-Ti manca?
~no.
-io non ti ho detto chi
~...
Alla fine ti manca sempre,ti ritorna sempre in mente,magari una parola che lui/lei diceva spesso, un tono di voce,una foto,un pezzo di stara,un vestito.
Ti torna in mente e pensi:
-cazzo mi manca da morire.
E da li inizi,vai a rileggere le vecchie conversazioni,a rivedere vecchi video,le vecchie foto..
Inizi a pensare..
E sei fragata..
Iniza a scendereto una lacrima..
Poi due..
Tre..
E si continua finchè singhiozzi a non finire e far fatica a respirare..
Riprendi il vecchio temperino,la vecchia lametta lasciata ad ammuffire perchè lui/lei ti aveva aiutato a smettere..
Ma ora non c'è più.
E resti tu,il telefono con foto,messaggi,viedeo,la tua stanza,il buio,gli occhi che pieni rossi pieni di lacrime,un temperino smontato e la lametta in mano.
Prendi un respiro
Fai il primo..
Brucia
Ma fai io secondo
Il terzo
Sempre più profondi
Il sangue non smette di uscire
Poi arriva la voce di tua madre:
-c'è pronta la cena vieni a tavola.
E ti tiri giù le maniche,asciughi le lacrime,sistemi il trucco,ti stampi un bel sorriso in facciae vai a tavola.
mangi velocemente e ritorni nella tua stanza con le cuffie e la musica a palla per superare i tuoi pensieri,troppi insime,troppo forti,troppi.
guardi il telefono e nessun messaggio,nessuno che ti cerca,nessuno che ti pensa.
si fa la mezzanotte,i tuoi ti urlano di dormire perché avevi scuola. anche con le loro urla finite non riesci lo stesso ad addormentarti.
si fa mattina,suona la sveglia,ti devi alzare,hai dormito pochissimo. ti alzi,ti trucchi cercando di nascondere il piuù possibile le borse degli occhi,finisci di prepararti prendi la cartella ed esci.
l'ennesimo pulman perso,l'ennesimo primo fallimento della giornata.
arrivi a scuola in ritardo e ti prendi subito la sgridata dalla preside,poi torni in classe,ti consegnano un compito,pensavi fosse andato bene invece..un altro voto negativo,un altro fallimento.
durante l'intervallo ti siedi alla tua solita finestra,prendi il tuo libro,l'ipod,un paio di cuffie e per quei minuti di pausa te ne stai nel tuo mondo. suona la campanella ma esseno immersa nei tuoi pensieri nemmeno la senti e ti quindi ti tirano una gomma adosso per farti tornare alla lezione.
finita scuola,invece di tornare a casa ti fermi al solito parchetto per qualche ora,alla più totale pace e tranquillità..finchè non suona il telefono. "mamma".
rispondi con aira seccata chiedendo cosa volesse,e la mamma le disse di tronare a casa che era tardi e non era stata avvisata della sua permanenza al di fuori della scuola.
quindi torni a casa,stanca,con quel solito sorriso finto stamapto in viso.
fai i tuoi compiti,le puluzie di casa e aparecchi tavola per la cena,ma sta volta non apparecchi per te,non hai fame. e quindi torni a letto..passan le 23.00 e le mancanze iniziano ad arrivare e le lacrime sfiorano il tuo viso.