Appena mi sveglio trovo mio padre, completamente ubriaco, davanti al mio letto che mi fissa maliziosamente. Cazzo. Ho paura, tanta.
Si mette a cavalcioni su di me. Mi sfila la camicia da notte lasciandomi in intimo, nonostante io mi dimeni, urli e pianga.
Si toglie la sua bella cintura di pelle e, dalla parte del gancetto, comincia a frustarmi la pancia. Io urlo ma la cosa non sembra fargli alcun effetto. Getta a terra la cintura. Mi tiene stretta per i polsi e mi morde il labbro inferiore fino a farmi sanguinare, poi lecca il sangue. Mi slaccia il reggiseno e mi strizza in modo particolarmente violento il seno. Mi toglie pure le mutande. Si spoglia ed entra dentro di me. Mi sfugge un gridolino di dolore. Mentre lui gode io sono qui a piangere e a gridare. Spinge. Urlo. Spinge. Urlo. Dopo venti spinte vedo il sangue cominciare ad uscire dalla mia intimità. La cosa sembra piacergli particolarmente. Comincia a leccare il sangue con foga. Io, scalciando, lo colpisco sui testicoli, il che mi concede trenta secondi buoni per scappare. Scendo dal letto e afferro la camicia. Faccio un salto al bagno per prendere la lametta. Mentre corro verso la porta di casa mi metto il pigiama e annodo a due cordicine interne la lametta.
Appena fuori riparto a correre verso la casa di Matteo. Lui sa tutto dall' inizio e mi conforta sempre. Mi ha sempre detto di chiamare la polizia, ma io ho paura che mio padre scopra tutto e possa uccidermi o, peggio, uccidere Matt.
Matt mi dice sempre che se ho problemi non serve che bussi alla porta, posso entrare direttamente in casa. Appena entrata vidi Mary -sua madre- in cucina a preparare la colazione per il figlio. «Ciao Mary» saluto sfoggiando uno dei miei sorrisi che la fanno impazzire «Hei, bellissima». Casa di Matt é sempre molto ordinata: il bel divanetto rosa e bianco é di schiena contro il muro di legno, davanti é posizionato un tavolino di legno che sorregge una televisione ,"antica" diciamo. Mi dirigo verso la bella donna: ha la capigliatura color nocciola legata in uno scignon ordinatissimo con un bel fiocchetto rosa, la camicetta bianca infilata dentro la gonna grigia a vita alta e delle ciabattine rosa confetto.
Entrata in cucina mi penetra nelle narici il profumo della sua classica torta al cioccolato appena sfornata. Respiro a pieni polmoni l'odore di zucchero, cioccolato, nocciola, vaniglia che "fluttua" nella stanza.
«Dov' é Matt?» le chiedo sorridendo gentilmente, «In camera sua.» sorride. «Ah, portagli questo...» mi porge la bellissima e invitante torta. Le mimo un "grazie" con le labbra, cosa che lei ama: infatti sorride. Salgo le scale in punta di piedi, cercando di non lasciare le orme di fango sul marmo appena lavato. Busso alla porta di Matt, anche se apro la porta prima di ricevere risposta. Appena dentro appoggio la creazione di sua mamma sulla scrivania. «Giada!» saluta lui, che viene subito ad abbracciarmi. Appena ci stacchiamo noto che l'espressione sul suo viso cambia «Che ti é successo? Tuo padre...?»
Annuisco leggermente e scoppio immediatamente a piangere. Lui mi stringe tra le sue braccia. «Non puoi continuare così». Amo il suo profumo, sa di vaniglia, come tutto qui... ma lui particolarmente. Tra le sue braccia mi sento al sicuro, speciale. Provo a rispondere tra un singhiozzo e l'altro «Lo... lo so...» prendo coraggio «Posso stare qui per un po'?». Ho il cuore che batte a mille, io l'ho sempre visto solo come un amico, ma ultimamente provo qualcosa che non ho mai provato per nessuno; un sentimento profondo, complicato. Quello che, a volte, mi fa alzare con un sorriso vero sul viso, quello che mi fa battere forte il cuore, quello puro, quello che non si fa fermare da nulla. Amore. Si. Si chiama Amore, quello con la 'A' maiuscola.
«Certo» sussurra lui, mentre mi bacia sulla fronte. La mia testa, che fino a un secondo fa era appoggiata sul suo petto, si stacca e...
SPAZIO AUTRICE
Grazie se siete arrivate a leggere fino a qua :) Vi piace per ora? Vi piacciono come coppia? Che pensate del padre di Giada? E di Mary?
Grazie se commentate :)
(potete segnalarmi gli errori di battitura?)
<3
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UNA MARGHERITA IN UN CAMPO DI TULIPANI
Teen FictionGiada ha quindici anni. Vive in un minuscolo paese in mezzo ai vigneti della Toscana chiamato Pozzuolo. Sua madre é morta quando lei aveva appena tre anni e l' ha lasciata sola col padre. Quando Giada raggiunge l'età di dodici anni lui comincia a vi...