Litigavano, litigavano tanto, per qualsiasi cosa. Era un continuo susseguirsi di "ti amo", seguiti da "vaffanculo" e "basta". Era un'alta marea continua, alta marea per finire con la calma piatta, e poi di nuovo la tempesta. Erano così, sono così. La paura di perdersi, la paura che quel filo sottile che li unisce, si spezzi. E quindi si scannavano, si scannano, se ne dicono di tutti i colori, fin quando uno dei due si piega e torna tutto normale. Due kamikaze, quei due. Due bombe con la miccia corta che si accende con niente. Però quei due secondo me, sono destinati. Cioè, due che si odiano così, che si amano così, non possono non stare insieme. Cioè, guardali. Guarda quanto amore ci mettono in ogni singolo "vattene, basta davvero". Lo dicono, ma alla fine non sanno stare lontani. Due poli opposti, che si attraggono l'uno con l'altro. Uno se ne va, l'altro lo segue, come un ombra. Sono l'ombra l'uno dell'altro. Certi legami, contro ogni logica, sono quelli più indissolubili, quelli più difficili da spezzare. Loro, loro ne sono la prova vivente. Amare è non dirsi mai addio. È litigare, odiarsi, allontanarsi. Desiderare di scappare, restare, lasciarsi, tornare. È chiedersi infiniti perchè. Amare è avere paura, piangere e soffrire ma non riuscire a dirsi addio, nonostante tutto mai. Amare è provarci sempre, spostare via i cocci rotti, medicarsi, guarirsi e aver la voglia di amarsi con più forza, con più amore. L'amore chiede amore, non lascia. Perciò resta.''🌹