Astrology - Larry Stylinson

H

Un rumore incredibilmente assordante viene da un qualche punto indefinito attorno a me. Mi giro su me stesso ignorandolo. Dev'essere un sogno, anzi, è sicuramente un sogno.
Stringo gli occhi ma non c'è niente da fare. Che cazzo è? Per scoprirlo devo aprire gli occhi, e se li apro non mi addormenterò mai più. Fanculo.
Alzo le palpebre sbuffando. Qui non c'è nessuno: il rumore viene da fuori... Che cazzo può essere? È assordante, incredibilmente assordante... Pulsa, pulsa esattamente quanto la mia testa in questo momento. Che è? Che cazzo è? ... Ce l'ho! Qualcuno sta bussando alla porta!
- Sì? - Mi affretto a dire, ignorando il suono della mia voce impastata e il rimbombo dei colpi dentro la mia testa.
- Harry Edward Styles, apri questa cazzo di porta.
Sbuffo, mi alzo a fatica e vado ad aprire.
- Sei vivo allora! - Dice mia sorella squadrandomi dalla testa ai piedi.
Si sofferma sui miei capelli, aggrotta le sopracciglia.
- Sesso selvaggio, eh? - Continua. Le rispondo con uno sguardo di sufficienza. Forse il mio aspetto non è dei migliori. Forse proprio no.
- Vieni giù, che la mamma ha preparato il pranzo. - Dice lei.
Annuisco e richiudo la porta dietro di me.
- Muoviti. - Commenta lei.
Mi giro e mi trovo davanti alla mia camera disastrata. Ci sono oggetti dappertutto. Devo essere tornato a casa ubriaco ieri sera. Già. Dal mal di testa avrei dovuto capirlo. Già. Sono stupido. Già.
Mi metto una mano tra i capelli, prendo dei boxer, una maglietta e un paio di jeans e vado in bagno, dove mi fiondo sotto la doccia. Le gocce d'acqua mi scendono sulla pelle, mentre uno ad uno riaffiorano i ricordi di qualche ora fa. Ieri da Angela c'era una tipa carina, una tipa carina con i capelli castano dorato... Ma che cosa ci ho fatto? E come si chiamava?
Martha, Ettie... Effie? No, Effie no. E... Emma? Sì, qualcosa con la E. Emily, Er.. Eth.. Et.. Em.. Fanculo.
Prendo un po' di bagnoschiuma e inizio a lavarmi. Non sento il mio stesso odore, ma sono piuttosto sicuro di non avere un buon profumo. Mi sciacquo i capelli e l'acqua fredda mi riporta a vita nuova. Una volta uscito dalla doccia mi asciugo, mentre scruto la mia immagine allo specchio: ho solo un po' di occhiaie e il viso particolarmente stanco, poteva andarmi peggio. Mi vesto velocemente, entro in camera mia e cerco il mio cellulare. Dove può essere? Dove cazzo l'ho messo?
Guardò in giro, finché non lo trovo sepolto sotto i miei vestiti di ieri sera. Prevedibile.
- Harry, muoviti! - Sento urlare da sotto le scale.
- Sí, arrivo!
Devo trovare una qualche traccia di quella ragazza. Deve esserci qualcosa qui dentro. Lo accendo. Ha solo il 3% di batteria, ma dovrebbe bastarmi. Vado nelle chiamate. Niente. Nei messaggi. Niente. Su WhatsApp. Niente. Ci penso su un attimo, e per caso apro le note e ci trovo un numero di telefono, con accanto scritto "La tipa della festa. Quella dell'astrologia"
Rimango a fissare il cellulare. Ora me la ricordo proprio bene: abbiamo parlato a lungo, soprattutto di me, ma lei non mi ha detto di che segno era. Era piuttosto ubriaca... Chissà se si ricorda qualcosa. Forse ci siamo anche baciati, forse...
- Harry? - Chiede mia mamma.
- Sí. Sí. Arrivo. - Urlo.
Metto il cellulare in tasca e vado in cucina. Mi siedo a tavola, dove mia sorella e mio babbo stanno già mangiando, mentre mia mamma si sta lavando le mani al lavello.
- Harry. - Esordisce lei mettendo della pasta a tavola.
- A che ora sei tornato ieri?
- Boh... Alle quattro? - Chiedo più a me stesso che a lei.
- Ah, se non lo sai tu. - Commenta mia sorella.
- Più o meno sulle quattro dai. Forse quattro e mezza.
- Tutto bene? - Chiede mio babbo.
- Si, si. - Commento, mentre tiro fuori il mio telefono dalla tasca.
- Scusate, devo sentire Niall per oggi. Arrivo.
Apro le note, copio il numero tra i contatti e la memorizzo come "La tipa della festa", apro iMessage e le mando un messaggio.

A: La tipa della festa
Buongiorno! Sono l'Acquario ascendente Bilancia dell'altra sera... Come stai?

Metto via il cellulare e inizio a mangiare.