First.

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Harry si sveglio nella sesta settimana. I suoi occhi si sono aperti lentamente e hanno ispezionato la stanza bianca. Non era sicuro di essere morto, ma giudicare dal dolore al retro del suo collo, non lo era.

A sentito un pianto e si è subito girato verso sua madre e sua sorella.
Stavano piangendo e chiamavano disperatamente un'infermiera.

Si guardò ancora intorno, sperando di trovare il suo volto familiare.
Non lo trovò.

Le lacrime cominciarono a scendergli copiosamente lungo le guance perché Louis non era lì.
Louis se n'era andato da lui?
Louis non lo amava più?

Non sentì sua madre chiamare freneticamente Gemma per dirle di chiamare Louis e gli altri ragazzi, tutto quello che Harry vide nel guardarsi intorno non fu Louis.

I dottori gli facevano delle domande e tutto quello che poteva fare era mormorare debolmente delle risposte.

Il suo nome era Harry Edward Styles.

Lui aveva 20 anni.

Viveva con il suo ragazzo e insieme avevano un gatto.

Sua madre l'abbracciò e in un sussurrò lui le chiese: 'Louis?'

Lei indietreggiò con le lacrime agli occhi e gli diede un pacco di lettere che erano sul comodino. C'erano anche dei fiori.

"Louis sta arrivando. Ti ha scritto queste lettere."
Gli disse sua madre.

Harry, dato che non si era mosso per cinque settimane, era debole.
I suoi muscoli erano di gelatina e faceva fatica a muovere le dita per leggere le lettere.

Gemma lo aiutò.
Le aprí e tenne ogni lettera.
Non lesse le parole che c'erano scritte- pensò che probabilmente erano personali.

Le lettere erano corte e Harry riuscì a leggerle tutte prima che Louis entrasse nella camera.
Louis lo guardo negli occhi e pianse.
Corse da lui e lo abbracciò, baciandogli tutto il viso.

Mormorava dei ti amo e dei mi dispiace.
Harry era troppo debole per rispondere, così lasciò solamente che Louis lo baciasse, godendosi quella sensazione.

I suoi amici furono presto nella stanza.
Piansero tutti.

I dottori dovettero interromperli- dovevano parlare da soli con Harry.
Il ricciolino guardò la sua famiglia e i suoi amici lasciare la stanza per lasciarlo con il dottore

Parlarono del periodo di coma e del processo di guarigione e gli dissero che non avrebbe potuto lasciare l'ospedale per altre due settimane
Avevano bisogno di visitarlo e di rinforzare i suoi muscoli.

Il dottore disse che aveva bisogno di antidepressivi- non gli piaceva questa cosa- e poi Louis fece nuovamente capolinea nella stanza. I suoi occhi erano gonfi e il dottore voleva dirgli di andarsene perché doveva finire di parlare con Harry.

Ma non lo fece perché il ragazzo aveva passato ogni giorno e ogni notte chiuso in quella camera.
L'aveva visto piangere e non gli sembrava giusto dirgli di andarsene.

"Parleremo dopo, Harry."
Disse il dottore.
Harry annuì, ma i suoi occhi guardavano solo Louis.

Il dottore se ne andò per dare loro privacy, ma Louis rimase in piedi a fissarlo.

"Ho letto le lettere"
Gli disse Harry.

Louis pianse ancora e annuì.

"non sei stato tu. Tu hai sempre migliorato le cose. Mi dispiace Louis."
Harry pianse, bagnandosi il viso con le lacrime.

Louis si affrettò per asciugarle.
Salí sul letto- stando attento ai fili- e si strinse a lui.

"È okay, piccolo. Stai bene."
Disse Louis, zittendolo.

Harry tirò su con il naso e nascose il viso nell'incavo del suo collo, addormentandosi di nuovo.

20 reasons why.||Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora