Chapter 2
In macchina nessuno dei due parlò, eccezion fatta solo nel momento in cui Harry ha voluto sapere il mio indirizzo. Quando arrivammo davanti alla mia abitazione lo ringraziai e scesi lui aspettò che io entrassi in casa prima di ripartire.
E fu in quell'istante che mi resi conto che ero ingrassata, lo specchio che era frontale alla porta di ingresso non mentiva, i fianchi erano più larghi del solito, quei due giorni in ospedale hanno rovinato il progresso che stavo facendo.
Andai in camera posai il borsone aprii il cassetto con al suo interno la mia migliore amica e andai in bagno. Iniziai ad incidere, uno, due, tre, quattro, e poi il campanello della porta di ingresso suonò, mi ripulii velocemente mi fasciai il braccio e andai a vedere chi era.- Chi è?
- Sono Harry, hai lasciato il telefono in macchina, sono venuto a riportartelo.
Aprii la porta e lo guardai.
- Grazie, ora puoi an...
- Stavi piangendo?
Fece un passo dentro casa guardandomi attentamente, per poi iniziare a guardare tutto il mio corpo, prese il braccio ferito e alzò la manica della felpa.
- Perché? Vuoi ritornare in ospedale? Ne sei appena uscita!
- Sono ingrassata, mi faccio schifo, faccio schifo agli altri, questi è il mio unico modo per provare felicità almeno per un po.
- Ingrassata? Ma che stai dicendo? Sei magrissima, guardati sei pelle ed ossa, non riesci a reggerti in piedi a momenti, non dire così sei bellissima, degli altri t ne devi fregare!
- È facile dirlo quando si e fortunati, con una famiglia e anche belli..
Dopo la mia ultima parola arrossii e gli occhi diventarono lucidi
- Ora vattene ti prego, vattene, voglio rimanere sola.
- No, senti, che ne dici di venire a casa mia? Il tempo che ti riprendi e stai meglio, ok ci conosciamo da poco, ma mi pare di capire che sono l'unco che si è preso cura di te e gliene sia importato qualcosa mentre tu eri in ospedale!
- Preferirei di no, sto bene, non ho bisogno del tuo aiuto, io sto bene!
- Non direi, non ho fatto in tempo a lasciarti poco fa che eri gia in procinto di ucciderti nuovamente!
- Non sei nessuno per me, non hai il diritto di preoccuparti per me, quindi vattene! Ora!
- Te dici che non sono nessuno, ma sono il tuo unico amico!
A quelle parole sgranai gli occhi, nessuno in quegli anni mi aveva rivolto quella parola.
- VATTENE! Ti prego vattene!
Le lacrime iniziarono a scendere lentamente sul mio volto, lui si avvicinò per cercare di abbracciarmi, ma mi allontanai.
- Non toccarmi, ti prego no.
- Che ti prende?
- Io non ho amici, non voglio amici, tutti quelli a cui voglio bene mi fanno solo del male e loro ne fanno a me! Vattene, so gia che i farai del male!A quelle parole si allontanò di poco con gli occhi sbarrati.
- Non ti farò nulla, lo giuro! Credimi. Senti, sediamoci e parliamo.
Ci pensai un attimo, poi aprii di più la porta e lo feci entrare...
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THE BOYFRIEND OF MY BULL ||H.S.||FanFiction
FanfictionCosa succede, se mi innamorassi del ragazzo della mia bulletta? E cosa succederebbe, se questo segreto venisse alle orecchie di quest'ultima? Nuova storia, I contenuti di questa storia sono forti. I comportamenti dei soggetti non sono quelli delle p...