Sweet.

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Era una calma e tranquilla mattina di primavera. Il tempo quel giorno era buono: il cielo era sereno e soleggiato, e un po' di vento fresco rendeva la giornata perfetta.

Due ragazzi, che avevano appena preso casa a Milano, si erano svegliati presto ed avevano già organizzato il programma per la giornata.

Quella mattina però non avevano ancora deciso come passare il tempo e il maggiore tra i due prese la sua macchina fotografica e scelse come suo soggetto il suo ragazzo, Federico, più piccolo di lui di alcuni anni.

"Dai tesoro" provò a convincerlo Benjamin, ma la risposta da parte di Federico non cambiava.
"No Benjamin. Ho detto di no." rispose incrociando le braccia al petto.
Benjamin provò l'ultima sua carta a disposizione.
"Ti pregoo" lo supplicò facendo il labbruccio "fallo per me".
L'espressione di Federico si addolcì per pochi secondi, perché subito dopo un piccolo broncio prese possesso del suo faccino angelico.
"Non puoi fare così, sai che non resisto" sbuffò.
"Così come?" chiese Benjamin facendo il finto tonto, mentre prendeva la sua macchina fotografica.
"Non puoi dirmi 'fallo per me', sai che non resisto".
Benjamin sorrise e gli baciò la punta del naso.

"Tesoro dov'è la tua coroncina?"chiese Benjamin mentre si spostava per la camera alla ricerca della giusta luce.
"Non lo so.." rispose il minore tra i due "ieri sera non l'avevo" riflettè.
Passò alcuni minuti a pensare su dove poteva aver lasciato la sua coroncina di gigli bianchi che gli aveva regalato Benjamin per il suo diciottesimo compleanno, avvenuto solo pochi mesi prima, poi scattò in piedi ricordandosi improvvisamente.
"Me la sono tolta in bagno ieri sera prima di entrare nella vasca".
"Con me" aggiunse Benjamin facendolo arrossire.
"S-si.." balbettò dirigendosi verso la porta del bagno: prese la coroncina, a cui era molto affezionato, e la mise, tornando poi in camera dal suo ragazzo.

"Perfetto.. adesso guarda fuori dalla finestra con aria pensierosa e sorridi, ma non deve essere un sorriso tirato.. più spontaneo ecco.." spiegò.

Era più di un'ora che Benjamin continuava a scattare foto a Federico e oramai il piccolo non ne poteva più.
Si sentiva a disagio ogni volta che il suo ragazzo lo guardava troppo.
Aveva paura di non essere abbastanza bello per lui. Di non essere all'altezza.
Ogni tanto, quando non era a casa con il moro, la sera, si ritrovava a pensare a come faceva Benjamin a stare con un bambino come lui.
Passava nottate intere a crearsi mille problemi, tal volta anche assurdi.
Si chiedeva come un ragazzo come lui poteva stare con un disastro come Federico.
Perché Benjamin, a gli occhi di Federico, risultava pura arte.

Si chiedeva come il moro potesse avere tutta quella pazienza ogni volta che correva da lui piangendo cercando un abbraccio, che ovviamente non veniva mai rifiutato.
"Io ho sempre bisogno di te per calmarmi.." gli ripeteva sempre "e non va bene, perché tu prima o poi ti stancherai di me e.." e ogni volta Benjamin lo interrompeva unendo le loro labbra.
"Basta. Non dirlo più. Non mi stancherò mai di te, capito? Mai."

Federico era seduto a gambe incrociate al centro del letto, guardava fuori dalla finestra, aveva le mani nascoste dalle maniche dall'enorme maglione bianco che indossava, ma però, invece di sorridere, si stava mordendo il labbro inferiore nervoso.
"Bimbo che hai?" chiese Benjamin avviciandosi a lui.
"C-Così va bene?" gli chiese abbassando lo sguardo.
Voleva fare tutto il possibile per riuscire a far contento il moro. Ci teneva a farlo sorridere. Voleva fare tutto come piaceva a lui. Ma aveva paura di sbagliare.
Il moro gli alzò il viso con due dita e lo baciò velocemente.
"Perfetto tesoro.. adesso sorridi però" disse tornando alla sua macchina fotografica.
"C-come faccio a farlo sembrare un sorriso vero?" chiese guardandolo.
"Pensa a qualcosa di bello" rispose alzando le spalle.
"Allora mi basta pensare a te" sussurrò prima di riportare lo sguardo fuori dalla finestra e sorridere pensando a quanto sia fortunato ad avere Benjamin al suo fianco.

Sweet ~Fenji OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora