Converse rosse,
un paio di pantaloncini corti di jeans,
strappati da un ramo mentre correva nel bosco,
Una felpa nera come maglietta, sopra c'era scritto "Speranza",
Perchè era ciò che le mancava.
Per completare il tutto una coroncina di fiori bianchi e un sorriso finto, perché tanto gli altri i suoi occhi non li sapevano leggere, le bastava sorridere per finta e per gli altri lei stava bene ed era felice;
Ma nei suoi occhi infuriava la tempesta, il suo cuore ormai era in pezzi, ma non le importava, andava avanti suonando uno strano strumento, il violino era il suo polso l'archetto era la lametta, bastavano 5 minuti di questa melodia
e tutto il dolore volava via.Scriveva poesie,
a volte lunghissime, di pagine intere,
altre volte erano poesie ermetiche,
con versi di una sola parola, ma racchiudevano un enorme significato,
che solo lei capiva.Le piaceva rifugiarsi nel suo piccolo giardino segreto:
un piccolo spazio aperto, in un bosco;
le piaceva quel posto perchè poteva sdraiarsi,
leggere un libro, guardare le nuvole...Questo è il posto in cui ha nascosto le sue poesie,
nel tronco di un albero, vicino al cespuglio di more,
cercatele, perchè sono tutto ciò che resta di lei.Ha messo fine al suo dolore,
lo ha fatto per amore,
ha provato a rialzarsi,
ma cadeva sempre più in fondo,
ha provato a volare, sopra la città, ma senza le ali,
come una foglia d'autunno...