~Dramione fa rima con depressione~

Sono morti~5

Cammino con sguardo assente nel corridoio, non distinguo chi o cosa mi sta intorno, la mia vista é offuscata dalle lacrime, quasi non riesco piú a tenermi in piedi.
Urto persone, loro mi urlano dietro insulti.
Ma tanto sono abituata a quelli.
Se sapessero cosa sto passando forse mi lascerebbero in pace.
Non é semplice tristezza quella che provo in questo momento.
Sono stata triste quando ho preso un brutto voto;
Sono stata triste quando ho scoperto che Harry e Ron non mi volevano bene;
Sono stata triste quando i miei compagni mi hanno insultata e picchiata;
Sono triste quando Draco mi chiama stupida mezzosangue...
Tuttavia quello che provo ora é qualcosa di molto diverso.
É un vuoto, una gigantesca voragine nel mio petto, come se mi fosse stata portata via una parte di me,mi é stata strappata con violenza, e nessuno potrà mai restituirmela.
E ora sento la mia anima bruciare perché questo vuoto mi distrugge da dentro e tra un po'di me non ci sarà altro che cenere.
Ora che non ci sono piú i miei genitori
Ora che sono stati uccisi a sangue freddo, non ho piú nessun motivo di vivere.
Prima potevo sperare, sperare che un giorno si ricordassero e a quel punto saremmo potuti tornare ad essere felici... Ora però la certezza di non poter piú ritrovare quella felicità mi distrugge.

Riesco a trascinarmi verso il bagno e con tutta la rabbia e la forza che ho in corpo comincio a mutilare la mia pelle, stavolta qualche taglio al polso non basta, cosí passo alle caviglie e alle gambe, basterà che domani le copra con le calze, nessuno le noterà, dopotutto io sono come un fantasma agli occhi del mondo.

Sembra che l'unica persona che mi considera sia lo sconosciuto che risponde ai miei messaggi.
Voglio sapere chi é ,ma non voglio rivelargli la mia identità... Dopotutto potrebbe cominciare a ricattarmi o peggio.
Però é l'unica persona su cui posso fare affidamento al momento, l'unica che si dispiace per me.
Non posso fare a meno di chiedermi se cambierebbe idea venendo a scoprire chi sono... Per ora peró non lo posso scoprire.

Di solito piangere e sfogarmi mi fa stare meglio ma oggi al contrario il dolore non si allevia nemmeno un pochino.
Cosí resto con il corpo continuamente scosso da singhiozzi appoggiato al muro, affogando nelle mie lacrime e pensando a come potrei rispondere al ragazzo misterioso.

"Non posso rivelarti il mio nome, però se vuoi puoi continuare a parlarmi, io ci spero. Tu e questo muro sembrate gli unici a prendere in considerazione il mio dolore... Sai oggi i miei genitori sono stati uccisi. Tu hai una famiglia? "