BONUS.

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Harry stava bene. Stava bene davvero.
Era riuscito a sistemarsi ed ora i suoi bambini avevano quasi quattro anni.
Madison era la copia dell'altro padre al femminile: occhi blu e capelli castani lunghi. Noah, invece, aveva un po' di entrambi: ricci castani ed occhi azzurri tendenti al verde.
Erano entrambi due terremoti, Harry non ricordava un giorno in cui non aveva dovuto correre dietro uno dei due. Fortunatamente per il genitore, i due gemelli andavano molto d'accordo.
L'uomo dagli occhi verdi era stato aiutato da Niall, Zayn, Liam e in particolare da sua sorella Gemma.
Zayn e Liam si erano lasciati poco dopo l'abbandono di Louis, Liam era diventato padre di recente ed il pakistano si era trasferito in un'altra città con la sua fidanzata, Gigi Hadid.
I due erano rimasti in buoni rapporti, tanto che Liam decise che Zayn sarebbe stato il padrino del piccolo Bear Payne.

Era un caldo giorno d'estate quando il riccio pettinò i capelli di Madison, prese la sua mano e quella del fratello ed uscì di casa.
Li stava portando nel loro parco, dico "loro" perché lì dentro non ci veniva mai nessuno.

Quella volta, però, una testa di capelli scuri molto simili a quelli della figlia, turbò Harry.

L'uomo stava evidentemente cercando qualcuno ed aveva una certa aria disorientata.

Quando vide Harry si illuminò.
Il riccio non poté fare lo stesso quando lo riconobbe e lasciò andare le mani dei figli quando lo vide avvicinarsi di corsa.

"Harry! Mio Dio, non sai da quanto ti sto cercando! Sono giorni che chiedo a chiunque dove ti trovi, penso anche di aver visto Liam con una carrozzina. Come sta? E Niall e Zayn?"
La voce di Louis non era affatto cambiata ed Harry non poté negarlo, la farfalle nello stomaco che da tanto non sentiva erano tornate e sentiva di star per svenire.

"Harry? Tutto bene?"

"Io...io devo sedermi."

Louis prese la mano del ragazzo, ormai uomo, che tanto aveva amato e lo condusse ad una panchina.

"Louis, dove sei stato? Anzi no, raccontami quando saremmo arrivati a casa mia."
Pronunciare quel nome ancora una volta era così strano.
Nonostante tutto, la rabbia era presente visto che non si poteva ignorare i quattro anni di assenza del padre dei figli di Harry.

"Piccoli, torniamo a casa!"
Harry gridò.

"Ma papà, siamo stati pochissimo!"
Noah si lamentò ma quando vide lo sguardo preoccupato e quasi assente del padre scese in fretta dallo scivolo e lanciò uno sguardo a Madison che ricambiò.

"Papi, stai bene?"
La bimba prese la mano del padre e gliela baciò. Il più grande sorrise e disse che si, presto sarebbe stato bene. E chissà come, ci credeva davvero.

*

"Quanto sono cresciuti, santo Dio."
Louis sorseggiava una birra, seduto su una sedia in cucina Styles guardando i due bambini sul divano che giocavano insieme.

"Li hai visti solo una volta quando sono nati, ci credo che sono cresciuti. Dove sei stato Louis? Sono passati quattro anni."
Disse Harry con disprezzo.

Il castano posò lo sguardo sul riccio, ma subito dopo lo abbassò. Prese un respiro profondo e cominciò a raccontare.

"Poco dopo che Noah e Madison nacquero, io ricevetti un messaggio. Era Stan. Tu sai che da giovane la mia famiglia non aveva soldi e sai anche che mi sono ridotto alla droga. Fu lì che conobbi Stan, lui era uno spacciatore. Mi insegnò il mestiere e in questo modo portai a casa abbastanza soldi per mantenere tutti quanti.
Quando mi ha contattato sembrava non fosse mai stato un cattivo ragazzo, sembrava avesse buone intenzioni con me.
Sono andato da lui perché avevo paura che dicesse in giro il mio segreto, che finissi in carcere ma più di tutto avevo paura che facesse del male a te e ai bambini. Mi dispiace tanto, sono stato un'idiota, avrei dovuto parlarne con te. Io Harry, io ti amo. Lo capisco se non mi ami più. Sono qui per chiederti scusa prima di tutto e volevo vedere te ed i piccoli."
Pianse. Louis pianse. Pianse anche Harry.

"Certo che ti amo Louis. Ogni volta che guardavo gli occhi di Madison vedevo i tuoi e piangevo quasi sempre. Ti chiedo solo di farmi innamorare di nuovo, come la prima volta. Anche se innamorato sono già."

Louis lo ringraziò tanto e lo abbracciò fortissimo.

"Bimbi, vi presento il vostro altro papà. Louis Tomlinson."

"Ma papà, noi abbiamo te."

"Due è meglio che uno, giusto Noah?"
Louis rise.

*

Erano passati due anni da quando Louis aveva fatto quella promessa ad Harry ed ora il riccio lo osservava dare la buonanotte ai suoi figli sorridendo.

"Sai papi, quando ti ho visto sapevo che eri il mio papà. Abbiamo i capelli uguali e la voce tanto diversa da papà Harry!"

La piccola fece ridere suo padre.

"Beh amore, tu sei bella come papà Harry."
Le baciò la fronte e passò a Noah.

"Papà, credi che diventerò alto?"

"Certo piccolo nano, diventerai alto come papà Harry."

Noah gli sorrise radioso e si godette il suo bacio sulla guancia.

Harry pensò che se questo non fosse stato per sempre, beh, voleva godersi tutto il tempo possibile.

ALLORA, HO FATTO QUESTO CAPITOLO PERCHÉ HO RICEVUTO MINACCE DI MORTE E INSULTI. HAHAHHAHA scherzo, l'ho fatto perché vi amo tanto. Beh, ditemi se vi è piaciuto, ora la storia è ufficialmente conclusa!

I'm In Pregnant, Louis /LS\ --> MPREGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora