Una vita tra le pagine di carta

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Era un pomeriggio di inizio luglio come tutti gli altri e Valentina se ne stava sdraiata sul suo letto in balia di un caldo esasperante, con solo un piccolo e malfunzionante ventilatore a darle refrigerio.



Dire che fosse annoiata è cosa da poco; affermare che fosse affamata, non sarebbe stato smentito.



Eppure, a guardarla in volto, si sarebbe detto che, infondo, neanche lei sapeva con esattezza di cosa avesse bisogno. Era stanca, un po' scocciata e leggermente innervosita e, in tutto ciò, continuava a girarsi e rigirarsi su se stessa non sapendo cosa fare.



Aveva provato a leggere; il suo romanzo preferito, Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austin, era ancora accanto a lei aperto alla prima pagina. Aveva letto solo i primi capoversi, poi il caldo insopportabile l'aveva irritata sempre di più e, alla fine, aveva accantonato anche la beata prospettiva di abbandonarsi alla lettura.



La TV era accesa, ma il suo suono le risultava talmente tanto irritante che il volume era stato impostato praticamente sotto lo zero.


Solo lo smartphone era riuscito a farla distrarre, seppur riluttante, da quella specie di intorpidimento che l'aveva assalita quel giorno.



Ci aveva giocato per un po', poi lo aveva abbandonato sul materasso accanto a se, puntando gli occhi sul soffitto e fermandosi a rimuginare su qualcosa di indefinito.



Finché il fianco non iniziò a vibrarle.


Così prese nuovamente il cellulare sul quale lampeggiava una notifica.



Pensò subito di lasciarlo perdere, ma poi decise che avrebbe dato un'occhiata, giusto per passare il tempo.


Era un avviso di Wattpad, precisamente di WP_Advisor che comunicava l'inizio di un nuovo MonthShot.



Una cosa interessante, pensò cliccando sull'icona.


Subito si aprì la pagina del nuovo contest di Luglio nel quale gli admin informavano gli utenti del tema di quel mese:



ESSERE RINCHIUSI ALL'INTERNO DI UN LIBRO, DI UN FILM O DI UNA SERIE TV



Questa frase le fece strabuzzare gli occhi.


In passato aveva già partecipato ai concorsi indetti dallo stesso profilo. Erano stati tutti molto divertenti ed entusiasmanti, pieni di spunti sempre nuovi che le avevano permesso di scrivere le cose più disparate, ma in quel momento, forse anche a causa del caldo, quelle parole le sembrarono surreali.



Così spense il telefono e rigirandosi su un fianco, sorrise scuotendo leggermente la testa.


Molto probabilmente quel mese non avrebbe fatto parte del contest, pensò guardando il libro accanto a se.



Fu in quel momento che le sembrò che le parole stampate sulla carta cominciassero a muoversi, per poi roteare formando una sorta di spirale al centro del volume; una spirale fatta di parole in grassetto contornate d'oro.


Valentina credette di sognare tanto che allungò una mano per toccare il libro, ma subito la spirale le avvolse il braccio e, quasi come fosse trascinata da un forte vento, si sentì risucchiare all'interno di essa.



Non riuscì a vedere ciò che la circondava. Era tutto buio intorno a lei. Finché in lontananza sentì una voce e vide una piccola luce; così decise di seguirla.



Si svegliò in una strana stanza dalle pareti bianche e dal pavimento in legno scuro. Era distesa su un grande letto a baldacchino le cui candide tende erano leggermente accostate.

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