Justin
Le luci basse del Millennium illuminavano il locale rendendo l'atmosfera sensuale ed erotica. La musica aveva un ritmo lento adeguato al locale e le ballerine si muovevano in modo sensuale e sobrio,non sfociando mai nella volgarità. Sia gli sguardi degli uomini che delle donne seguivano tutti i loro movimenti.
Mi guardai intorno. I tavoli rotondi erano disposti senza un vero ordine preciso, ma in modo che tutti possano vedere il palco di fronte. Dietro i tavoli c'era un bar che occupava tutta la parte posteriore del locale. Le pareti erano di un rosso scuro e il pavimento era completamente rivestito da un tappeto morbido nero.Non ero mai stato in un locale del genere per due ragioni. La prima è che non avevo l'età adatta per entrare,fino ad oggi, e il secondo motivo è che non ho mai avuto interesse nel venirci. Ma a quanto pare i miei amici pensavano il contrario,quindi per festeggiare il mio ventunesimo compleanno, avevano ben deciso di portarmi qui. Di certo non mi dispiaceva vedere delle ballerine mezze nude che si strusciavano contro dei pali,ma non mi dispiaceva neppure di trascorrere una serata in tranquillità.
Il nostro tavolo era coperte da bottiglie di birra e drink mezzi vuoti. I miei amici erano completamente andati.
Osservai come Mike cercava di centrare un'oliva verde nel bicchiere più lontano da lui. Nel tentativo colpì il viso di George,il quale non era per niente cosciente e sorrise alzando un pollice in su. Risi per la sua faccia da ebete."Allora,piccolo Justin." La voce del mio migliore amico,Luke,rimbombò nelle mie orecchie. "Cosa ne pensi di questa piccola festa privata?" Disse gesticolando le virgolette alla parola festa e in più aggiunse un sorriso malizioso.
"Non male,ma avrei preferito restare a casa." Risposi.
"Sempre il solito noioso. -roteò gli occhi- Qui ci sono tante di quelle bombe sexy e tu non lo noti nemmeno. Fratello devi aprire gli occhi." Mi disse schiaffeggiando giocosamente la mia guancia destra.
"Nessuna di loro mi attira particolarmente." E proprio alla fine di quella frase che un voce maschile presentò la ragazza più bella che abbia mai visto. Colei che mi cambiò la vita."Miei cari gentiluomini e gentildonne ,come tutti aspettavate, ecco a voi il diamante del Millennium."
*Ascoltare The Weeknd-Valerie Vladish edit*
Le luci bianche basse si colorarono di un rosso scuro che contrastavano lo sfondo nero del palco. Al centro di esso una ragazza era rivolta di spalle ai tavoli. Aveva i capelli lunghi che le arrivavano fino al sedere grande e sodo,coperto da uno slip nero in pizzo striminzito che non lasciava molto all'immaginazione. Le gambe lunghe e magre era nude fino i piedi,ai quali indossava dei tacchi alti neri lucidi.
Le gambe erano semiaperte e non appena cominciò la musica,iniziò a trascinare lentamente la gamba destra verso la sinistra, fino a chiudere le gambe. I miei occhi non volevano lasciare quel corpo.
Iniziò a toccarsi i capelli,i quali ancora non riuscivo a capirne il colore a causa della luce. Poi le sue mani scesero per i fianchi,accarezzandosi sensualmente. E con quel gesto iniziai ad immaginare le mie mani su quel corpo. Iniziò ad ondeggiare il bacino lentamente e quel movimento era un agonia per i miei occhi. Poi improvvisamente si girò rivelando,finalmente il suo volto. Un paio di occhi grandi e delle labbra carnose avevano rubato il mio sguardo. Fece un giro su se stessa e aprì le gambe. Si abbassò accarezzando una gamba. Quel movimento continuò fino al suo seno prosperoso. Aveva la pancia scoperta e il seno era coperto da un brasier nero in pizzo quasi trasparente,abbinato ai suoi slip. E infine per completare quell'opera di sensualità,alla gamba sinistra portava una giarrettiera nera che prima non avevo notato. La ragazza abbassò i capelli in avanti per poi riportarli indietro nel modo più sexy possibile. Il suo sguardo mostrava sensualità e sicurezza. Per un istante i suoi occhi guardarono i miei,e mi sembrò di guardare una dea. Lei iniziò ad indietreggiare,ancheggiando,arrivò allo sfondo del palco dove aprì le braccia come per aggrapparsi e nel frattempo scendeva sempre più giù al pavimento,fino ad inginocchiarsi. Iniziò a strusciarsi e a dimenarsi sul pavimento e i miei occhi quasi non riuscivano a sopportare più tanta sensualità.
La ragazza continuò a ballare e io non potetti fare a meno di guardarla.
Quel ballo durò cinque minuti e quelli furono i cinque minuti più intensi di sempre."Chi è che preferiva stare a casa?" Si prese gioco di me Luke. "Te la sei mangiata con gli occhi." Continuò.
Io lo guardai ancora stordito dal l'esibizione di quella ragazza.
"Quella ragazza sarà mia." Furono le prime parole che dissi non appena riacquistai un minimo di lucidità.
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Valerie
RomanceLei era un sogno visto da lontano,più ti avvicinavi più diventava reale. Lei era il mio punto fisso.