*HUNHAN* ^3^

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Pov Sehun

Ricevetti una telefonata da Jongin. Era alterato, quasi non ci vedeva dalla rabbia. Non capivo un'acca di quello che diceva, parlava troppo velocemente e si mangiava le parole. Gli chiesi di parlare più lentamente, ma appena sentii il nome di Luhan, immaginai che fosse successo qualcosa.

-Tieni quella cagna lontano da me e da Kyungsoo, va bene?!-

Non attese neanche una risposta da parte mia, mi chiuse la chiamata in faccia senza neanche dirmi cosa fosse successo, non ha neanche salutato.
Come rovinare un'amicizia:
Level Oh Sehun.
Volevo capirci almeno qualcosa, ma se avessi chiamato Jongin non mi avrebbe risposto, decisi di andare da Luhan. In effetti era un po' che non lo vedevo al bar.
Non gli dissi niente e andai verso casa sua. Mentre mi avviavo, ho pensato che il fatto che Jongin fosse arrabbiato con Luhan, fosse la cosa più bella che mi potesse capitare. Non potevo non essere felice, insomma.
Arrivato da lui, suonai il campanello più e più volte, ma non si degnava neanche di affacciarsi alla finestra per vedere chi fosse. Allora afferrai il cellulare.

-Yifan, hai ancora la copia delle chiavi di casa di Luhan?-

Facendosi attendere, e non poco, Yifan arrivò in mio aiuto con al seguito Zitao. Il più piccolo dei due iniziò a chiamare il nome del suo migliore amico, senza ottenere nessuna risposta. A quel punto Yifan si decise di tirare fuori la cavolo di chiave e aprire la porta.
La casa era tutta buia e neanche un fascio di luce entrava nelle tende.

"Luhan! Ci sei? Sono Tao!"
"E pensare che si lamentava ogni volta ogni volta che non aprivamo le tapparelle"
"Magari è online con Chanyeol"
"No. Chanyeol ha portato Baekhyun in montagna"

Mentre quei due se la discutevano, io salii al piano di sopra lasciandoli indietro. Iniziai a chiamarlo a gran voce, ma lui non ne voleva sapere di rispondere. Controllata ogni stanza, mi diressi verso il bagno, dal quale fuoriusciva del vapore da sotto la porta.

"Luhan, sei dentro la vasca? Sto entrando"

Luhan era nella vasca, con gli occhi chiusi e dei tagli sui polsi che rendevano l'acqua di un rosso intenso.