Capitolo 2

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Mi sveglio, è sabato e devo andare a scuola, non ho voglia ma è un obbligo quindi mi alzo senza fare tante storie. E' aprile e oggi è il compleanno di mia sorella, la sera lo festeggerà in una pizzeria sul mare e ha invitato anche due mie amiche per farmi compagnia; il problema è che la sera il mare, la spiaggia, mi fanno un certo effetto, mi sprigionano malinconia e dolore in ricordo di colui che mi ha spezzato il cuore. Decido di non pensarci e mi avvio alla fermata del pullman, cammino con la testa bassa senza guardare nessuno, non voglio che gli altri vedano i miei occhi rossi dopo una notte passata a piangere. Arrivo alla macchinetta che si trova sul mio piano e come se non bastasse mi frega i soldi e non mi da il the, arriva quel ragazzo che potrebbe piacermi e anche a lui fa la stessa cosa; chiamiamo la bidella per farci aiutare e insieme cerchiamo di risolvere il problema. Nonostante tutto ho avuto l'occasione di parlarci e di conoscerlo, lui mi parlava con un sorriso da farti sciogliere e io lo ascoltavo imbambolata dal blu dei suoi occhi... Poi insieme ci segnamo su un foglietto per farci ridare i soldi in seguito. Torno in classe e per tutta la mattina penso a lui, pensi a quanto è impossibile che a uno come lui possa interessare una come me e ritorno nella mia malinconia di prima. La giornata passa veloce e arriva la sera, mangiamo la pizza e poi andiamo a fare un giro; arriviamo in cima al pontile e lì mi fermo fissando le onde del mare che sbattono contro i pilastri che lo sostengono, ascolto il lieve rumore che mi riporta alla mente vecchi ricordi che vorrei dimenticare. I miei occhi diventano lucidi, un brivido attraversa il mio corpo da cima a fondo, inizio a fissarmi i piedi senza un determinato motivo e mi rinchiudo in me stessa. Quei rumori, quel mare, le stelle in cielo e tutto quanto mi ricordano lui, la sua figura nera quella volta al barbecue sulla spiaggia, quel desiderio che avevo di andare da lui a parlargli di tutto quello che era successo ma mi è mancato il coraggio. E adesso per questo sto male, soffro... Ho bisogno di lei e come avevo creduto lei non c'è, non posso chiamarla perché non verrebbe e tramite facebook non servirebbe a niente. Mi ritrovo totalmente sola, rinchiusa nei miei dolori senza nessuno che possa aiutarmi, uno dei momenti peggiori della mia vita. Varie pazzie mi frullano per la testa, non so più che cosa fare, vorrei uccidermi, vorrei smettere di vivere così non soffrirei più, ma poi ripenso a lei e come sarebbe se non la vedessi più e lascio perdere. Infilo le cuffie e mi isolo da tutti, non ascolto più niente e nessuno, solo le voci dei miei idoli che posso vedere soltanto attraverso uno schermo. Torno a casa con l'anima distrutta e incapace di sopportare ancora altre sofferenze, mi sdraio sul letto e fisso il soffitto pensando e ripensando alla mia vita. Dopo un'ora cado in un sonno profondo. Mi sveglio, è domenica mattina, fuori splende il sole e decido di andare al mare sperando di non incontrare lui. Il pensiero di mettermi in calzoncini corti e maglietta mi si pianta nel cervello, continuo a guardarmi allo specchio vestita in quella maniera, penso a come potrei sembrare agli occhi degli altri, alla fine decido di mettere i pantaloni lunghi. Per un po sto con mio padre a bordo dei campi da beach-tennis a guardare quelli che giocano, quando all'improvviso vedo arrivare lui dalla passerella. Il cuore inizia a battermi ad una velocità estrema, il solito brivido fastidioso mi attraversa la schiena e in quel momento vorrei essere in qualsiasi posto tranne che lì. Dopo poco alza lo sguardo e si accorge della mia presenza... inizia a fissarmi con uno sguardo perso, strano da quello che ha di solito. Mi sento a disagio e dentro il mio cuore piange dal dolore, voglio smettere di guardarlo ma non ce la faccio, è più forte di me. Ad un certo punto i nostri sguardi si incrociano, rimaniamo così per qualche istante poi lui abbassa lo sguardo guardandosi i piedi. La mia mente è attraversata da una miriade di pensieri che si confondono l'uno con l'altro, decido di alzarmi e venire via da lì, non riesco a sopportare quella situazione e lui fa lo stesso. Mi sento come se qualcuno mi avesse conficcato una spada nel cuore, pugnalata dritta nel petto senza pietà, anche se avrei preferito questo alla situazione di pochi secondi prima. Per finire di rovinarmi la giornata si mette a piovere e siamo costretti ad andare ai tavolini dietro il bar, lui con dei suoi amici si mettono accanto a noi e decido di ignorarlo e fare l'indifferente, anche se dentro stavo morendo. Ad un certo punto mi alzo e vado dietro alle cabine, non mi interessa della pioggia, rimango lì da sola a piangere dentro; angoscia, dolore, turbamento, amore, tutto mischiato nella mia mente che da un momento all'altro stava per esplodere... Voglio andarmene, voglio scappare via da tutto, sono stanca e non ce la faccio più. Mi incazzo con me stessa guardando il mio corpo, non contenendo più le emozioni scivolo lungo la parete e mi siedo a terra piangendo... Non mi importa di chi può vedermi, voglio solo scomparire e smettere di soffrire in quella maniera. Smette di piovere, vedo lui allontanarsi in sella alla sua moto, il casco nero gli copre totalmente il viso e il rumore del motore si fa sempre più lieve mano a mano che si allontana.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 11, 2014 ⏰

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