1

6 0 0
                                    

È sempre stato così, non è mai cambiato veramente qualcosa, nonostante l'ardore e grandezza di questa città erano quelli che sognavo fin da piccola, ho sempre pensato che le persone quando dicono che il rendersi la vita migliore dipende da noi, non stessero neppure pensando al peso delle parole che stavano pronunciando. Non è vero, non è assolutamente vero.
La vita può essere solo in due modi, bella o brutta; e se la vedi come la seconda opzione, non arriverai a vederla in un altro modo solo perché per forza di Dio o del buon senso cambi stile di vita, con il passare del tempo ti sembrerà sempre e comunque orribile, ma magari più sopportabile di prima.
Perché lo penso?

Quel che ho vissuto fin ora è stato relativamente felice, niente di sfarzoso o esagerato, è stato accettabile. E allora come mai, sono arrivata a questa conclusione drastica, vi chiederete, eccovi la spiegazione.

In questo momento sono coricata su un letto con un amico, anche lui coricato, guardando le stelle che brillano nel cielo londinese, anch'esse coricate sulle coperte scure del cielo e si espongono con lussuria tra le sue vaste pieghe. Pochi minuti fa Lui mi ha fatto una domanda, si è interrogato riguardo a che cosa mi ha fatto diventare così distaccata dal mondo e ribelle verso i legami, e ora nella mia mente sto disponendo alcune frasi, rade, per fargli intendere seccamente che non è argomentato da andare a trattare con me. Ma mi sorprendo.

"Ho avuto due amici, principalmente, che sono stati degni del loro nome. Il primo mi ha voltato le spalle, il perché è per un'altra notte. Il secondo mi ha viziata troppo."
Potevo sentire nel silenzio di Jhon una spessa curiosità e ansia di sapere, che raramente possedeva, così ho continuato. Non ci avrei perso nulla, comunque, solo fiato.

Stavo mormorando, perché eravamo soli, e la solitudine era una compagna fedele che avevo imparato a rispettare e amare con il tempo.
"Dopo essere stata lasciata, l'incognita riguardo al perché fossi ancora su questo pianeta mi accompagnava tutti i giorni, tutte le sere il mio cuscino era bagnato, e tutte le mattine i denti li lavavo guardando a terra e non davanti a me, perché una strana persona simile a me ma più spenta e pallida mi guardava con uno sguardo troppo vuoto, che mi spaventava troppo.
Qualche mese dopo essere stata lasciata, l'incognita riguardo al perché fossi ancora su questo pianeta mi sorprendeva una volta alla settimana, tutte le sere il mio cuscino era bagnato e i denti li lavavo in cucina.
Ero stata lasciata e poche volte mi chiedevo cosa ci facessi ancora lì, perché il mio cuscino era bagnato a causa della sera prima e la ragazza davanti a me ogni tanto mi sorrideva: avevo conosciuto il mio secondo amico.
Diceva che mi amava, la principessa d'Inghilterra per me non era più invidiabile: perché ero la sua, e non dovevo più preoccuparmi delle mie emozioni, perché ci pensava lui."

Jhon sospira, avverto la stessa curiosità di prima, ma ho paura di sbagliarmi, quindi ritorno ad ammirare le lussuriose abitanti notturne.

Dopo che mi mormora di continuare rilascio per pochi attimi il respiro che non mi ero resa conto di trattenere, e con la voce più fioca di prima, aggiunsi alcune parole al resto del mucchio che avevo già gettato al vento.

"Passarono due anni, furono bellissimi e pieni di sorprese e di felicità, lui mi rendeva felice e mi aveva dato la convinzione che sì, si poteva rincominciare da capo.
Passarono due anni e mezzo e lui trovò la fidanzata, ogni tanto mi chiedevo cosa io non avessi che lei aveva.
Passarono tre anni, all'ordine del giorno c'erano tante domande, solo domande e niente risposte, cos'ho io che non va bene? Perché non io? Perché devo sentirmi così?
Ogni giorno ero frustrata, stanca dei litigi e completamente prosciugata dalle emozioni.
Erano passati quattro anni e l'incognita riguardo al perché fossi ancora lì mi rimbalzo per la testa per alcuni giorni, non sapevo perché Jhon, ma sapevo che ad ogni mia domanda, il mio cervello in tono di sfida replicava uno sfacciato: "Perché no?" .
Il mio cuscino era tornato ad essere umido di sera e di mattina, lo specchio l'ho fatto togliere, il mondo era diventato orribile e opprimente, la gente mi sembrava tutta uguale, le delusioni le sentivo sempre dietro l'angolo, io mi sentivo ogni giorno e in ogni circostanza chiusa in una scatola di vetro e la via di uscita non c'era Jhon, non c'è mai stata, io sono ancora chiusa lì dentro."

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 08, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Why not? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora