<< Nooo!! >>. Mi sveglio di soprassalto. I miei occhi scattano all'interno della mia camera tra le pareti azzurre per poi soffermarsi sull'orologio. Le 4:30.
Sono madida di sudore e faccio fatica a controllare il respiro. Il mio petto si alza e abbassa in modo irregolare e i vestiti aderiscono al mio corpo per via del sudore.
Decido di alzarmi, so già che non riuscirò a prendere sonno. Così mi trascino nel bagno in corridoio difronte alla mia camera. O almeno di quella che lo sarà per altre 6 ore al massimo.
Il mio caro padre ha deciso di spedirmi dai miei zii a Miami con la scusa di essersi accorto di non essere abbastanza presente per me. Certo, come se gliene importasse qualcosa.
Da quando se ne è andata mia madre, la sua vita gira intorno al lavoro e alla depressione. Non mi ha mai dedicato tempo, non ero abbastanza importante per lui.
Sette anni. Sette anni da quando mia madre è scappata con un altro. Sette anni da quando non ho praticamente più un padre. Ora ho 19 anni e ho completato gli studi. Ho deciso di prendere un anno di pausa, nel frattempo intraprendere la strada del lavoro e poi si vedrà.
Comunque oggi andrò a Miami dai miei zii e dato che la notte ormai se ne è andata a quel paese, decido di iniziare a prepararmi iniziando da una doccia rigenerante. Dopo ciò, jeans e top chiaro, valigia in mano, biglietto aereo in tasca e cellulare nell'altra sono pronta per lasciare Londra ed intraprendere questo nuovo cammino.
<< Catherine muoviti!!! Rischi di perdere l'aereo!! >> ed ecco a voi James Brown, avvocato fissato per il suo lavoro nonché mio padre che si deve essere ricordato di avere una figlia.
Mi guardo un ultima volta allo specchio: i miei lunghi capelli neri cadono morbidi sulle spalle e i miei occhi azzurri hanno perso la lucentezza che avevano sette anni fa.
Prendo un respiro profondo e mi dirigo verso la macchina pronta ad iniziare una nuova vita lasciandomi questa merda alle spalle.
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Fall in love { -faded- }
ChickLitLuke Evans era fuoco. Bello e dannato, seguito dai suoi demoni che non fanno altro che tormentarlo. Io ho provato a sconfiggerli. E credevo di avercela fatta. Di aver eliminato i suoi ma soprattutto i miei. Amavo le sfide. Lui era la mia. La miglior...