È' notte, una figura maschile con il bavero della giacca alzato si avvicina alla pulsantiera dotata di una piccolissima telecamera, muove la testa come per specchiarsi fino a che una tenue luce verde non colpisce delicatamente il suo occhio destro, una voce dolce e metallica al tempo stesso gli augura buonasera mentre la porta automatica si apre per farlo entrare in The Box.
"Ti chiedo gentilmente di posizionarti correttame nell'apposito spazio"
Il giovane non tanto alto dalla corporatura esile, con le guance scavate e visibilmente agitato inizia a sudare e obbedisce alla richiesta. Dopo qualche istante un bip appena percettibile avverte che la scansione corporea e' terminata.
"Mi dispiace dirti che hai perso peso dall'ultima volta che sei venuto qui, 2 chili e 300 grammi, c'è qualcosa che non va come dovrebbe?"
Lui non risponde subito, prende fiato e poi "creo di non stare bene si, ho bisogno di stendermi"
Dal pavimento al centro della stanza sale un cilindro che si trasforma in pochi istanti in una poltroncina ergonomica. Lui si siede avendo cura di posizionare la testa, i polsi e le caviglie sulle apposite placche, appena trovata la corretta posizione e seguendo una procedura ben conosciuta la poltroncina si trasforma in un letto e sulle pareti della stanza iniziano a prendere vita i suoi pensieri, i suoi ricordi, tutto quello che la sua mente produce.
"C'è una telefonata in arrivo, e' tua madre, accetto o rifiuto?"
"Mandale un messaggio, dille che la richiamo io, appena abbiamo finito, ma diglielo con la mia voce non voglio che capisca che sono qui!"
"Va bene, adesso però concentriamoci sui tuoi problemi"
La sua mano aperta si appoggia sul supporto i polsi ben aderenti alla piastra metallica. Un piccolo ago gli punge un dito e preleva una una goccia di sangue.
"La pressione sanguigna va bene, dalle analisi del sangue non emerge niente di significativo, controllo quando hai il prossimo TSD"
Lui intanto si sta rilassando e sulle pareti si vede il volto di una ragazza che gli sorride, ha i capelli lungi e castani, mossi dal vento, alle sue spalle un'orizzonte luminoso e annebbiato, niente cielo azzurro ne sole splendente.
"Il prossimo Text Screen Day e' programmato per venerdì prossimo, non sono stati evidenziati problemi, sei in buona salute almeno per quanto riguarda la parte fisiologica, se vuoi possiamo parlare un po'..."
"Si, credo che sia la cosa migliore"
"Ho visto il volto di una ragazza prima, e' lei la causa del tuo malessere?"
"Credo di sì, non lo so, c'è qualcosa che non torna, quel viso, quel sorriso, quello sguardo, so che sono parte di me ma non ricordo a chi appartiene e quel'e' il suo ruolo nella mia vita, c'è qualcosa che non torna, mancano dei pezzi che non riesco a trovare nella mia mente"
"Ti senti confuso, stanco o affannato?"
"Confuso si, confuso da quello che c'è nella mia mente"
Sulle pareti non ci sono immagini, solo una nebbia grigia e delle interferenze. Il volto del ragazzo è una maschera di inquietudine con un velo di tristezza e una punta di sofferenza. Non riesce più a parlare, il vuoto e' nella sua mente.
Dallo stesso ago che poco prima gli ha prelevato il sangue adesso gli viene iniettato un forte rilassante e dopo un momento di black out le immagini sulle pareti esplodono in un mondo pieno di colori.
STAI LEGGENDO
The Box
Science FictionAmbientato un un futuro non troppo lontano ma con grandi innovazioni sociali, mediche e culturali dove i protagonisti si confrontano con le proprie emozioni.