"Kurt vuoi muoverti?Sono quasi le 9 e noi dobbiamo essere al college entro le 10 se non vogliamo rischiare una nota disciplinare giá dal primo giorno. Non perdere tempo con tutte quelle giacche, infilati una felpa e andiamo! "
È cosí che la mia migliore Clarissa si presentó in camera mia quel giorno.
"Buongiorno anche a te raggio di sole, e comunque non sono giacche ma gilet, se tu conoscessi un minimo di moda lo sapresti."
Era il nostro primo giorno di college, e io sprizzavo gioia da tutti i pori, al contrario di Clarissa che sembrava stesse per impazzire. Mi aveva rigatoni il letto per tre volte non contenta della combinations dei cuscinetto, ed era sul punto di farlo un altra volta quando io la bloccai e la guardai dritta negli occhi. " hei, andrà tutto bene, fidati di me." Lei mi sorrise, si mise a sedere e riprese fiato. Dopo circa mezz'ora uscimmo di casa e ci recammo verso minneapolis per raggiungere il college.
Arrivati al campus, notando la sua grandezza capimmo che non saremmo arrivati ai dormitori con grande facilitá.
Per grazia divina in quel momento stava passando di fianco a noi un ragazzo che lanciava sguardi furtivi a Clarissa.
Il ragazzo era davvero alto, con un viso spigoloso, incorniciato da una chioma di capelli dorati e occhi color nocciola.
Insomma, un vero e proprio Dio dell'Olimpo.
Clarissa, persa nel suo mondo, non si accorse del occhiate che il tipo sono-figo-e-me-ne-vanto le stava tirando.
Così presi l'iniziativa e gridai al ragazzo di fermarsi, nonostante l'intero corridoi si fosse girato, ero riuscito nel mio intento, infatti il ragazzo si era girato e ora ci stava raggiungendo.
"Cosa volete?" disse il ragazzo
"Ho notato che stavi lanciando occhiate di apprezzamento alla mia amica, quindi mi stavo chiedendo se potessi accompagnarci fino ai dormitori"
"Oh fammi pensare...e in cambio?"
Kurt guardò Clarissa.
"Magari un giorno ti rivolgerá la parola"
Il ragazzo alzò un sopraccioglio quasi sbalordito dalla mia risposta.
"Ci sto, seguitemi. Ah comunque mi chiamo Jamie, bellezze"
