17 ottobre 1992 ore 23:33 "La Casa"
Busso in modo insistente alla porta di Nick. I continui temporali e fulmini non fanno che alimentare il mio stato di ansia. Ormai i miei vestiti sono bagnati e le mie mani si fanno sempre più fredde. Dopo venti minuti buoni di attesa di fronte a quella vecchia porta di faggio, Nick apre la porta. Non attendo oltre ed entro a passo svelto dirigendomi verso il camino acceso.
-Ei stai bene?.
La sua voce ha un tono preoccupato, cerco di tranquillizzarmi per evitare un litigio a quest'ora.
-Sto bene.
Scandisco le parole in modo freddo.
-Scusa mi ero dimenticato che dovevamo fare "quella cosa".
- Se hai paura puoi benissimo tirarti indietro. Farò da sola!
Faccio per andarmene ma mi ferma.
-No! Posso farcela.
Annuisco soddisfatta e tolgo il giubbotto poggiandolo vicino al camino. Mentre il fuoco mi riscalda e mi ridà un colore della pelle abbastanza vicino all' essere viva, gli chiedo della commissione che doveva fare stamattina.
-Sì. È di sopra. Però Angela, se non funziona ,per favore non insistere ok?
Annuisco in modo impercettibile e lo guardo mentre sale al piano superiore della sua casa in legno. È una di quelle abitazioni isolate e immerse nei freddi boschi dell'Irlanda in cui ci si sente al sicuro, protetti. O almeno è questa la sensazione che dovrebbero dare, ma non a me. Da quando vivo in questo paesino, circa 10 anni, tutta la mia vita è iniziata ad andare a rotoli. Dalla morte inspiegabile dei miei genitori i cui corpi non sono mai stati ritrovati, ai continui rumori, alle presenze, alle morti passate che intorno a quella casa fino ad arrivare a oggi, dove non c'è un secondo di pura normalità. Oggi io e il mio migliore amico scopriremo cosa sia successo in quella casa. Dove tutto ha avuto inizio.
Nick finalmente scende con la scatola tra le mani e indossa la sua solita felpa verde.
-Sbrigati altrimenti cambio idea.
Lo seguo riprendendo il mio giubbotto che nel frattempo si è leggermente asciugato. Mette in moto la sua macchina e mi metto vicino a lui. Io sono molto sicura di ciò che stiamo per fare, a differenza di Nick. In realtà questa è una cosa che appartiene al mio passato, non al suo. Ma volevo che ci fosse lui al mio fianco.
Arriviamo e prima di scendere poso lo sguardo sulla casa. Cade a pezzi. Riconosco la mia cameretta, e vari ricordi tornano alla mente. Forse sono troppo legata al passato. Dovrei andare avanti. Ma dal giorno in cui i miei genitori sono morti, ho capito che nulla ha più senso, se non la verità.
-Nick, prendi le candele nella busta e andiamo.
Fa come dico, ma prima che io possa scendere dall'auto mi accarezza il viso baciandomi sulla fronte come fa sempre.
-Andrà tutto bene.
Annuisco e usciamo dall'abitacolo.
▪20 minuti dopo▪
Abbiamo preparato tutto. Le candele, la stella di davide scritta con il mio sangue sul pavimento , la quale vi proteggerà, e noi al centro che fissiamo la famosa tavoletta. Dicono sia una idiozia. Ma staremo a vedere, mi sono documentata e ho aspettato per anni. Penso che sia giunto il momento.
Tiro fuori la planchette e la posizione sulla tavola. Sarò io a farlo, non voglio coinvolgere ancora di più Nick . Giro tre volte la planchette con le dita e recitando la famosa domanda :c'è qualcuno in questa casa? Oppure, c'è qualche spirito intorno a noi.
Per dieci minuti buoni non succede nulla. Poi l'oggetto sui cui poggio le dita si muove. Rimango calma a differenza di Nick.
-Chi sei?
La planchette inizia a muoversi in modo casuale fino a quando non si ferma di colpo e il mio telefono inizia a squillare. Senza togliere le mani dalla planchette abbasso lo sguardo verso il telefono posto sulle mie gambe che continua a suonare. Quando vedo la foto e il nome di colei che mi sta chiamando quasi svengo. Torno ad essere razionale dopo poco, è tutto uno scherzo malvagio.
-Nick prendi il telefono e guarda.
Lo prende e spalanca gli occhi.
Il nome e la foto di mia madre sono su quello schermo.
-Rispondi Angela.
-Non posso. È tutta una bufala. Andiamo via da qui.
-E se non fosse così?
- Sei il primo a non crederci Nick!
-Io ho paura, non ho mai detto di non crederci.
Stacco una mano dalla planchette e prendo il cellulare.
Premo il tasto di risposta e inizialmente ci sono sussurri, rumori di ferro, quasi fossero delle catene. Poi la sua voce.
-Mamma?
-Tesoro mio.
Mi viene da piangere ma resisto.
-Dovete andarvene subito! ---
Angy --- corri!
Il segnale è debole e la sento a malapena.
-Mamma dove sei?
-Sta venendo da voi, ----dovete--- scappare, e in fretta!
-Mamma!
- Angela, riprendi la piccola!
La chiamata termina . Continuo a pronunciare il suo nome, ma è tutto invano.
-Angela allora?
-Era lei Nick! Dobbiamo scappare. Ha detto solo questo.
-Che aspettiamo? Forza andiamo via!
-Io...
-Subito!
Mi tira per il braccio ma non ho intenzione di alzarmi.
-Che diavolo fai?
Urla disperato.
-Nick tu vai. Io devo finire qui.
-Scordatelo, non me ne vado senza di te.
Mi alzo e lo guardo negli occhi tenendolo per mano.
-Okay, andiamo.
Fa un'espressione di sollievo e ci dirigiamo verso la porta.
Quando oltrepassa la soglia chiudo in fretta la porta alle sue spalle. Metto la sedia in modo che lui non possa entrare, quindi bloccando la porta.
- Angela! Che stai facendo! Smettila andiamo!
- vai a chiamare aiuto , io finisco qui.
- Angela!
Prende a calci e pugni la porta. E continua a gridare il mio nome.
-Vai Nick. Io ti aspetterò qui.
Dopo vari tentativi lo convinco e aspetto che se ne vada. La strada per il centro del paese è lontana. Almeno sarà al sicuro.
Mi risiedo esattamente dov'ero prima. La planchette si muove senza che io la tocchi.
" Eliza". Questo è ciò che scrive per tre volte.
- Chi è Eliza?
" Antenata".
-Sei tu?
La planchette si muove verso il Sì.
-Chi ha ucciso i miei genitori?
In modo lento scrive "Londra" - "1875"-Maledizione"- " New Bond Stret "
-Cosa? Chi ha fatto a maledizione?
Tutte le candele intorno a me si spengono tranne due.
"Sta arrivando" se ne spegne un'altra. "Corri" anche l'ultima si affievolisce, fino a far tornare il buio, questa volta per sempre.
"Tutti udirono un urlo straziante, ma nessuno vide nulla. I soccorritori arrivarono troppo tardi. Il corpo della ragazza non venne mai ritrovato".
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CONCORSO (storie brevi)
RandomQuesta sarà una raccolta di "prove" assegnate da @Animus-ignotum , che giudicherà ogni prova con un tema diverso. buona lettura