<<Bill Carter! Rispondi alla domanda!>> recitò la professoressa di storia.
<<Si prof, scusi?>> rispose Bill.
Era da un'altra parte del mondo e non aveva minimamente sentito la domanda. I suoi compagni di classe scoppiarono a ridere. Ogni volta era il solito show.
<<Primo giorno di scuola e già cominciamo bene!>> disse la professoressa con tono sarcastico.
Bill non rispose, anzi, non gli importava proprio. La lezione continuò ma lui non la seguì. Passò la maggior parte del tempo chinato su un foglio a disegnare. Quasi a fine lezione alzò la mano. <<Prof scusi, posso andare in bagno?>>
<<Vai, ma torna subito>>
Uscì dalla classe e estrasse le cuffie dalla tasca dirigendosi in bagno. Si chiuse dentro il primo che trovò e fece partire la musica. Chiuse gli occhi lentamente, assaporando ogni singola nota, ogni singola melodia. Man mano che la canzone scorreva si sentiva sempre più leggero, come se volasse. "Che strana sensazione..."pensò, "però mi piace." Proseguì questa transizione come uno stato di ipnosi fino a quando non si sentì più il corpo. Adesso era il nulla. Regnava il silenzio. La musica sparita. Cosa stava succedendo? Lentamente cominciò a percepire di nuovo il corpo. La sensazione di volare sparì come se gli avessero tagliato le ali e fosse caduto a terra. Gli occhi si aprirono piano piano.
Un'immagine sfocata si mostrò davanti a lui. Più diventava sbiadita e lucida, più capiva dov'era. Era nel cortile del sogno.
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È solo un sogno
Fantasy"Voglio capire" pensò Bill "perché la sogno ogni dannata notte, stesso posto, stesse immagini,stessa ragazza".