Capitolo 1

324 14 9
                                    

Era il 31 agosto del 1966, l'indomani tutti i maghi di Londra avrebbero ripreso i loro studi alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Tra la lista di maghi che stavano per concludere il loro percorso scolastico, ne abbiamo due in particolare che quella notte non riuscivano a prendere sonno.
James Potter e Lily Evans.

James aveva passato un'estate fantastica, sempre in giro con i suoi migliori amici, i malandrini; insieme ne combinavano di tutti i colori. Sirius Black, il migliore amico in assoluto di James, viveva a casa di quest'ultimo dopo essere scappato dalla propria. Inutile dire che i due ormai erano praticamente fratelli, e che i signori Potter erano più che felici di ospitarlo.
Eppure James non si sentiva colmo di felicità, mancava qualcosa, qualcosa di fondamentale importanza che potesse renderlo davvero felice.
Rimuginava su questi pensieri e su come conquistare la Evans da ore ormai. Non è che, quel qualcosa di vitale importanza per rendere James Potter un uomo felice, fosse proprio lei? A lui piaceva Lily, lo sapeva benissimo, tutti lo sapevano; ma non riusciva a capacitarsi di come potesse influenzare in tal modo le sue azioni ed emozioni.

Un'estate altrettanto spensierata, non l'aveva di certo passata Lily Evans.
Era stata tutta l'estate, infatti, chiusa in casa a studiare già per i M.A.G.O.
Una scusa per starsene in camera senza incontrare sua sorella, oppure senza pensare, perché pensare peggiorava solo le situazioni.
Eppure quella notte si ostinava a farlo, pensava e ripensava a quanto accadde due anni prima, mentre frequentava il quinto anno ad Hogwarts.
Avevano appena finito di sostenere i G.U.F.O, lei decise di andare a rilassarsi sulla riva del lago nero con le sue amiche, quando vide una scena a dir poco agghiacciante.
Il suo migliore amico, Severus Piton, era stato appeso a testa in giù da Potter, quanto odiava quel pallone gonfiato.
Lei si precipitò a difendere Severus, convinta che lui avrebbe fatto lo stesso, ma cosa ottenne in cambio? Un tradimento, un tradimento che non si sarebbe mai aspettata. Il suo migliore amico la insultò dandole della sanguemarcio. Quei pensieri le avevano suscitato soltanto tristezza, tanto è che ben presto si ritrovò le guance umide e il cuscino bagnato; lacrime, stava piangendo. Quell'episodio aveva aperto una ferita sul cuore di Lily, una ferita che non si poteva più chiudere.

Riassumendo il tutto, in quella calda nottata, James pensava a Lily, e Lily pensava a Severus.

-----

Finalmente arrivò il mattino, e la situazione era questa:
Lily Evans aveva passato la notte in bianco, aveva due occhiaie da far paura, ciò nonostante trovò la forza di alzarsi dal letto e vestirsi.
Si fece una doccia al volo, si pettinò i capelli e si mise un paio di jeans, una maglietta color rosa cipria e le converse nere.
Tornò in fretta in bagno, ma dal momento che non c'era abbastanza tempo per truccarsi come si deve, si mise solo il rimmel e un rossetto rosa chiaro.
Scese in cucina con il baule, salutando calorosamente i suoi genitori e Petunia, che rispose con uno sguardo disgustato, aumentando ancor di più il malumore di Lily.
Si mise in macchina, e il padre la accompagnò a King's Cross.

James Potter era in un mostruoso ritardo, a causa di Sirius che era in bagno da circa mezz'ora.
-Felpato se non ti sbrighi ad uscire butto giù la porta!-
-Ramoso, capiscimi, devo essere bello per tutte le ragazze di Hogwarts, abbi pazienza-
-FELPATO! DATTI UNA MOSSA!- Urlò James a pieni polmoni; se non avesse ancora la traccia gli sarebbe bastato dire "alohmora", ma dal momento che non aveva ancora compiuto 17 anni, doveva aspettare i comodi di Sirius.
Dopo circa due minuti, quest'ultimo uscì dal bagno, indossava dei jeans, una felpa bordeaux e delle scarpe bianche della nike; i capelli abbastanza lunghi ordinatamente disordinati.
-Alla buon'ora- disse James vedendo finalmente l'amico uscire dal bagno, ed entrando a sua volta.
Si fece una doccia veloce, si vestì e si spruzzò un pò di profumo.
Aveva messo dei pantaloni neri, una camicia bianca e delle vans rosse; i capelli erano spettinati come sempre e gli occhiali storti.
-James, Sirius! È tardissimo, è ora di andare!- L'urlo della signora Potter echeggiava per tutta la casa.
Nel giro di cinque minuti, anche loro si misero in viaggio, trovandosi presto a destinazione.

-----

-Ramoso! Felpato! Pensavamo che non arrivaste più- Remus andò in contro ai suoi due amici e Peter si limitò a seguirlo in silenzio.
-Lunastorta! Codaliscia!- urlarono i due all'unisono, fiondandosi addosso ai loro amici.

Mentre parlavano del più e del meno, James notò una massa di capelli rossi correre verso di loro, sgranò gli occhi e notò che si trattava proprio di Lily Evans; e a quanto pare non fu l'unico a notarlo, infatti, nel giro di pochi istanti, quasi mezza stazione mormorava "finalmente ha ceduto" oppure "Lily sta correndo tra le braccia di James" e cose del genere.
-La Evans! Mi sta correndo in contro per merlino!- Urlò James prima di correrle incontro a sua volta.
Erano a pochi metri di distanza e spalancò le braccia aspettando che gli si buttasse addosso, ma attese invano. Lily, infatti, lo ignorò totalmente, superandolo, e fiondandosi tra le braccia di Remus.

-Remus! Quanto mi sei mancato!- Urlò Lily tra le sue braccia.
-Lily! Anche tu! Per Godric come stai?- Gli rispose, mettendola giù.
Sirius non riuscì a trattenere una sonora risata, mentre James era rimasto paralizzato in quella buffa posizione, offeso.

-Peter, ciao!- Salutò con tono allegro, lui si limitò a fare un cenno con la mano, imbarazzato.
Lily si girò verso James e Sirius, e per non sembrare maleducata salutò anche loro:
-Black, Potter- disse, con un pizzico di disgusto nella voce.
-Evans- rispose Sirius.
-Lillina cara, hai per caso creduto che fossi Remus? Tranquilla, capita a tutti, ti perdono giusto perché sei tu- rispose invece James, sperando di non rimetterci nessun'arto.
-Sai, fino a prova contraria ci vedo benissimo, Potter. E se ci tieni alle tue gambe, ti consiglio di chiamarmi Evans, perché per te sono solo e soltanto Evans- rispose gelida Lily, e James non rispose.

-Dove sono Marlene, Emmeline, Amelia e Alice?- Domandò Remus a Lily, per calmare le acque.
-Non saprei, ma il treno sta per partire, dobbiamo darci una mossa!- E tutti i malandrini più Lily andarono nel treno, in cerca di uno scompartimento libero.

-Remus! Io e te dobbiamo andare nello scompartimento dei prefetti!- Esclamò Lily, prendendo il suo compagno caposcuola per il polso e trascinandolo fuori.
Non appena ebbe la conferma che i due se ne fossero andati, James disse:
-Sir, non è che per caso la Evans si sia innamorata di Lunastorta?-
-Quella lì è matta da legare, è imprevedibile, potrebbe anche essere-
-Pete, tu che dici?-
-Non lo so, forse si, o forse no-

Quando Lily e Remus tornarono nello scompartimento, trovarono anche Emmeline, Amelia e Marlene.
-Lily!- Esclamarono le tre in coro, abbracciandola.
-Ragazze! Mi siete mancate da morire, ma dove eravate?!-
-Con Alice e Frank- rispose Emmeline.
-Ma ciao anche a voi- si intromise Remus, e le tre salutarono calorosamente anche lui.

Il viaggio passò tra una battuta e un'altra, ridendo e scherzando tutti insieme.
James continuava a fissare Lily, ma fortunatamente, lei non se ne accorse. Essendo quello l'ultimo anno ad Hogwarts, aveva deciso che non avrebbe permesso a niente e nessuno di rovinarglielo, tantomeno a Potter, perciò aveva deciso di non prestargli troppa attenzione e di non rispondere alle sue provocazioni.

Giunti al castello, dopo aver finito il banchetto di inizio anno, tutti gli studenti andarono nel rispettivo dormitorio, con mille pensieri e buoni propositi per la testa.

Hi guys!
Partiamo dal presupposto che sono le 01:02.
Avevo promesso che entro oggi avrei pubblicato, ed ecco qua.
Beh tecnicamente non ho rispettato la promessa perché avrei dovuto pubblicare un'ora fa, ma dettagli, mi reputo comunque una persona di parola.
Che dire, spero che questo capitolo vi piaccia, perché vorrei davvero arrivare a conclude questa storia.
Cercherò di aggiornare in tempi decenti, non ogni tre mesi.
Vi farò sapere in seguito ogni quanto aggiornerò, credo di poterci riuscire a farlo ogni settimana, massimo dieci giorni, ma non so.
Anche se a settembre rincomincia la scuola, vi prometto che sarò costante; e io le promesse le mantengo (altrimenti non mi ritroverei a sclerare all'una di notte con due occhiaie più grosse di me, per mettere questo dannato capitolo).
Fatemi sapere cosa ne pensate, detto questo, ciauu.

Fino all'ultimo respiro -Jily-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora