silenzio

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Ero rimasta a letto tutto il pomeriggio osservando il muro.
non volevo alzarmi, né pensare.

ma era impossibile.

In testa troppe immagini, troppe situazioni non vissute pienamente e tanto Dolore.
Pensavo a mike.. a me, e a tutte le cose che non ero riuscita a dirgli prima dell'incidente.
vedevo i suoi bellissimi occhi azzurri e stavo bene, ricordavo la sua mano nella mia e quella volta che mi aveva fatto compagnia in piscina.
Era Bello pensare a questo,ma all'improvviso ebbi una dolorosa fitta allo stomaco che cancellò quel poco di felicitá che ero riuscita a  provare.
Non stavo bene, lo sapevo, ma la mia prioritá era quella di ricordare più cose possibili di lui per mantenere in vita quella sua parte che era morta col tempo.

avrei voluto averlo affianco in quel momento, ma potevo sperare solamente nella mia immaginazione e la cosa mi fece stare ancora più male.
presi un cuscino e incominciai a stringerlo per colmare quel vuoto.
Ma questo peggiorò solo le cose perchè mi riportó alla mente tutte le volte in cui mi aveva fatto morire e soffocare quello che ero, e iniziai ad odiarlo.
mi ricordai di quando Lei le prese la mano e con che facilitá lui la strinse a sé, di quanto potesse essere felice senza di me e di quando aveva smesso di volermi bene. 

era accaduto tutto troppo velocemente.

Mi ero innamorata di lui, mi ero fidata, mi sentivo normale, ero riuscita a staccare dalla mia testa.. ma poi è crollato tutto.

perchè quel giorno, 8 luglio quella sua parte dolce e sensibile morì.      

   la persona in cui si era trasformato aveva un unico scopo.   far soffrire le persone che tenevano a lui. per puro divertimento.

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