Freedom?

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Una lacrima. Poi due,tre,quattro,centinaia,un pianto disperato. Ma anche felice al tempo stesso. Un pianto di gioia ma anche di paura,di felicità enorme ma anche in parte di delusione, un pianto unico per tanti significati. Con le gambe immerse in acqua,Armin piangeva così, mentre cadeva in ginocchio. Quello era il giorno più bello della sua vita...dopo anni e anni era finalmente riuscito a vedere l'oceano...

Il sogno di una vita finalmente realizzato...

Però...però...era dura accettare il fatto che anche dopo essere usciti dalle mura non avevano raggiunto ancora la libertà ma soltanto scoperto un nuovo nemico...

Aveva solo 16 anni ma gli sembrava di aver vissuto per tantissimo tempo,una lunghissima attesa,gli sembrava di essere un vecchio che quel giorno era rinato,scoprendo un nuovo mondo che aveva sognato per secoli...

Era quella la vita? Sentirsi liberi per poi realizzare che la gabbia in cui si è chiusi era ancora più grande,molto più grande di quanto si era creduto? Esisteva davvero la libertà? O era soltanto un'utopia che la mente umana sognava da sempre? Era una leggenda? No,la libertà esisteva. Doveva esistere. Non poteva essere altrimenti. Bisognava soltanto lottare per raggiungerla...una lotta lunghissima ed estenuante. Probabilmente la libertà si conquistava soltanto alla fine,quando la lotta giungeva realmente al termine...la fine della vita era forse l'inizio della libertà?

A lui non restavano che 12 anni per scoprirlo...

Però...se anche un debole come lui era riuscito a coronare il suo sogno...significava che avrebbe potuto addirittura raggiungere la libertà?

Certo, era anche grazie ai suoi compagni e amici...ma...tutto quel sacrificio era davvero servito a qualcosa? E a che cosa?

La visione di tutta la sua vita gli passò davanti. Si rese conto di quante persone avevano perso tutto,rinunciato a tutto per la libertà. Il comandante Erwin per esempio... lui,l'uomo forte,il capo,il pezzo grosso, non ce l'aveva fatta. Quell'uomo sognava di vedere la cantina degli Jaeger...e invece...

In realtà Erwin sarebbe stato ancora vivo se gli avessero iniettato il siero.

Invece il comandante era stato sacrificato. E il siero...Il siero era andato a lui,il ragazzino debole e in punto di morte.

E come se non bastasse,in forma di gigante Armin aveva mangiato Berthold.

Ora era acqua passata ma...comunque...gli dispiaceva ancora per il traditore che aveva concluso la sua vita nelle sue fauci.

Alzò lo sguardo verso il cielo...leggere nuvole bianche aleggiavano in mezzo al colore azzurro e, sempre più in alto, il sole,che con la sua luce rovente lasciava una meravigliosa scia dorata sul mare.

Vedendo quel paradiso decise che...al futuro avrebbe pensato più tardi. Ora doveva vivere appieno il suo sogno finalmente realizzato.

Cosa sarebbe successo dopo? Beh,ci avrebbe pensato dopo. In quel momento l'unica cosa a cui riusciva a pensare era quello che si trovava davanti: una meravigliosa distesa azzurra,che si muoveva al ritmo della brezza,sabbia fine che gli sommergeva i piedi,l'acqua fredda e salata, il sole che si rifletteva sulla superficie, e i suoi migliori amici,che lo prendevano per mano e si tuffavano insieme a lui.

Era proprio un paradiso...

Paradiso....

PARADIS.

Freedom?Where stories live. Discover now