1,il déjà vú

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Era un locale situato in una strada non tanto luminosa di una grande cittá,e portava un'insegna al neon rossa. Una volta entrati dalla scura porta,e scesa la scala,sembrava rivelarsi un mondo nascosto: vi erano un piccolo palco adibito a show spesso musicali,dei tavoli che partivano da vicino al palco e continuavano fino al fondo,un bancone sul lato destro,e dei piccoli spazi con poltrone e cuscini ed infine,sulla parete opposta al palco,due stanzini per cui occorreva pagare.
Ľ arredamento era sui toni del Bordeaux con dettagli senape.
Una particolarità del locale era il retro,che solo il personale conosceva. Era costituito da una stanza lunga e stretta,un corridoio,con due porte:una portava agli spogliatoi,ai magazzini e a tutto quello che è opportuno che un retro abbia;mentre l'altra portava ad una sinuosa scala a chiocciola.
Salendo quell'intreccio di gradini,si poteva arrivare ad una stanza,arredata come un salottino,che aveva una di quelle finestre che permettono la vista solo da un lato,e dall'altro si vede solo uno specchio. Da lì il proprietario,quando non voleva stare in compagnia,vedeva tutto il locale.
Di regola,il personale era vestito elegantemente,sui toni del locale.
Vi erano dei camerieri,un barman e tre uomini per la sicurezza.Inoltre,vi era un dirigente che gestiva il personale.
Il proprietario era un uomo particolare,spesso vestiva con abiti eleganti,a volte stravaganti.
Alcuni dicevano di lui che fosse coinvolto in affari loschi,mentre altri si godevano il locale e la sua ospitalità.

il Déjà vúDove le storie prendono vita. Scoprilo ora