Dopo ore di viaggio io e mia mamma arriviamo nel nostro appartamento al numero 85 di Lonely Street. L'appartamento è spazioso e arredato in stile moderno. La mia stanza è abbastanza grande ed ha un grande terrazzo che si affaccia su un parco dietro casa. Ah si non mi sono neanche presentata, mi chiamo Bailee e ho sedici anni, amo la musica rock, vado molto bene a scuola e sono perseguitata da un incubo da quando avevo undici anni quasi ogni notte. "Bailee, vieni dai andiamo a cena, c'è un locale vicino casa dove fanno dei panini deliziosi"sento la voce di mia mamma dalla cucina. "Arrivo !". Dopo una "camminata" di dieci minuti arriviamo nel locale. È piccolo ed è molto accogliente.
Alle 22.00 rientriamo a casa, mi lavo i denti, infilo il pigiama e mi metto sotto le coperte...
..."Mammaaaa!!" urlo in preda al panico.
"Baileee!!" urla lei.
"Sta' zitta scema!!"dice il malvivente più basso mentre mi lega con una corda le mani stringendo così forte che piango dal dolore.
"Non toccate mia figlia!!" urla mia madre sull'orlo delle lacrime
"State zitte se non volete morire adesso" urlano i malviventi mentre mettono a soqquadro il salotto alla ricerca di denaro.
Cerco un po' di forza che c'è ancora in me, mi alzo e tiro un calcio e prendo in pieno il malvivente più basso buttandolo a terra. Costui si rialza e con un ghigno malefico inizia a picchiarmi mentre l'altro violenta mia madre. Noi urliamo, piangiamo e soffriamo. Poi il tizio alto vedendo che mi stavo ribellando mi prese per il collo e mi scaravento' al muro. Pochi istanti dopo tira fuori una pistola dalla giacca e me la punta alla tempia. Sento mia madre piangere più forte di prima. Io soffro in silenzio sapendo che avevo i minuti di vita contati. All'improvviso sento aprire la porta. È mio padre, è spaventato, grida, piange. "Non osate toccarle" dice con voce tremante. "Si si certo e tu pensi che ti daremo ascolto pezzo di merda" risponde il tizio alto. Molla la presa e toglie la pistola dalla mia tempia. Lo vedo avvicinarsi a mio padre, John, con la pistola puntata verso di lui. Inizio a gridare con la speranza che il malvivente torni da me ma quello, quell' assassino, quel brutto pezzo di merda spara a mio padre e lui, l'uomo che mi ha dato la vita, colui che mi amava cade a terra. Io inizio a gridare, a urlare e mi avvicino al corpo di mio padre tutto sanguinante. "Papà svegliati, papaaa, ti prego" singhiozzo io. Intanto quegli assassini se ne sono andati. Mia madre sta urlando e piangendo e si avvicina a me e proviamo a svegliare mio padre. Lui non risponde, il suo respiro è cessato e il suo cuore, grande e pieno d'amore ha smesso di battere. Con la forza che mi rimane chiamo la polizia e l'ambulanza. Arrivano dopo poco, ci portano tutti e tre all'ospedale e da lì non ricordò più ciò che è successo...Mi sveglio di scatto tutta sudata con le lacrime agli occhi. Ormai sono cinque anni che va avanti così e va di male in peggio. Niente e nessuno è riuscito a non farmi fare quell'incubo. Guardo l'orologio e sono le 2.00 di notte. Vado in cucina e bevo un bicchiere d'acqua fresca. Torno nel letto, mi metto gli auricolari e accendo la musica, selezionando la playlist <<nightmare>> dove ci sono le mie canzoni preferite -dei Guns N Roses, degli AC DC e dei Red Hot Chili Peppers-che solitamente ascolto dopo aver avuto il "solito incubo". Mi addormento e fortunatamente l'incubo non mi perseguita.
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nightmare without you
Teen FictionBailee, 16 anni. Si è appena trasferita da Liverpool per venire a vivere con sua madre ad Heampstead. Aveva avuto una bella e felice infanzia fino a quando non successe una cosa orribile. Quanso aveva 11anni, dei malviventi entrarono a casa sua una...