13.

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Circondata da una parete di vetro dura

andavo per strada mostrando la mia armatura

e pur vagando nell'ombra oscura

ero serena, non avevo alcuna paura

lui si stava preparando, era in agguato

quello sguardo indescrivibile, forse sfrontato, di nuovo ho affrontato

tutto è tornato allo stesso punto

di odio e paura il mio organismo è unto

senza scrupoli lui mi ha colpito

e uno, due, tre, mi ha lasciata lì come un docile animale ferito


Nulla è mai finito, nulla è superato

mi chiedo ancora perché è vicino quel mostro così sbagliato

ed io non riesco a muovermi quasi come fossi legata

la verità è che la vecchia me è ritornata

assieme a lei è tornato il tremolio

i ricordi rimbombano ma non cadono nell' oblio


Secondi, ore ed attimi di quel giorno

non sono andati via, mi girano ancora intorno

in ogni istante ci ripenso e ancora colpiscono come lame

e sempre più mi sento avvolta dal catrame

io e la distrazione, due lontani pianeti

ognuno pensa per sé, conservando i propri segreti

non sono più in alto, non guardo gli altri dalle cime

ora sono loro che mi guardano vedendo che tutta sta merda sfogo con le rime

come la musica assordante che produce tanto frastuono

lui si è abbattuto su di me violentemente peggio di un tuono


Nulla è mai finito, nulla è superato

mi chiedo ancora perché è vicino quel mostro così sbagliato

ed io non riesco a muovermi quasi come fossi legata

la verità è che la vecchia me è ritornata

assieme a lei è tornato il tremolio

i ricordi rimbombano ma non cadono nell' oblio


Nulla è mai finito, nulla è superato

mi chiedo ancora perché è vicino quel mostro così sbagliato.

Un mondo dentroWhere stories live. Discover now