Capitolo 7

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Siamo tutti a Trieste a festeggiare il ritorno della squadra in serie A. Sono davvero felice,fiera ed orgogliosa di questi ragazzi. Abbiamo pianto,sofferto,riso e gioito insieme per qualsiasi motivo,siamo una famiglia,e lo resteremo sempre. Anche se qualche giocatore ora rinuncerà alla maglia bianconera,sono sicura che rimarremo comunque tutti in contatto,ci rimarrei davvero malissimo se non dovesse essere così. Qualcuno fa strusciare contro il pavimento la sedia alla mia destra ed io mi volto,incontro un paio di occhi blu che mi scrutano,sorrido << ciao campione>> dico abbracciandolo,lui ricambia l'abbraccio ma viene richiamato dalla compagna. Il mio sorriso svanisce mentre lo osservo avviarsi verso lei allontanandosi da me,qualcuno posa una mano sulla mia spalla destra e stringe leggermente,riconoscerei questa presa tra altre mille,abbasso la testa per nascondere gli occhi,che mi stanno diventando lucidi,e mi volto precipitandomi tra le braccia di mio fratello che mi stringe forte e mi accarezza la schiena baciandomi la testa ed io scoppio. Mi fa alzare e mi trascina fuori senza sciogliere la stretta,fuori dal ristorante ci stacchiamo e lui mi lascia un bacio sulla guancia e mi passa una mano sui capelli scompigliandoli << non piangere piccola Gre,questa dovrebbe essere una serata di festa e felicità,non di tristezza e lacrime,giusto? >> annuisco asciugandomi il viso rigato dalle lacrime,lo guardo e lui capisce,sbuffa ma mi da il permesso con un cenno della testa, così tiro fuori dalla mia borsa un pacchetto di camel blu e ne estraggo una portandomela alla bocca e accendendola mentre Gabriele,ancora accanto a me,storge il naso infastidito

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