Basta.
Basta. Non ce la faccio più.
La mia vita è uno schifo. Io faccio schifo.
Un'altra giornata passata a cercare di scappare dai bulli ma non riuscirci.
Vado a scuola, vengo picchiato, torno a casa, vengo picchiato.
Ormai è la mia routine quotidiana.E mi da ancora piu fastidio il fatto che non mi difendo. Non ci riesco, non ne ho le forze.
E vaffanculo.
Sono appena uscito da scuola, e vorrei andare ovunque tranne che a casa.
L'unico posto dove posso stare in pace è la Therapy Beach...è una spiaggia che ho scoperto qualche anno fa, non la conosce nessuno a parte me...e menomale, è l'unico posto dove nessuno mi rompe, e posso starmene da solo.
Tra l'altro è un piccolo paradiso, è veramente una bellissima spiaggia.
Sabbia bianca soffice e acqua cristallina.Oltre me, questa spiaggia la conosce solo Niall, il mio migliore (e unico...) amico, ma lui non viene mai perché sa che mi piace stare da solo in quel posto.
Quella spiaggia è il mio rifugio da tutto e da tutti.
Sono appena arrivato alla spiaggia, seduto sugli scogli e mi sono fermato a pensare.
Se io non ci fossi più, a nessuno cambierebbe niente.
Mia mamma, è fissata con la ottima vita di mia sorella: quasi sposata, laureata a pieni voti e con un lavoro efficente
E di me neanche se ne accorge a momentiMia sorella, è già tanto che mi rivolge la parola, siccome si vergogna di avere un fratello gay.
Mio padre, penso che se mi uccidessi gli farei solo un favore.
Forse Niall...ci rimarrebbe male, ma dopo un pò gli passerebbe.
I miei compagni si dispiacerebbero solo perché non avrebbero più il ragazzo frocio da picchiare.
E basta. A nessuno importa di me. Nessuno. Io non sono nessuno.
Perché vivo ancora?
Perché le persone si divertono a picchiarmi?
Perché si divertono nel vedermi soffrire?Cerco di distrarmi dai mille pensieri e mi metto il costume, che porto sempre con me nello zaino di scuola, e mi butto in acqua.
All'impatto con l'acqua mi sento subito rinfrescato e il sapore salato del mare mi fa sorridere automaticamente.
Amo questo posto.
Faccio una nuotata e poi esco, è arrivata l'ora di tornare a casa..purtroppo.
Prendo l'asciugamano che lascio sempre appeso all'albero della spiaggia e mi asciugo per poi rivestirmi.Prima di andare mi sdraio ancora un qualche minuto sulla sabbia, fino a quando una voce maschile, dolce ma piuttosto decisa, mi fa sussultare.
"Ehi ragazzo, non puoi stare li!"
Spazio autrice
Questo era il prologo, spero che vi sia piaciuto e che leggerete questa storia.
So che non è il massimo ma suvvia, ci provo ahah
Ci leggiamo al prossimo capitolo, zau belli💕
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Beach Therapy ~Larry Stylinson~
FanfictionBeach Therapy ~Larry Stylinson ~ Dove Harry Styles, ragazzo gay piuttosto solitario, ama andare ogni giorno nella sua spiaggia preferita, la Therapy Beach, una spiaggia abbandonata sempre vuota, con una pace assoluta, per allontanarsi dai suoi probl...