante volte avrei finto che non mi facesse effetto, averlo davanti mi metteva una tremenda paura.

Non è solo perché avrebbe potuto uccidermi, ma perché tutto di lui riesce a mettere paura ad una persona, è una presenza sgradevole ed inquietante ed io non riuscivo a non essere preoccupata per me e, soprattutto, per mia madre.

Mi ripeto mentalmente che è ora di calmarmi e di iniziare a studiare, così provo a concentrarmi solo sui libri davanti a me.

Dopo un'altra ora abbondante, riesco finalmente a studiare storia e mi getto a peso morto sul letto, cercando di riposare per un attimo gli occhi.

D'un tratto la porta della mia camera viene spalancata ed io sobbalzo.

"Mi hai fatto prendere un colpo, mamma!" Ammetto, spaventata.

"Oh, scusami tesoro, non era mia intenzione. Ad ogni modo, sto andando a sbrigare delle commissioni e pensavo di fare un giro con Pamela dopo, ti dispiace se esco?"

"No, affatto." Rispondo, sorridendole.

Da quando papà non è più a casa mi fa sempre piacere vederla uscire con le amiche, mi piacerebbe se un giorno riuscisse a trovare una persona su cui poter contare definitivamente. Ha passato troppo tempo ad occuparsi di me, trascurando così se stessa. Credo che lei sia stata l'unica a prendersi sul serio cura di me.

"Mamma..." Sussurro, in maniera quasi impercettibile.

"Si?" Mi chiede, mentre mi fissa , sull'uscio della porta.

"Mi raccomando, sta' attenta." Lei, dopo tali parole, mi guarda per un attimo stranita.

"Ti senti bene?" Domanda ,corrugando la fronte, io annuisco.

"Sì ,solo che...l'hai detto anche tu, c'è quel tipo pericoloso in giro e...meglio fare attenzione...solo...non voglio che ti succeda niente." Mi perdo tra le mie stesse frasi confuse, mentre cerco di trovare le parole giuste per non farle capire che sono terrorizzata all'idea che possa succederle qualcosa del quale non sa nulla.

Lei si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla fronte "Tranquilla tesoro, ci vediamo più tardi, se vuoi mangiare qualcosa troverai tutto nel frigo e nella dispensa." Io annuisco e lei mi sorride prima di uscire dalla mia camera e successivamente di casa.

Decido di accendere la tv e gettarmi sul letto, così prendo il telecomando e faccio zapping tra i canali, finché non trovo qualcosa di decente ,o se non altro con cui passare il tempo.

"Non mi piace essere etichettato come 'tipo pericoloso', sai?"

Salto quasi in aria quando sento una voce alla mie spalle, quella voce. Chiudo gli occhi per un istante e spero con tutto il cuore sia solo la mia stramba immaginazione, che mi gioca un brutto tiro. Mi giro verso la finestra per vederlo appoggiato al davanzale che mi guarda con un sorriso che mette i brividi, al che capisco che non lo sto immaginando, è reale.

"Che ci fai di nuovo qui?" Domando, provando a nascondere la mia ansia.

"Veramente sono qui già da un po'. E ti ripeto, non mi piace essere chiamato tipo pericoloso." Continua a sorridere in quella maniera raccapricciante, avvicinandosi a me.

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