Darcy: la storia NON è mia ma di itssostrange su efp che mi ha dato il permesso di riportarla qui.
Autore: itssostrange | Pubblicata: 11/04/17 | Aggiornata: 11/04/17 | Rating: Rosso
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Slash | Note: Nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Salve a tutti, non pubblicavo da una vita, e finalmente ecco un'altra OS, ispirata a uno dei miei libri preferiti, ossia "Delitto e castigo" di Dostoevskij, che se non avete letto vi consiglio vivamente di farlo. Ho rispettato la trama abbastanza fedelmente, compreso il finale. Ma ho completamente stravolto il motivo dell'assassinio ed eliminato la teoria del superuomo.
In ogni caso, cerco di evitare ulteriori spoiler, e vi auguro buona lettura.♡
P.s. Se vi va lasciatemi una recensione, mi fa sempre piacere conoscere opinioni diverse.---
Non avrebbe mai immaginato che la prima cosa di cui ti viene voglia dopo aver ucciso qualcuno, è un caffè.
La strada scura e quasi deserta gli si srotolava davanti incutendogli timore e impedendogli di pensare lucidamente.
Entrò quasi senza pensarci in una sottospecie di bar piccolo e sporco, poco meno che una bettola, e si sedette al bancone. Ultimo sgabello a sinistra.
"Un caffè" chiese svogliatamente.
Il grosso uomo panciuto quasi non annuì, versando in una tazza scheggiata e col manico rotto una miscela che somigliava principalmente ad acqua sporca.
Louis lo assaggiò.
Un caffè scialacquato che sapeva di malinconia.
Louis Tomlinson, ventitré anni, ex studente di legge all'università di Londra, assassino.
Stava proprio in quel momento riflettendo sull'aggiunta dell'ultima parola alle caratteristiche primarie della sua persona.
"Perché siete così cupo, giovanotto?"
Il castano si voltò. Un uomo vestito di cenci si era seduto accanto a lui e gli rivolgeva la parola. Doveva avere sui cinquant'anni, ma ne dimostrava tanti di più. I pochi capelli grigio scuro che gli rimanevano, bastavano a malapena ad incorniciare un viso livido, coperto da solchi e due grosse rughe sulla fronte, che gli davano un'aria ancora più misera.
Lasciatemi in pace, vi prego." replicò stizzito, continuando a sorseggiare il suo caffè.
"Oh, andiamo. E cosa dovrei dire io? Mia moglie è tisica, molto malata, giovanotto. È a casa a badare a tre bambini, non abbiamo un soldo. E voi siete così cupo, con tutta la salute e la vita davanti."
"Per amor del cielo, lasciatemi in pace! Vi offrirò da bere, ma smettete."
Chiese una birra per l'uomo, già abbastanza brillo, ma quello sembrò non afferrare l'invito dell'altro di tacere.
"Oh, che buon giovane. Grazie. Grazie. Permettere di presentarmi, Des Styles. E voi chi siete, figliolo?"
"Louis William Tomlinson" rispose quello di malavoglia "Ma ora vi prego, non sono dell'umore per parlare."
Si alzò velocemente, e lasciato qualche spicciolo sul bancone, uscì.
Erano le sette di sera di un freddo novembre. La notte era calata da un pezzo, e Louis rabbrividiva nel suo vecchio, lacero cappotto.
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Dei Delitti e Delle Pene
FanfictionNon avrebbe mai immaginato che la prima cosa di cui ti viene voglia dopo aver ucciso qualcuno, è un caffè. La strada scura e quasi deserta gli si srotolava davanti incutendogli timore e impedendogli di pensare lucidamente. Entrò quasi senza pensar...