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Sto riscrivendo i capitoli già scritti in precedenza, sto aggiungendo scene e scriverò capitoli che precedono quello che attualmente è il terzo capitolo.
Sto migliorando la storia rendendola più fluida e scorrevole in modo che si capiscano meglio alcune parti e ho deciso di cambiare anche in parte i capitoli successivi.
Al momento in questo capitolo manca un pezzo di collegamento verso la fine, spero di non creare troppi disagi.

Daisy dormiva nel suo letto, quando un improvviso rumore la svegliò di soprassalto, guardò la sveglia sul comodino, erano le due di notte, cercò Rose nella penombra della camera ma non la trovò.

"Staranno ancora parlando." pensò sorridendo.

Rose era un tipetto peperino, ma soprattutto una gran chiacchierona.

Questo lei lo sapeva perfettamente.
Il che le fece ricordare he il giorno prima, mentre raggiungevano il posto in macchina era alquanto silenziosa, e questo non, era decisamente da lei. Chissà in quali pensieri si era distratta la sua mente durante il viaggio.

Mentre divagava in tali pensieri, un luccichio attirò la sua attenzione, sul comodino accanto al letto, era sistemato in bella mostra un portagioie.

L'oggetto era in legno di ebano, con intagli di avorio, ed inserita nella fessura posta frontalmente, c'era una chiave argentata.

L'impugnatura era formata da un simbolo, sul quale erano incastonate delle pietre.

Ognuna di esse aveva un colore diverso, una era color ametista, una color zaffiro, una color diamante, ed un'altra color rubino.

Pensò che fosse strano trovare quell'oggetto, posizionato in quel punto.

Non lo aveva notato prima di addormentarsi, e a pensarci bene, non lo aveva mai visto in vita sua.

Rose non amava gli oggetti antichi, e quello aveva l'aria di essere molto antico, quindi scartò anche l'idea che potesse essere il suo.

Lo prese tra le mani, girò la chiave, ma non successe nulla. Pensò che fosse strano, lo guardò con più attenzione e notò che sulla parte superiore era inciso un simbolo, sembrava che mancasse qualcosa con cui incastrarsi.

Prese la chiave tra le mani, la mise in tasca intenzionata ad andare a parlarne con Rose. Passò qualche minuto a pensare se scendere o meno, infine decise di restare nel letto e mettersi a dormire, passò l'ora successiva a cercare di riaddormentarsi ma non ci riuscì.

Decise di alzarsi, si diresse attraverso le scale nella hall dell'agriturismo, ma non trovò nessuno.

C'era uno strano silenzio, e la porta della hall era aperta verso l'esterno. "Strano, che non ci sia nessuno" pensò Daisy.

Si avviò fuori per fare una passeggiata notturna, aveva smesso di piovere da ore e l'aria era ancora fresca ma non fredda.

Davanti le si aprì un panorama mozzafiato, una grande vallata contornata da un cielo limpido colmo di stelle e una luna piena molto suggestiva.

Al di là della vallata c'era un boschetto, decise di dirigersi verso di esso.

Daisy era attirata da una strana curiosità di vedere cosa vi si nascondesse all'interno, si lasciò la vallata alle spalle e si addentrò nel bosco.

Il paesaggio sembrava quasi irreale, i raggi lunari filtravano attraverso le chiome degli alberi, facendoli sembrare come ricami delicati.

L'ambiente in cui si trovò la affascinava aveva qualcosa di familiare, si diresse verso una piccola radura dove trovò un delizioso cottage abbandonato.

Arcadya Le Chiavi Del RegnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora