Suonò la sveglia; Marinette si alzò un po' di malavoglia all'idea che lo stesso pomeriggio avrebbe dovuto affrontare i Serpeverde a Quidditch.
"Sei carica, Marinette?" Chiese subito Alya con impazienza.
La corvina si mise a sedere sul suo letto sbadigliando e stiracchiandosi.
"Si, si. Sono pronta."
"Perfetto. Allora vestiti e andiamo giù a fare colazione."
Alya era già pronta, si era svegliata molto prima dell'orario prestabilito.
Attendeva impaziente l'amica sullo stipite della porta, esortandola a fare veloce.
Solitamente prima di una partita Marinette andava ad allenarsi con gli altri, ma questa volta preferì di no."Ma perchè non vuoi andare ad allenarti anche tu?" Continuava a ripeterle la mora "è la prima partita della stagione e per iniziare bene la dovete vincere a tutti i costi."
"Te lo ripeto Alya" le disse per l'ennesima volta, mentre stavano scendendo le scale per dirigersi verso la Sala Grande "mi sono già allenata a casa e poi vorrei rilassarmi queste ore prima della gara."
"Ok, ma certe volte non ti capisco, Marinette."Alya diede uno sguardo all'amica seduta davanti a lei e poi alle persone che passavano dietro.
"Eccole che arrivano." Informò la corvina, che fece un sospiro.
"Marinette Dupain-Cheng." La voce squillante di Chloè risuonò nelle orecchie di Marinette, che alzò gli occhi al cielo.
"Cosa c'è?" Si voltò in direzione della bionda.
"Ti volevo sono informare che oggi voi Grifondoro non avete nessuna possibilità di vincere."
"Nessuna possibilità." Sabrina ripetè le parole di Chloè, lei le stava sempre dietro come un cagnolino.
"Abbiamo un nuovo cacciator-"
La corvina la interruppe: "Si, si, Adrien Agreste, lo so."
La bionda non si scompose: "Bhe, in ogni caso non potrai competere contro di me. Il boccino sarà mio." Detto questo di girò.
"Sarà suo." Ripetè nuovamente Sabrina per poi girarsi anche lei e seguire la sua 'idola'."Il boccino sarà mio." Alya imitò Chloè.
"Lascia perdere, Alya." Marinette scosse la testa: "Lasciale le sue convinzioni."
La mora diede uno sguardo a tutta la sala, piena di studenti che camminavano in tutte le direzioni.
Poi guardò Marinette: "Sta arrivando un certo cacciatore." Le disse a bassa voce sorridendo.
La ragazza si girò nuovamente vedendo il biondo arrivare.
"Sei venuto pure tu a dirmi che vincerete?" Fece lei, senza lasciare che il ragazzo spiccicasse parola.
Adrien si mise a sedere accanto a lei: "no, perchè questa domanda?"
La corvina diede uno sguardo a Chloè, che rideva circondata dal suo gruppetto di amiche.
"Ahh, Chloè. Comunque no. Sono venuto ad augurarti buona fortuna." Disse mettendogli una mano nella spalla.
Appena finì di parlare con lei si alzò e tornò al tavolo della sua casata.
Marinette si girò verso l'amica, visibilmente rossa in viso.
"Che ti succede Marinette?"
"N-niente, Alya, niente."~~~
Marinette impugnò la sua Nimbus 2005 ed entrò nel campo da gioco assieme ai suoi compagni.
Osservò la squadra avversaria e poi gli spalti, dive tutti gli studenti e i professori aspettavano l'inizio del match."Marinette, ricorda la tattica" disse Alix quando tutti i componenti della aquadra si erano messi in cerchio "visualizza bene dove è il Boccino, lascia un po' di vantaggio all'avversaria, poi accellera e prendilo quando meno se lo aspetta."
La corvina annuì, quella tattica l'aveva utilizzata, un sacco di volte e aveva sempre funzionato.
Kim le mise una mano sulla spalla: "tranquilla, Marinette ce la farai."
"Tu pensa a fare il portiere" lo rimproverò Alice "perchè se perdiamo la maggior parte della colpa è tua."
Alice era una ragazzina del terzo anno che faceva la cacciatrice, che però era molto scattante e attenta, subito era entrata in buoni rapporti con tutti, avendo però qualche battibecco con Kim, il portiere."Bene ragazzi" intervenne Marinette "andiamo."
Presero le scope in mano e si incamminarono verso il centro del campo, passando dai Serpeverde che, come al solito, facevano battutine sul loro conto.
Marinette passò vicino ad Adrien: "Buona fortuna, Adrien. Te ne servirà." Lei sorrise e il ragazzo fece lo stesso.L'attenzione di tutti fu richiamata dalla professore che insegnava a quelli del primo anno a volare sulle scope: "Tutti i giocatori si riuniscano al centro del campo. La partita sta per iniziare."
I ragazzi fecero ciò che gli era stato chiesto.
Si alzarono tutti in volo e raggiunsero il centro.
"Bene, spero che conosciate tutti le regole."
Ci fu un 'sì' generale.
"Perfetto. Allora, che la partita abbia inizio."
Fu liberato il Boccino e la Pluffa e i Bolidi furono lanciati in aria.
"Ecco che inizia la gara, la Pluffa è stata lanciata e subito è entrata in possesso della squadra dei Serpeverde." La voce di Rose risuonava squillante in tutte le casse poste negli spalti, faceva da commentatrice.
"Adrien Agreste è entrato in possesso della Pluffa e cerca di non lasciarla prendere agli avversari, ma ecco Alice che gli va incontro ma senza risultati.
Intanto non c'è ombra del Boccino e Marinette sembra essersi volatilizzata."La corvina aveva preso parecchia quota cercando di prendere il Boccino che aveva visto con la coda dell'occhio.
Chloè volava basso, guardando per lo più come andava la situazione.
"Ecco Marinette, ma del Boccino d'Oro nessuna traccia" continuava Rose al microfono "intanto i punti sono sempre zero a zero." Diede uno sguardo al campo "oh, oh. La nostra Alix respinge un bolide che va quasi a colpire Riley dei Serpeverde."
Dagli spalti dei Serpeverde si alzano voci su quanto era appena successo.
"Adrien si avvicina alla porta, ma è ancora troppo lontano per tirare" Rose si ferma di colpo alla vista del ragazzo che lancia la Pluffa verso il più piccolo dei tre anelli.
"Adrien ha tirato."
Sembrava che il tempo andasse a rallentatore, ma in tutto ciò nessuno riuscì a parare il tiro del biondo e, per la sfortuna dei Grifondoro, i Serpeverde si aggiudicarono il gol.
"GOL" urlò Rose "10 a 0 per i Serpeverde"
Juleka, che era accanto a lei, aggiornò i punti nel tabellone.
La casata di Serpeverde esplose in un boato, acclamando Adrien che aveva raggiunto il centro del campo salutamdo le persone che lo seguivano da sedere.La Pluffa venne subito rimessa in gioco, ma questa volta passò subito nelle mani dei Grifondoro.
Jeremy volava basso con quella specie di palla in mano cercando di attirare l'attenzione dei suoi compagni per passargliela.
Schivò abilmente tre dei giocatori avversari e finalmente la voce di Alice si fece sentire: "Jeremy, qua!"
Il ragazzo lanciò la Pluffa alla ragazzina che subito oltrepassò il centrocampo, mettendo in allerta i Serpeverde."Cos'è quello?!" Fece Rose incredula "è per caso il Boccino?"
La piccola pallina dorata svolazzava velocemente cercando di non farsi prendere dalle due cercatrici.
Marinette aveva nuovamente preso quota e le nuvole basse le impedivano di capire cosa stesse succedendo.
"10 pari. Grifondoro segna" udì queste parole e fece un poccolo gesto di esultazione.
Il Boccino lì non c'era più, lo aveva perso di vista qualche minuto prima.
Cercava anche di tenere d'occhio Chloè che però non si stava facendo viva."Ecco Marinette, ma sfortunatamente il Boccino non si trova più. La Pluffa passa da squadra a squadra, ma nessuno segna." La ragazza dai capelli biondi e gli occhi blu si fermò per riprendere fiato "Emily dei Serpeverde respinge un Bolide che" tutti fanno silenzio e si voltano verso quella palla respinta alla velocità della luce.
"Marinette. ATTENTA!"
La ragazza si girò vedendo il Bolide avvicinarsi sempre si più.Adrien si fiondò davanti a lei.
Il Bolide lo prese dritto nello stomaco, facendolo sbilanciare e cadere dalla scopa.Il ragazzo cadeva veloce verso il basso finchè non arrivò a terra, privo di sensi.
Eccomi qua!
La mia malvagità mi commuove c': vi ho lasciati sul più bello, ma dovrete saper aspettare.
Mi scuso per aver pubblicato ora, è che prima non potevo.
Noi ci rivediamo fra due giovedì con questa e martedì con "uniti dallo stesso destino".♡
(Scusate per eventuali errori)
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Il miglior errore della mia vita || Adrienette
FanfictionIl quinto anno ad Hogwarts, un anno che cambierà per sempre la vita di Marinette rendendola più difficile e disastrosamente meravigliosa. Come può un solo incontro provocare così tante emozioni? Eppure, è così semplice... ...