1

63 10 3
                                    

Le case filavano svelte sotto il mio sguardo malinconico, la lingua d'asfalto sembrava non avere una fine, proprio come quel viaggio interminabile. Improvvisamente il telefono comincia ad emettere vibrazioni alterne dalla tasca dei pantaloni, ma dopo qualche secondo si ferma. Recupero il cellulare nuovo e controllo i messaggi: "Hey, già arrivata?"
"Quasi..:-/" faccio io.
"Vedrai che la vita di Milano ti piacerà, anche se mi mancherai moltissimo!!"
"Anche tu mi manchi!!!! <3"
Faccio un respiro profondo per ricacciare giù le lacrime e metto via il telefonino.
Nicole è la mia migliore amica e io come farò senza di lei?? Siamo lontane da due giorni, ma già mi sembrano passati anni.
《Ali, siamo quasi arrivati, non dimenticare nulla nel taxi》mi avvisa mia madre.
Questa storia del trasferimento non mi piace per niente, ho dovuto lasciare tutti i miei amici e la mia casa  di New York per venire a vivere quasi dall' altra parte del mondo.
"Milano è una città bellissima..., Andrai in Europa...,  È la città della moda..." hanno continuato a ripetermi, ma io non sono affatto convinta, come si può prendere bene l'idea di un trasferimento a più di 6000 km da casa?
Automaticamente prendo il telefono e controllo l'ora: se adesso sono le 10 di sera là sono le 4!
Il fuso orario è davvero un problema per me, ma mi ci abituerò.

Il tassista si ferma davanti ad un palazzo di cinque piani. Il primo ha le mura grigie chiaro, mentre gli altri sono color salmone. Il portone, anch'esso grigio, è a sbarre, con un vetro opaco dietro.
Mio padre mi passa un mazzetto di chiavi, poi prende il suo e mi mostra la chiave corretta.
Recupero la mia borsa e apro il portone, una specie di piccolo cortile a san pietrini si scorge in fondo all'atrio. Mia madre, che mi ha appena fatto cenno di seguirla, mi oltrepassa e comincia a salire le scale.
《Siamo al quarto piano a sinistra, se vuoi puoi prendere l'ascensore》mi fa.
《Va bene, arrivo》dico cercando di fare un sorriso convincente.
La casa è abbastanza accogliente: un grande salotto si unisce alla cucina alla mia sinistra, poi un piccolo corridoio unisce il bagno, lungo ma non troppo stretto, uno sgabuzzino e, infine, due camere molto spaziose.
La prima, con letto matrimoniale, è  dei miei genitori, la seconda, invece, è perfetta per me: due armadi giganteschi un letto bello morbido, e una finestra grandissima!
La scrivania è un po' piccola, in compenso la libreria è perfetta.
Appoggio la mia borsa sul letto e comincio a tirarne fuori delle cornici con le foto di me e Nic che ho stampato mercoledì. Ne appendo altre sull'armadio e sulla parete sopra il mio letto; dopo un'ora circa la stanza sembrava un'altra cosa ed io mi sentivo soddisfatta.

The Last Time Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora