capire

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Uscì di casa molto presto.
erano le sei del mattino ma non m'importava. Non volevo incrociare nessuno e soprattutto non volevo parlare con nessuno, perciò spensi il telefono e uscì.
Arrivai all'angolo della strada e mi fermai. 

Che stavo facendo?  perchè mi sentivo così vuota? era per michael / "mike" ( come veniva chiamato da luca) oppure ero io?
guardai quel bar.. dove qualche mese prima avevo preso la cioccolata con lui e cercai di rivivere quei momenti, ma tutto quello che riuscì a fare fu aspettare. Aspettare qualcuno che mi dicesse di andare  via da quel posto perchè ormai non aveva più alcun significato.
《scusa, ti sei incantata?》 mi disse una voce.
Era Luca.
Mi guardava divertito e rideva. nonostante me l'avesse portato via,al contrario di mike, lui era rimasto sempre lo stesso. Ipocrita, stupido e sbadato.
A quella simpatica domanda non risposi, ma con calma mi avvicinai a lui e gli tirai una schiaffo dritto in faccia.
rimase frastornato per qualche minuto prima di capire cosa fosse successo, poi si mise una mano sulla gancia e mi domandò 《 perchè l'hai fatto ? che ti ho fatto io?》 
ma non ebbi la forza di rispondergli. Perchè non avrebbe mai saputo comprenderne il perchè.
avevo troppa rabbia dentro, così me ne andai. feci un giro in un parco e mi sedetti su una panchina incominciando ad osservare le persone che mi passavano davanti.

16 febbraio

era una bella giornata così decisi di andare a fare un giro.
presi le chiavi e uscì di casa. dove volevo andare? non ne avevo idea. Volevo solo godermi quello che quella giornata avrebbe saputo darmi.
Decisi di fare un giro in centro e mi rilassai un po', ero felice.  mi piaceva vedere le persone intorno a me spensierate e serene.
ma era quello che volevo?.. No.
Io volevo vedere Michael e non far finta che non mi importasse nulla di lui ma qualche attimo dopo mi si parò davanti.
《 basta! dillo che mi stai seguendo!》 dissi io scocciata.
《 io starei seguendo te? non credo. Non mi interessa nulla di seguirti》 disse lui.  
Quell'ultima frase mi ferì molto ma non gliel'ho mai detto.
《 stavo scherzando.. non prendertela》 riprese lui vedendo la mia espressione.
《 Guarda che a me non interessa》 gli risposi freddamente.
《 ok. sei arrabbiata. sono un'idiota vero?》 disse lui.
《 si, e sei anche irritante》 dissi io.
《 visto che  sai di essere un'idiota dovresti..》 fissai il suo viso e ad un tratto tutta la "rabbia" che avevo provato nei suoi confronti svanì. I suoi occhi mi avevano rapita, erano così belli .. e io non volevo distorgliere lo sguardo.
《andiamo al parco ti va?》 disse lui rompendo la piccola pausa di silenzio.
《certo, mi piacerebbe molto》 dissi io. Odiavo andare al parco ma qualche volta ci andavo per stare un po' da sola.
《ok, allora andiamo》 mentre disse questo mi prese la mano e un brivido pervase il mio corpo.  un brivido strano, che mi faceva sentire protetta.
arrivati al parco ci sedemmo su una panchina e parlammo per diverso tempo. Scoprì che era terrorizzato dai ragni e che leggeva manga come me e la cosa mi stupì molto.
verso le sette di sera incomminciammo ad incamminarci verso casa ma prima di staccarmi da lui, mi prese la mano e la baciò.
《sei strano.. perchè mi hai appena baciato la mano? 》 dissi io ridendo ma al tempo stesso sorpresa.
lui si limitò solo ad abbassare lo sguardo arrossendo, poi con un cenno della mano mi salutò e tornò a casa.

Era la cosa più dolce che qualcuno avesse mai fatto per me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2017 ⏰

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