Just Friends 2

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«Signor Payne siamo in arrivo all'aeroporto JFK di New York. È pregato di allacciare la cintura di sicurezza».

Fa strano sentire un'hostess pronunciare il proprio nome negli annunci dell'aereo! Dopo otto meravigliose ore di volo, durante le quali ho bevuto una coppa di champagne, mangiato del cibo squisito e dormito, eccomi arrivato a New York. È la prima volta che attraverso l'Atlantico e anche la prima volta che sono così impaziente di vedere un uomo. Faccio un salto in bagno: non ho proprio una bella faccia. Come fanno le star che viaggiano in continuazione per apparire sexy e riposate quando arrivano in aeroporto? Devono pure avere un piccolo segreto, dovrò informarmi... Mi tranquillizzo pensando che quando Zayn mi ha incontrato sul treno non ero al top dell'eleganza, ma ciononostante gli sono piaciuto. Oggi indosso la «tenuta seduzione»: jeans neri, maglietta bianca in colore leggero, giacca nera e nike bianche.

Scendo dall'aereo, da solo naturalmente. Che strana sensazione. Scendo le scale e avrei voglia di gridare «Buongiorno New York!» ma mi trattengo. Dopo la figura del «selfie» davanti all'aereo, non voglio offrire altri spettacoli all'equipaggio del jet privato di Zayn. Faccio qualche passo sulla pista e lo vedo, davanti a me. Il cuore mi batte a mille all'ora. Con le mani in tasca, un magnifico trench, i capelli leggermente scompigliati e il viso sorridente, è lì, davanti a me. Dio mio, quant'è bello ed elegante quest'uomo... Mi avvicino, vorrei che mi stringesse e mi baciasse focosamente. Vivo in un film da 24 ore, è un incontro da film questo, no?
Ma lui mi si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia.

«Benvenuto a New York, Liam».

Non posso fare a meno di essere un po' deluso. Quindi «amici-amanti» vuol dire niente più baci languidi? O forse nel frattempo ha cambiato idea? Alla fine saremo solo amici? Mentre ci dirigiamo verso il taxi, mi chiede come è andato il viaggio.

– È stato favoloso! E l'equipaggio è adorabile. Mi farà strano riprendere un volo normale! Ci si abitua in fretta al lusso, no?

– Son contento che ti sia piaciuto. E personalmente, io continuo a non abituarmi a questo lusso. Ogni volta mi ripeto che sono molto fortunato. E anche che la fortuna può girare. Oggi l'azienda Malik funziona bene, ma domani, chissà? A proposito di lavoro, cosa hai detto alla tua agenzia per poter partire qualche giorno?

– Mi sono licenziato.

– Davvero? Ma... perché?

– Non sarei potuto partire, non si hanno ferie durante uno stage. Ma è stato meglio così, è piuttosto una buona notizia, non ero per niente contento del mio stage.

– Mi stupisce che tu abbia fatto una cosa del genere per venirmi a trovare, Liam...

Si ferma, si mette di fronte a me, sprofonda il suo sguardo nel mio. I suoi bellissimi occhi color nocciola brillano di emozione. Mi abbraccia delicatamente e avvicina le sue labbra alle mie. Sento il suo respiro sul mio viso, respiro il suo profumo ambrato.

Baciami, Zayn, ti supplico!

Le gambe mi vacillano leggermente. Ho l'impressione che se non mi stringesse a sé vacillerei completamente. Posa un bacio leggero all'angolo delle mie labbra, poi si ritrae un po'.

Perché non mi bacia più come mi baciava a Londra o a Parigi?

Eppure sento che ne ha voglia.
Tutto questo mi turba. Ma in fondo è quello che volevo no, una storia senza impegni, allora perché mi sento così frustrato?

– Andiamo da me a posare le tue cose. Cosa vuoi fare? Sei stanco? Vuoi riposarti un po'? Dimmi tu.

– È la prima volta che vengo a New York, Zayn, no, non voglio dormire! Faccio una doccia e poi usciamo?