Era altro giorno uguale a tutti quando Diamante aprì gli occhi, era nel letto di camera sua.
Chiuse le mani in due pugni, in seguito se le portò agli occhi per stropicciarli, subito la sua visione sfocata si stava sistemando.
Come sempre la prima cosa che fece fu quella di controllare i messaggi che le erano arrivati sul celulare, perciò, allungò il braccio verso il comodino per afferare il telefono che si trivava su di esso, schiaccò il tastino centrale così da far illuminare la schermata.
Fra le innumerevoli notifiche arrivate dai social c'erano anche i messaggi di Alisea e il suo ragazzo Elia, quest'ultimo fu il primo a cui rispose con un semplice 'buongiorno', la sera prima si stavano entrambi lamentando del freddo che faceva durante quel periodo finendo per addormentarsi, il primo a svegliarsi era sempre lui così mandava sempre il primo messaggio aspettando che lei rispondesse.
Dopo essere uscita dalla chat del proprio ragazzo diede un'occhiata a quella di Alisea che le raccontava ciò che era accaduto ultimamente, ovviamente accompagnato da un dolce buongiorno, si limitò a risponderle con una semplice risatina e a sua volta qualcosa di tenero; senza pensarci su due volte si misero anche d'accordo per incontrarsi quello stesso pomeriggio, cosa che con Eli non poteva fare a causa della (non lunghissima) lontananza tra le loro abitazioni.
Rimase un po' delusa dal non trovare nessun messaggio dalla loro amica Rachele, così, un po' a malincuore, mandò un messsaggio anche ad ella, nel quale le domandava se quel pomeriggio fosse uscita.
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Dopo aver tenuto per circa un'oretta gli occhi sul cellulare decise di alzarsi dal letto per andare a lavarsi i denti nel bagno, così passò per il breve corridoio incontrando il suo peggior nemico: lo specchio.
Diamante non sopportava assolutamente il suo aspetto fisico, aveva lunghi capelli ricci dal colore nero corvino che le arrivavano a metà schiena, aveva un viso tondo con un nasino simpatico a forma di patata, una bocca carnosa e dei piccoli occhi a mandorla da un colore marrone chiaro che tendeva sul verde, non era affato magra e aveva una statura media.
Il suo seno era molto prosperoso, una delle poche cose che poteva definire buone, la sua pancia era coperta da alcune smagliature a causa del continuo aumento e diminuimento del peso, infine le sue cosce non poteva vederle, le reoutava enormi.
Il suo sorriso alla visione di se stessa si spense immediatamente diventando un piccolo broncio, si continuava cosa aveva fatto di male nella sua vita per diventare una cosa del genere...decise di mettere da parte la depressione anche per quel giorno però non ce la faceva, continuava a pensare al fisico stupendo della sua migliore amica Alisea...anche lei aveva dei bellissimi capelli riccioli che teneva sempre un po' arruffati, avevano un colore castano chiaro e a volte si faceva dei riflessi rossicci, non erano molto lunghi; dei bellissimi occhi grandi che si sposavano a meraviglia con il suo piccolo viso sfilato, con il suo piccolo naso decorato con un anellino e le sue labbra fini, poi la sua carnagione tendente allo scuro era bellissima.
Le sue goti erano morbidissime e al fianco di esse si trovavano due fossette che rendevano il suo sorriso perfetto, pancia piatta e fisico slanciato, insomma la perfezione.
Diede una sciacquata al suo viso tentando di ritornare a lavarsi e non pensare ad altro, azionò così la musica presente sul suo iPhone per svagarsi un po', eppure, non risolvette nulla...era partita una delle canzoni che le aveva dedicato Rachele così le fecero venire anche la sua figura in mente.
Era un'altra bellezza estrema, curve giuste al punto giusto...capelli lisci, dal colore biondo cenere e lunghi fino ad arrivare al fondo schiena, occhi neri, labbra leggermente carnose e viso dotato di lentiggini.
Insomma si chiedeva come fosse possibile che due bellezze del genere fossero amiche con una che non arrivasse alla loro altezza, cambiò immediatamente canzone e iniziò a cantare a squarciagola.
Passarono un paio di minuti e finì di prepararsi, una volta uscita dal bagno stoppò la musica che continuava a risuonare per tutta la casa, mise a lavare i panni sporchi e si diresse in cucina a prepararsi da mangiare.
Aveva 18 anni e abitava in un piccolo appartamento da sola, gli sarebbe piaciuto tanto abitare con Alisea però, infatti molto spesso si facevano piani per realizzare questo pensiero.
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ciao a tutti, innanzi tutto scusatemi per tutti gli errori grammaticali, volevo chiedervi come vi sembra questa storia e se vi fa schifo potete dirmelo liberamente.
a breve continuerò con il prossimo capitolo.
XOXO
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troppi pensieri nella testa che mi fanno male..
Fanfictionquesta storia si basa sulla storia di tre amiche, in particolare su due di loro: Alisea e Diamante. A Diamante manca da morire Alisea, però questa mancanza non può essere svelata..il ruolo di Rachele sarebbe quello di un'amica speciale ma non colmer...