"Mi ucciderai?"
"No!"
"Mi lascerai vivere allora?"
"No"
"Ma allora cosa ne farai di me?"
"Ti renderò il mio servo!"
Quelle frasi continuavano a ronzarmi nella testa,quasi come un brutto sogno. Avevo sognato che una persona,un uomo dalla voce,era entrato in camera mia e mi aveva minacciato puntandomi una pistola sotto al mento,mh che sogno orribile,dovrei proprio smettere di mangiarmi cioccolato prima di addormentarmi,dopo questi terribili incubi succedono per forza di cose. Annusai l'aria,un odore pungente mi penetrava dal naso,giù giù fino ai polmoni, "Devo aprire la finestra" pensai. Ancora mezzo addormentato mi alzai lentamente dal letto,finchè i miei piedi,prima il destro, poi il sinistro,non toccarono la moquet. "Aspetta.." aprii lentamente gli occhi, i miei piedi non stavano appoggiando sulla tenera e calda moquet della mia camera,ma bensì su della pietra gelida,ritirai subito i piedi. Aprii i miei occhi del tutto,mi guardai attorno,l'odore di chiuso era così forte da far venire la nausea,la camera piccola e alta,i muri pieni di muffa e tutti macchiati mi fecero venire i brividi. Girai lo sguardo dietro di me,e quello che vidi fu orrore,tanti piccoli insetti che camminavano sul letto,il solo pensiero che potessero essermi entrati in bocca mi fece avere due,tre conati di vomito. D'altronde il mio povero stomaco non aveva niente da rigettare,visto che non avevo fatto colazione,ma ripensandoci tanta fame non c'è l'avevo per niente. Feci per scendere dal letto,quando finalmente realizzai che ero stato rapito. Ma da chi? E perchè? Capisco se fossi stato ricco ma non lo ero affatto,anzi tiravo la cinghia per arrivare a fine mese,ma perchè?
"Ti sei svagliato finalmente" Mi girai di scatto.
Rimasi sorpreso alla vista di quel ragazzo,avrà avuto 20 anni come me,corporatura gracile e alto,molto alto,sarà stato 1,70. Rimasi alquanto compiaciuto,visto che ero convinto di trovarmi qualche uomo di mezza età trasandato con chissà quale fissazione,così gli sorrisi timidamente "Anche tu sei stato rapito?" Mi guardò con occhi sgranati,fece una smorfia talmente strana che non avrei mai creduto fosse possibile ad un essere umano poterla fare,ritentai "Il mio nome è Lafayette,piacere" gli porsi la mano e lui abbassò lo sguardo su di essa,poi i suoi occhi tornarono sui miei,occhi grigi,gelidi. Si mise a ridere,prendendo un insetto con le dita e lanciandomelo addosso,io urlai dallo spavento.
"Oh santo cielo,mi sa che ho rapito una femminuccia invece di un maschietto,mi sa che mi sono sbagliato,fa vedere il tuo gioellino coraggio" Si avvicinò ai miei pantaloni,per quanto io indietreggiai lui mi prese per il piede e mi tirò a se,gli insetti correvano per il letto come non mai,spaventati dall'improvviso movimento. "No no ti prego,non sul letto,non con gli insetti ti prego,fammi quello che vuoi ma fuori da questa camera ti prego" mi diede uno schiaffo sulla guancia "Stai zitto pezzo di merda! Non urlare!" Poi le sue labbra si trasformarono di nuovo in un sorriso maligno,ridacchiò mentre mi trascinava in un corridoio lungo e buio,fino a che,con mia sorpresa,non entrammo in cucina,così diversa dalla camera in cui ero prima,grazie a Dio. Così luminosa,e il profumo di muschio bianco era così rinfrescante che per un momento mi calmai.
"I pantaloni" Lo guardi perplesso
"C-come prego?" Lui sembrò irritarsi alla mia domanda
"Togliti i pantoloni scemo!"
Mi esaminò per bene,poi "Bene,tira su!" E così feci.
"Senti Lafayette,giusto?"
"Si" risposi io
"Quella camera era una camera mortuaria,pensavo di ucciderti se non mi fossi stato utile,invece per ora mi servi"
Lo guardai incuriosito,ma non osai chiedergli quale era il suo scopo,avevo troppo paura e facevo bene ad averne.
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colui che mi uccide e mi salva
General Fiction"Mi ucciderai ?" "No!" "Mi lascerai vivere allora?" "No." "Ma allora cosa mi farai?" "Ti renderò il mio servo"