Elena dopo il colloquio di lavoro, che era andato benissimo si fece accompagnare da Met nel suo nuovo appartamento, in realtà era una mansarda mal ridotta, ma Elena era sicura che sarebbe riuscita a rimetterla apposto e farlo diventare un bel posto.

Mentre saliva le scale trascinando la valigia e ridendo insieme a Mat- il suo migliore amico fin dall'infanzia, erano andati fin dalla scuola materna insieme; lui aveva 24 anni e lei lo considerava come un fratello maggiore, la difendeva fin da piccola e faceva a pugni con ogni ragazzo che le dava fastidio. Era alto, muscoloso e con tantissimi tatuaggi sul braccio, ne aveva uno dedicato a Elena, fra di loro non c'è mai stato niente, se non una grandissima amicizia, ma Elena ne era innamorata, anche se faceva finta di niente e si accontentava di starle vicina come amica, aveva troppo paura di perderlo. Non si vedevano da anni e Elena si era quasi scordata come era perdersi nei suoi occhi color grigio- sentirono una voce "INCREDIBILE! ANCORA TU?"  Elena alza lo sguardo e non crede ai suoi occhi, era di nuovo lui, l'uomo che le aveva rovinato la mattinata e che non smetteva un secondo di sorridere "Ma cosa ci fai tu qui!!!" disse Elena sbuffando e sbattendo il piede per terra come se fosse una bambina viziata,  l'uomo fece di nuovo quel sorriso, Dio, ma quest'uomo sorride sempre!!! "Cosa ci fai tu qui, visto che io abito qui da circa...mmh fammi pensare, 20 anni."  disse l'uomo scoppiando a ridere "Elena, chi è quest'uomo? e come fai a conoscerlo? ti ha fatto qualcosa? devo pensarci io a lui?" disse Met con tono minaccioso "Elena, allora è questo il tuo nome..."  esclama l'uomo sconosciuto che da questa mattina era l'incubo di Elena.
 "Met andiamocene, non conosco quest'uomo e solo uno sconosciuto che ho incontrato sfortunatamente oggi. Andiamo, ho sonno e sono stanca."  dice Elena mentre sale le scale con Sisy, il suo piccolo cagnolino che aveva da appena 2 settimane.
"A presto principessa!" esclama l'uomo misterioso
"Non chiamarmi mai più così Mister simpatia, non sei simpatico affatto. Comunque a mai più." Dice Elena mentre si aggrappa a Met-

"Elena ma chi cazzo è questo e come si è permesso di chiamarti principessa!? Mi devi delle spiegazioni." disse Met fermandola, Elena lo guarda e voleva dirle TI AMO, TI AMO, TI AMO, PERCHE' NON LO CAPISCI CHE TI AMO, PERCHE' SEI GELOSO DI QUEL UOMO SE TU NON MI AMI DIO TI BACEREI ma risponde "Met, non c'è bisogno che ti preoccupi, è solo uno sconosciuto antipatico a cui piace scherzare, tranquillo davvero sei tanto carino a preoccuparti per me, ma non c'è ne bisogno" Lui le diede un bacio in fronte, e lei si strinse forte a lui e fece un respiro profondo per sentire bene il suo profumo QUANTO AMO IL SUO PROFUMO
"Buona notte piccola, per qualsiasi cosa chiamami, ti voglio bene e non permetterò a nessuno di toccarti."
  Dice Met mentre le accarezza i capelli MET, PER FAVORE SMETTILA, SMETTILA DI FARE COSI' CHE TI BACEREI MA NON POSSO "Buona notte, anche io ti voglio bene... A domani"

Ele entra in casa, fa un respiro profondo e decide di andare a fare una doccia poi avrebbe mangiato qualcosa e si sarebbe messa a letto perché domani alle 6 di mattina doveva essere a lavoro- Met le aveva trovato lavoro come barista in un bar al centro di Milano, non avrebbe guadagnato tantissimo, ma era abbastanza per pagarsi gli studi e l'affitto -
Così mette per terra la cuccia di Sisy, apre la valigia, prende un asciugamano e va nel bagno, apre l'acqua calda e aspetta che la vasca sia piena, nel frattempo si toglie il trucco e si spoglia.
Entra in vasca e chiude gli occhi così inizia a pensare a Mat, alla sua bocca carnosa da baciare,  a quanto lei si sente protetta fra le sue braccia, e a quanto lo ama, ma ad un tratto i suoi pensieri vengono interrotti quando va via la luce, se Elena ha una fobia è quella del buio, non riesce a respirare normalmente quando si trova al buio.
Salta dalla vasca prende l'asciugamano e cerca di trovare nel buio il telefono, stava andando sempre più nel panico, non sapeva cosa fare, così uscì nel corridoio e decide di bussare alla porta affianco, era in preda al panico

"Arrivo" grida una voce appena Elena bussa, la porta si apre e di nuovo quella risata "Vedo che non puoi proprio stare senza di me Elena."  Era di nuovo lui, l'uomo che aveva incontrato tutta la giornata, ma Elena non riusciva ancora a respirare per lo spavento e non riusciva a parlare così si aggrappò al suo collo, quando si parlava del buio non riusciva a controllarsi "Elena, tutto bene? Perché sei con un asciugamano addosso?" disse l'uomo "Scusa, ho la fobia del buio, e mentre mi stavo facendo la doccia la luce è andata via, sono andata nel panico, non sapevo cosa fare... Non sapevo che qui abitavi proprio tu"  - "Tranquilla, entra pure ti do una maglietta, puoi stare qui finché non funzionerà la luce." ; Elena entra in quel grandissimo appartamento pieno di vetrate e pieno di cose costose si guarda intorno ed esclama "Wow, che lavoro fai? Scommetto il mafioso, o qualcosa del genere!" L'uomo scoppiò a ridere e andò a cercare una maglietta da prestare ad Elena "Tieni" e le butta la maglietta mentre rimane a guardarla con il sorriso sulla faccia "Grazie" dice Elena guardandolo e sorridendo a sua volta
- PERO' NON E' MICA MALE QUEL SORRISO CHE HO DETESTATO TUTTA LA GIORNATA E QUEGLI OCCHI-  forse Elena è rimasto a fissarlo troppo a lungo perché lui disse "Tutto bene?"  lei fecce segno di si e chiese dove fosse il bagno così poteva mettersi la maglietta. Si infilò la maglietta ma si accorse che aveva un profumo buonissimo, e che probabilmente non sarebbe più ritornata all'uomo misterioso, uscì dal bagno.

"Tu sai come mi chiamo io, ma io non so come ti chiami tu..." disse tutto d'un fiato e arrossendo di colpo
"Mi chiamo Ian" finalmente l'uomo misterioso aveva un nome
"Ok Ian, puoi andare a controllare se è ritornata la luce? ti prego, ho tanta paura."
"Va bene principessa, resta qui, vengo subito".
Perché ora le piaceva essere chiamata così da un uomo che conosceva da questa mattina? Scacciò subito i pensieri e si affacciò per verificare se Ian stava controllando veramente se la luce era tornata.

"Principessa, la luce è tornata, puoi ritornartene a casa, buona notte"  disse non appena la vide,
"Grazie mille, sei stato gentilissimo...più di questa mattina... buona notte"  le sorrise e se ne ritornò a casa sua.

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⏰ Last updated: Aug 01, 2017 ⏰

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Odioso... e bellissimoWhere stories live. Discover now