"E tu chi sei?"

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"E tu chi sei?"


Vedo i suoi occhi specchiarsi nei miei ma non trovo la complicità che è solita tra di noi. In quel momento non sento più nulla. Mi accorgo solamente che siamo circondati da persone. Mi allontanano mentre un dottore si avvicina a lui. Lo tocca, controlla che stia bene.
Ma così non è.
Lo adagiano su di una barella e lo portano via dalla pista. Rimango seduto sul ghiaccio freddo, le mani lungo i fianchi, mentre lo portano via.

Lontano da me.

****

Sono passate ormai due settimane dal giorno in cui Yuuri ha perso la memoria. Tramite la sua famiglia sono venuto a sapere che non ha ricordi di me. Il neurologo ha vietato categoricamente di forzarlo a ricordare e per questo mi è stato proibito di vederlo per il primo periodo.
Ogni giorno passato senza di lui è stato come morire lentamente. Oggi però mi è stato finalmente permesso di vederlo e per questo mi sento molto agitato.
Con le mani tremanti mi vesto e prendo i pattini riponendoli nella borsa. Esco di casa salutando Makkachin e mi dirigo all'Ice Castle.
"Viktor!" Dall'alto della scalinata che porta alla pista una voce femminile chiama il mio nome.
"Yuuko, buongiorno." Dico sorridendo con gentilezza.
"È già dentro, vuoi vederlo? Mi dice notando la mia impazienza.
"Mi farebbe piacere." Faccio un respiro profondo e sorpasso le porte scorrevoli dell'ingresso.
"Ci sono miglioramenti?" Chiedo titubante.
"Comincia a ricordare. La sua famiglia, Hasetsu, il pattinaggio; perfino Phichit." Ci fu un attimo di pausa e nella hall scese il silenzio.
"Ma di te ancora nulla." Dovetti fermarmi un attimo mentre il cuore perdeva un battito. Di certo non potevo aspettarmi che si sarebbe ricordato subito di me, ma saperlo faceva male comunque.
"Dai non ti preoccupare, si ricorderà certamente di te." Ringraziai Yuuko e mi avviai verso la pista.

Anche se non ti ricordi di me, anche se io per te non sono più nulla, tu sarai sempre il mio Yuuri.

"Buongiorno!" Quella voce mi fece tornare alla realtà.
"Mi scusi, l'ho per caso disturbata?" Mi ritrovai di fronte a quegli occhi nocciola e in un attimo sentii il cuore sciogliersi.
"Ah, beh... Si... No, cioè..." Mi sentivo così stupido in quell'istante da volermi sotterrare, mentre il viso andava a fuoco per l'imbarazzo.
"No, non mi ha disturbato." Dissi infine distogliendo lo sguardo.
"Anche lei è qui per pattinare?" Essere trattato come uno sconosciuto mi rattrista da morire, ma sapere di avere la possibilità di passare del tempo con lui accende in me una fioca luce di speranza.
"Si, sono qui per pattinare." Dissi senza pensare.
"Fantastico! Qui non viene quasi mai nessuno quindi fa piacere avere qualcuno con cui condividere le proprie passioni ogni tanto." Mi stava sorridendo e, quel sorriso così puro stava facendo impazzire il mio cuore.
"Comunque il mio nome è Yuuri, Katsuki Yuuri." Anche se sapevo bene chi fosse cercai di comportarmi come se fosse il nostro primo incontro.
"Io sono Viktor Nikiforov." Risposi mentre infilavo i pattini ai piedi.
"Pattini da tanto?" Io non sono un granché ma la mia famiglia dice che in realtà sono uno dei migliori pattinatori del Giappone." Lentamente mi ha racconta del trauma che gli ha fatto perdere la memoria mentre entro anche io con lui nella pista.
"Deve essere dura non ricordarsi del proprio passato..." Dissi fingendomi sorpreso della storia.
"È difficile. Ma sapere che la mia famiglia è pronta ad aiutarmi in qualunque momento mi dà la forza per andare avanti." Quelle parole mi stavano toccando nel profondo.
"Però..." si soffermò un istante " C'è qualcosa di importante che sento di dover ricordare. È come se fosse qui, dentro di me." Disse indicandosi il centro del petto "Ma non riesco a ricordare cosa sia..." 
Il cuore cominciò a palpitare.
"È una cosa stupida, vero?" Mi chiese sorridendomi.
"No, non lo è." Dissi con il cuore in gola, mentre con lentezza mi avviavo verso il centro della pista.

Proviamo a pattinare un po'

Presi velocità mentre mi preparavo a eseguire un triplo Lutz.

Ora!

Piegai le gambe e mi alzai in aria girando su me stesso. Con un rumore che ben conoscevo atterrai leggiadro sul ghiaccio.

Perfetto

Sorrisi. Come mi aspettavo pattinare riusciva ancora a farmi stare bene.
"Ma è fantastico!" Mi girai di scatto mentre di fronte a me Yuuri teneva la bocca spalancata dallo stupore. I suoi occhi nocciola brillavano come due stelle nel cielo notturno.
"Non ho mai visto qualcosa di così bello in tutta la mia vita!" Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata mentre lui si avvicinava a me impacciato.
"Insegnami come pattinare in quel modo. Ti prego, diventa il mio coach!"
Fu in quel momento che capii.
"D'accordo, fammi vedere cosa sai fare."
Lo avevo fatto una volta, potevo farlo altre mille.

Ti farò di nuovo innamorare di me!

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Note: Ehm... Eh si, sono viva. Non sembrava vero? ('・ω・`)
Volevo innanzitutto chiedere scusa a tutte quelle persone che attendono il continuo delle mie storie. Sono una bruttissima persona ( ;'Д`)
Mi dispiace veramente tanto. Purtroppo ho avuto seri problemi che hanno comportato il totale coinvolgimento fisico e mentale della mia persona. Una serie di vicissitudini mi stanno lentamente distruggendo. Spero possiate perdonarmi ('・_・')
Appena tutta questa situazione sarà risolta cercherò di impegnarmi al massimo per finire le storie già iniziate. Intanto vi lascio questa (partorita durante un corso interessantissimo al lavoro (( _ _ ))..zzzZZ) e spero che possa piacervi.
Mi scuso ancora per l'assenza.
Un saluto.

Semola~

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31, 2017 ⏰

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