Ogni diritto d'autore va a Miho Obana, i dialoghi sono copiati il più fedelmente possibile dal manga, mentre la narrazione è fatta da me.
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TOKIO 1994
"Io sono Sana Kurata.
Dietro consiglio della mammina, faccio parte sin da quando ero piccola della compagnia teatrale Komawari, e ho messo piede nel mondo dello spettacolo. Però, più che da simili questioni, di recente la mia testa è del tutto presa dal problema della mia classe."«Buffoneee!»
«Sana, potresti evitare di urlare tanto da provocare i latrati dei cani di prima mattina?» la rimproverò dolcemente la madre.
Sana si mise una mano sulla fronte, cercando di riprendersi dallo stordimento del sonno.
«Mmh, buonsciorno mamma.» biascicò.
Guardò l'ennesima acconciatura stravagante della madre.
«Acconciatura grandiosa anche oggi eh?»
Si alzò a sedere sul letto e si portò la mano al mento con aria preoccupata.
«Cavolo, ho fatto un sogno che sembrava in qualche modo globale ma insignificante... pareva essere d'interesse mondiale.»
«I sogni son sempre siffatti per loro natura. Piuttosto sbrigati che sono già le otto e mezzo.»
Sana sgranò gli occhi prendendo la sveglia fra le mani.
«Ma perchè non riesce mai a svegliarmi!»
«Cerca di non lasciarti viziare! Mammina ha un lavoro prossimo alla scadenza.» la canzonò la madre.
Sana dopo essersi vestita di tutta fretta scese le scale in un baleno.
«Rei, accompagnami a scuolaaa!»
Il ragazzo sorrise.
«Buongiorno, la tua colazione è già pronta in auto.»
«Uao! Sei sempre fantastico Rei!»
Salirono in macchina diretti verso scuola.
Sana sbuffò.
«Uffa, non ne posso più! Quell'idiota adesso mi appare persino in sogno!» disse esasperata.
«Ah! Sempre il famoso "Hayama" il piccolo disastro?» chiese Rei senza distogliere gli occhi dalla strada.
«"Piccolo disastro" è un modo troppo carino per riferirsi a lui! Quello è un demonio, un vero demonio!»
Sana guardò il proprio riflesso nello specchio appoggiato sul cruscotto mentre si acconciava i capelli in due simpatici codini.
«A parte questo piccola Sana, ti ricordi che hai una parte in una trasmissione in diretta?» la vezzeggiò Rei.
Sana annuì ancora con il panino fra le labbra.
«Certo, certo, lo so.»
«Allora tornerò a prenderti all'uscita da scuola.»
«Ok! D'accordo! Grazie di tutto Rei.» lo salutò Sana schioccandogli un bacio sulla guancia.
«Eccoci! Siamo arrivati.»
Si chiuse la portiera alle spalle.
«Arrivederci a presto!» salutò Rei con un grandissimo sorriso.
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Rossana (Il manga) Kodomo No Omocha
Teen FictionLa vera storia di Sana ed Heric, senza le censure di Mediaset e i tagli del cartone animato, raccontata come un libro attraverso la lettura del manga.