Capitolo 2

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<<Che cosa? Paige, ma stai scherzando vero? Non puoi fare una cosa del genere! Sai a cosa stai andando in contro? Io lo sapevo che questa vostra storia non sarebbe andata a buon fine.>>

<<Come non sarebbe andata a buon fine Emi? Così mi offendi. Lo sai che ne ho sempre parlato con te di quanto desiderassi che arrivasse questo momento!>>

<<Sì lo so, ma pensavo che comunque fosse una cosa così, che poi ti sarebbe passata, invece adesso sei qui che mi inviti a farti da testimone al tuo matrimonio, davvero non me lo sarei mai aspettato così presto. Sei sicura che è quello che vuoi veramente? Insomma, hai solo vent'anni e già vuoi rovinarti la vita!>> lei scoppiò a ridere.

<<Guarda che non sono tutti che la pensano come te sul matrimonio. So che tu non ci pensi a certe cose, ma io ho sempre sognato di indossare quell'abito bianco davanti all'altare di una chiesa.>> Paige parlava con aria sognante da ragazza innamorata e anche se mi sembrava presto per parlare di matrimonio, se lei era felice lo ero anche io.

<<Allora? Mi farai da testimone?>>

<<Certo! Non darei a nessun altro la possibilità di ricevere questo onore!>> dissi e lei mi abbracciò forte, mentre uscivamo dal ristorante dopo un pranzo dove l'argomento principale è stato il modo in cui il suo fidanzato le aveva chiesto di sposarlo e le idee per il matrimonio.

<<E tu quando metterai la testa a posto?>>

<<Io ho la testa a posto!>>

<<E non riesci a trovarti un ragazzo?>>

<<Questo non significa niente, non voglio uno che mi tolga la mia libertà di fare quello che voglio. Gli uomini portano solo problemi fidati, sto bene come sto. Adesso vado che ho un mucchio di cose da sbrigare ancora.>> la salutai promettendo di essere presente alla prova del vestito e rientrai a lavoro.

Ero rimasta il resto del pomeriggio chiusa in ufficio senza veder entrare nessuno, quando guardai l'orologio erano già le 19, mi ero dedicata con tutta me stessa al lavoro e non avevo visto passare il tempo. Mi mancavano alcune cose per concludere quello a cui stavo lavorando, ma potevo benissimo farlo il giorno dopo, l'unica cosa che volevo fare era prendere la mia macchina e tornarmene a casa a riposarmi.

<<Riunione di famiglia?>> avevo detto nel vedere mia madre, mio padre e Maya seduti sul divano del salotto, quando arrivai a casa. Non so per quanto tempo ancora sarebbero stati lì, ma me ne sarei stata zitta per tutto il tempo, per evitare di concludere male la giornata che già non era iniziata nel migliore dei modi.

<<Buonasera anche a te Emily.>>

<<Di cosa si parla?>> chiesi tornando dalla cucina, dove ero andata a prendere un bicchiere d'acqua e ignorando del tutto l'affermazione di mia madre.

<<Tua sorella si sposa.>> disse mio padre con un sorriso enorme che non vedevo in lui da secoli.

<<Anche tu?>> sputai il sorso d'acqua che avevo appena bevuto. <<Vi siete messe d'accordo? Anche Paige si sposa.>> si misero a ridere, probabilmente per la faccia che avevo.

<<Non sei contenta per tua sorella?>> mia madre mi chiese quasi come fosse preoccupata della mia risposta.

<<Sì lo sono, è solo che non me lo aspettavo.>> in realtà qualcosa temevo. Temevo che il suo ragazzo, futuro marito venisse a vivere da noi, non so perché, ma la cosa mi infastidiva.

<<Fatto sta che dopo il matrimonio io andrò a vivere con William e tu...>>

<<Davvero? Resterò qui da sola?>> ero felice. Nulla contro mia sorella, o forse qualcosa sì, ma non vedevo l'ora che lei si sposasse e io rimanessi a vivere da sola.

<<In realtà pensavamo che potresti tornare a casa da mamma e papà se non vuoi rimanere qui... avrai l'affitto da pagare.>>

<<E il mio lavoro che ci sta a fare? >>

La riunione famigliare andò avanti ancora per un paio d'ore, la loro preoccupazione era con me, tentarono di convincermi a tornare dai miei, ma niente da fare, non mi avrebbero tolto la soddisfazione di vivere finalmente da sola, sarei sopravvissuta.

SEI MESI DOPO

<<Oddio che ansia! Non ce la farò mai. Dai Emily aiutami con il vestito.>> era il giorno del matrimonio e Maya era agitatissima, non capivo il perché visto che mancavano due ore, e quella sua ansia stava mandando in agitazione anche me.

<<Calma, fatti chiudere la cerniera.>> la chiusi e quando lei si voltò verso di me, mi ero sentita scender una lacrima nel vedere quanto fosse bella la ragazza che io chiamavo sempre di insopportabile, ma senza la quale non saprei vivere.

<<Emily stai piangendo?>> una lacrima le scese dall'occhio.

<<No, è che c'è troppa polvere qui e tu sai che sono allergica.>> era lei quella che doveva e poteva piangere, non io. <<Dai, la truccatrice ti aspetta di là, io nel frattempo vado a prendere il bouquet.>> mi avviai e nel mentre, ripensavo al giorno del matrimonio di Paige che si era sposata qualche settimana prima e in quel periodo si stava godendo la sua luna di miele in Europa.

Era arrivato il grande momento, questa volta non avrei fatto da testimone anche a mia sorella, lei aveva scelto una sua amica d'infanzia a cui era molto affezionata, ma la cosa non mi dispiaceva, infondo mi bastava già essere sua sorella.

Ed io ero lì ai primi posti tra gli invitati al matrimonio, mentre Maya faceva il suo ingresso nella chiesa accompagnata da nostro padre. Piangeva, cosa che le avevo detto di non fare per evitare di rovinare il trucco, ma fu inutile. Avanzava a passi lenti, accompagnata dalla musica di sottofondo, verso William che l'aspettava sull'altare, piangeva anche lui, forse si era pentito di essere arrivato fino a quel punto. Mi veniva da ridere al solo pensiero, ma lì non era né il luogo né il momento adatto per ridere, quindi mi ero contenuta e mi concentrai nell'ascoltare la cerimonia celebrata dal prete, che dopo non so quanto, ma tanto, tanto tempo, finalmente disse:

<<Vi dichiaro marito e moglie!>>

To infinity and beyondWhere stories live. Discover now