Capitolo 0: Bunny

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Se dovessi raccontare questa storia non saprei davvero da dove iniziare, e probabilmente se cominciassi dagli eventi successi recentemente, con tutta la probabilità non capireste un cazzo

Forse sarebbe opportuno iniziare dal principio, quando conobbi lei, circa dieci anni fa ... 

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15 Marzo 1976

Ore 15:30 

"Hai presente quando ti svegli e pensi di essere ancora in un sogno? Non riesci a capire se davvero ti trovi nella tua stanza oppure è tutto nella tua testa. Che cosa fottuta." 

Addentai annoiato il mio panino, ascoltando distrattamente il ragazzo che avevo di fronte.
Dio, ma non taceva mai? Non solo mi toccava pulire l'aula di chimica per colpa sua ma dovevo anche sentire le sue stronzate. 

<< Clive, ehi! Mi stai ascoltando? >> Alzai lo sguardo verso di lui.
<< ... No. Non ti sto ascoltando.>> Replicai, buttando la carta del panino. << E sappi che questa è l'ultima dannata volta che faccio coppia con te. Sei capace di fare solo danni.>> Nick sbuffò portandosi indietro i suoi ammassati capelli ricci. <<Beh, potevi dirmelo che  il biossido di manganese e l'idrossido di rame avrebbero causato tutta quella schiuma!>> Che gran figlio di puttana... <<Se non sai che cazzo di reazione può avere un composto, non metterne un quintale nella provetta, no?!>> Gridai, sbattendo la scopa per terra. << E che cazzo, Nicholas! Non hai dieci anni, non posso farti da balia per il resto della vita! >> 

Stavo per tirargli un ceffone quando sentii bussare sulla porta della classe. Mi girai istintivamente, trovandomi davanti una ragazza bionda che mi guardava con fare annoiato. Sgranai gli occhi, sorpreso. << Nancy...? Cosa ci fai ancora qui?>> Lei incrociò le braccia, spostando una lunga ciocca di capelli con un movimento del viso.  << Mrs. Philips mi ha ordinato di tenervi d'occhio... Non fate altro che litigare voi due?>> Nick alzò le mani. << E' lui che grida sempre, io non ho fatto niente! >> I miei occhi si posarono su di lui, fissandolo rabbiosamente, e la ragazza sbuffando attraversò tutta l'aula a si andò a sedere sulla cattedra. 

Nancy era la vicina di casa di Nick, ed siamo amici fin dall'infanzia perché i nostri genitori si conoscevano. Eravamo sempre stati insieme nonostante avessimo qualche anno di differenza, infatti io ero il più grande del gruppo. Nick aveva una cotta per lei dalle elementari ma è sempre stato un eterno bambino, troppo immaturo e goffo perché un qualsiasi essere di sesso femminile potesse accorgersi di lui, o almeno così pensavo... ma questa è un'altra storia. 

  <<  ... Sentite. >> Iniziò, giocherellando con una penna. << Domani pomeriggio verrà a trovarmi una carissima amica che abita nel Wisconsin. Avevo intenzione di invitarvi ma se questo è il vostro comportamento... >> Il mio amico si gettò letteralmente su di lei.
<< Un' amica? E' bella?! >> Urlò, con i suoi occhi verdi che gli luccicavano. Mi portai una mano al viso, e decisi di ricominciare a pulire l'aula da solo. In quei momenti mi chiedevo se il "grande amore" per lei fosse vero oppure si sarebbe davvero gettato su ogni ragazza che vedeva.

Lei si passò una mano tra i capelli. << E' la ragazza più bella che conosco, ma non illuderti... non si interesserebbe mai ad uno come te. >> Nick abbassò lo sguardo contrariato, e poi mi indicò. << Si, perché tutte le donne vanno da quel fottuto dongiovanni! Come fa una ragazza a notarmi se devo andare in giro con quel cazzo di magnete per vagine?! >>  Ero seriamente convinto a lanciargli la scopa che avevo in mano, ma preferii restare in silenzio. Nancy fece una risatina e gli sorrise. << No, non credo nemmeno che sarebbe interessata ad quel "magnete per vagine" come lo chiami tu. Ha... dei gusti particolari. >> 

"Gusti particolari"? Mi voltai verso di lei, chiedendole il significato di quella frase, ma lei mi rispose con una risata allegra. << Ho bisogno di andare al cesso, riuscite a non ammazzarvi in mia assenza? >> Disse, scendendo dalla cattedra. Ridacchiai passandomi una mano tra i capelli. << Tenterò di frenarmi, non ti preoccupare. >> Lei mi passò vicino e mi diede un pugno sul braccio, ridendo. 

Mi avvicinai a Nick, passandogli una scopa, e notai che era sembrava deluso dalle parole della nostra amica. Sospirai, mettendogli una mano sulla spalla, e lui si voltò verso di me. << Non ce la faccio più, amico... glielo devo dire.>> Alzai lo sguardo al soffitto, seccato. << Non ricominciare con 'sta storia... Sono anni che lo dici e mentre lei ha avuto una ventina di ragazzi tu sei rimasto da solo aspettando che ti cada il cazzo. >> Il mio amico spostò violentemente la mia mano, visibilmente incazzato. << Con questi discorsi non mi aiuti!>> Urlò, dandomi le spalle. Mi portai le mani alle tasche e ribattei, annoiato. << E cosa ti dovrei dire? "Ma si, Nick. Buttati su una ragazza che ti considera come suo fratello maggiore e che conosci da tutta la vita e vedi che non solo vi mettete insieme, ma ti fa pure un pompino" ? >> A volte davvero non riuscivo a capirlo. Non era un cattivo ragazzo... era troppo permaloso e a volte le sue reazioni erano esagerate. Lui restò in silenzio, come faceva sempre, non ascoltando una parola di quello che avevo detto.
Sbuffai. << Sei un imbecille.>> Dissi, posando una scopa vicino a lui. <<Dammi una mano, non posso fare tutto da solo.>> 

Non feci in tempo a girarmi che dal corridoio sentimmo un urlo che ci fece gelare il sangue.
Nick mi guardò spaventato: era Nancy. Insieme lasciammo andare gli attrezzi e si precipitammo per controllare cosa stesse succedendo...  ma la scena che trovammo davanti a noi fu qualcosa di assurdo.
Nancy era avvignata come un koala  ad una ragazza di qualche centimetro più alta di lei, ed entrambe urlavano saltellando dappertutto e facendo un casino boia, mentre noi due le guardavamo inebetiti. Sbattei ripetutamente gli occhi per mettere a fuoco la scena, ma Nick mi precedette avvicinandosi alle due pazze che non smettevano di agitarsi come forsennate.

La ragazza bionda lo notò, e lasciò andare la sconosciuta. Era rossa ed un grandissimo sorriso si trovava sul suo viso. << Ragazzi!>> Urlò, facendo segno di avvicinarmi. << Avevo detto che sarebbe venuta domani pomeriggio, ma questa pazza è già qui e non mi aveva detto niente!>> Scoppiò a ridere e abbracciò la sua amica, che finalmente decisi di guardare. 

Nancy non scherzava, era davvero bella:  un viso dalle linee dolci, un bellissimo sorriso, capelli ricci castano chiaro e grandi occhi dello stesso colore, e proprio su quelli mi soffermai. 
Non perché fossero di un colore o di una forma particolare... ma erano brillanti, come quelli di una bambina curiosa che guardava intorno a se per la prima volta. Senza rendermene conto, mi trovai a fissarla senza dire una parola, non pensando a Nancy che stava cercando in tutti i modi di attirare la mia attenzione.

La ragazza si voltò verso di me e sorrise confusa, ed io avvampai, risvegliandomi da quello stato di catalessi. Nancy si passò una mano tra i capelli, ridendo. << Dio, ti avevo detto che è bella ma non pensavo che saresti rimasto imbambolato a fissarla! >>  I tre scoppiarono a ridere ed io arrossii ancora di più. L'amica della ragazza bionda si avvicinò a me con uno sguardo soddisfatto, e mi rivolse la parola. << Quindi tu sei Clive... >> Ridacchiò, socchiudendo gli occhi. << Nancy mi ha parlato di te.>> Il mio viso riprese colore immediatamente, e mi appoggiai ad un armadietto avvicinandomi a lei. << Ti avrà detto che sono favoloso. Quella ragazza mi adora.>> Sogghignai, mentre Nick si portava la mano al viso. Lei, d'altro canto, non sembrava per niente colpita dalla mia scenetta. << Mi ha detto che sei un cascamorto che ci prova con chiunque.>> Tutta la mia determinazione si fece in mille pezzi e sbattei le palpebre, basito, generando in lei altre risatine. << Beh, mio caro cascamorto, il mio nome è Bunny. >> Mi porse la mano, lasciandomi ancora più confuso di prima. 

<< E' un vero PIACIORO.>> 

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