La convalescenza di Arizona si concluse dopo neanche 24 ore. Poteva tornarsene a casa "Ti aiuto" disse Eliza aiutandola ad alzarsi "Non ho cento anni, posso farcela" disse Arizona sorridendo, era felice, era davvero felice in quel momento, nonostante tutti i dolori "Ma voglio aiutarti" disse Eliza, la bionda la lasciò fare, si fece coccolare fino a quando arrivarono a casa, però poi dovette sedersi sul divano per un discorsetto
"Io adoro tutto questo, tu che ti prendi cura di me, tu che ti assicuri che tutto sia al suo posto, che rendi tutto comodo per me, credimi lo adoro. Ma non voglio che tu lo faccia solo perchè ti senti in colpa per quello che mi ha fatto Jason, non voglio che tu ti senta obbligata, perchè questo mi ferirebbe piu di tutto questo" disse Arizona abbassando lo sguardo "Io non lo so che cosa sta succedendo qui, davvero non lo so, non mi è mai successo niente del genere, non ho mai provato a baciare una ragazza, non ho mai provato questo senso di protezione verso nessuno, tanto meno verso una ragazzina bionda piu piccola di me, io non ero cosi prima. Poi però sei arrivata tu e con quel sorriso mi hai riempito le giornate, quegli occhi mi salvavano e ogni volta avevi sempre un buon consiglio per me anche se poi sapevi che non lo avrei seguito. Ripeto, per me questo è tutto nuovo, e non so nulla. Però una cosa la so, non sto facendo tutto questo per saldare i suoi debiti o per redimerlo, è l'ultima cosa che voglio fare, di lui non voglio piu sentir parlare, mai. Con me ha chiuso. Io voglio aiutarti perchè tu sei tu, tu sei una persona speciale che merita di essere salvata. L'hai detto tu stessa, oggi sono forte io e domani lo sarai tu" disse Eliza con le lacrime agli occhi "Devo dirti una cosa Eliza.." disse Arizona con un tono estremamente drammatico, la ragazza rimase con il fiato sospeso "Per me tutto questo non è nuovo. Lo so che ora ti sentirai tradita e presa in giro, ma non potevo tenerlo nascosto" disse Arizona abbassando lo sguardo, Eliza sorrise e le sollevò il mento "Perchè dovrei sentirmi tradita o presa in giro? Non capisco" chiese lei ingenuamente "Siamo amiche da quasi un anno e non ti ho mai detto nulla di tutto ciò" disse Arizona, dicendole a voce alta quelle cose si rese conto di quanto fossero dolorose per lei, aveva voltato le spalle a se stessa "Non mi sento presa in giro, è vero, non mi hai mai detto nulla riguardo questo argomento, ma sarei una stupida a dirti che avresti dovuto dirmelo cosi io avrei evitato di dormire con te tutte quelle sere. Sono felice di averlo fatto e sono felice di averti baciata ieri, perchè tu sei una delle poche cose belle successe fino ad ora nella mia vita" disse Eliza andando a prendere la pomata per le ferite "Non sei arrabbiata quindi?" chiese Arizona "No, comunque posso definirmi vergine?" chiese ridendo "Si, credo di si" scoppiarono entrambe a ridere, nessuna delle due avrebbe mai pensato che tutto si sarebbe concluso cosi. Arizona chiuse gli occhi e Eliza le mise un po di crema sulle botte "Colin non lo sa?" chiese la mora "No, non lo sa, e non ho nessuna intenzione di dirglielo, fino a che tu non ti sentirai pronta, sempre se decidi di portare avanti questa storia" disse Arizona con gli occhi chiusi, non sapeva quale fosse la faccia di Eliza "Lo ammetto, sono un po spaventata, non so cosa mi stia succedendo, ma non sono terrorizzata perchè so che di te mi posso fidare, a te posso chiedere tutto e sapendo che tu non sei una novellina mi sentirò piu sicura" disse Eliza sorridendo "Facciamo un passo alla volta, quello che ti sentirai di fare lo faremo, se un giorno desidererai tornare al vecchio mondo non sarò io a fermarti, capito?" chiese Arizona accarezzandole il viso "Capito, tutto sarà diverso da oggi" disse Eliza sorridendo "Magari migliore" concluse Arizona cercando di portare acqua al suo mulino "Magari migliore""Mamma, sono di nuovo libera" disse Arizona su skype con sua madre "Cosa diavolo sono quei lividi?" chiese Barbara spaventata "Niente mamma, è successo un disastro, ma sto bene, anzi benissimo" disse Arizona sorridendo "Significa che hai detto tutto ai tuoi amici o cosa?" chiese Barbara "No, ho lasciato Colin e l'ho detto solo all'unica persona che per me contasse davvero" disse Arizona sorridendo "Eliza?" chiese sua madre "Si" Arizona arrossì e Barbara sorrise, era orgogliosa di sua figlia, di come era riuscita a cavarsela da sola anche questa volta "Sono felice per te piccola, ora puoi essere te stessa con le persone a cui tieni di piu, arriverà anche il momento giusto per dirlo alle altre. Oltre a tutti questi problemi sentimentali, come prosegue lo studio?" chiese Barbara "Malissimo, ho l'esame tra due settimane e non ho ancora aperto un libro" disse Arizona con le mani nei capelli "Lo so che ce la farai. Prenderò il primo aereo per assicurarmi che quegli ematomi stiano guarendo bene" disse, ovviamente non si poteva dirle niente perchè tanto non avrebbe ascoltato.
Quel pomeriggio Eliza se n'era tornata nel suo appartamento, per riposarsi un po, cambiarsi e magari studiare qualcosa. Suonarono il campanello, Arizona sperò che non fosse Colin "E tu che diavolo ci fai qui?" chiese vedendo quel gigante "Puttana" disse spingendola dentro casa "Ehi si può sapere cosa vuoi fare? Mettermi le mani addosso di nuovo? Picchiarmi di nuovo? Solo perchè io ed Eliza siamo amiche? Bell'uomo che sei, un senza palle, uno che non merita il mio fiato" disse lei, era arrabbiata e non si tirava affatto indietro, non aveva paura di lui, non piu "Per colpa tua mi sospenderanno" disse lui furioso "Sospenderanno? Solo? Non credo. Mia madre è Barbara Robbins, ti dice niente?" chiese lei, lui aveva capito benissimo di chi si trattava cosi alzò un braccio pronto per uno schiaffo "Prova solo a toccarmi e non solo sarai espulso, ma andrò dalla polizia" ringhiò lei, era piccola e tutta ammaccata ma lui abbassò il braccio e indietreggiò uscendo dall'appartamento.
"Ti prego puoi venire qui?" chiese Arizona per telefono, Colin non capì subito "Cosa succede?" chiese lui "Vieni qui" lei piangeva e lui non poteva resistere, aveva bisogno di lui quindi prese la macchina e in pochi minuti arrivò al Loft.
"Ehi piccola" disse non appena la bionda aprì la porta, la accolse tra le sue braccia e la lasciò sfogare "E' successo qualcosa?" chiese lui preoccupato "Sono tornata a casa e ho trovato la porta del Loft aperta e la cucina cosi" disse lei, c'era qualcosa gettato a terra di proposito, non poteva includerlo nella storia di Jason sennò anche lui sarebbe stato in pericolo "Dov'è Louise?" chiese lui sistemando il casino "Louise è da Glenn per il week end, nella casa al mare" disse Arizona seduta con le gambe raccolte nel divano "Qualcuno dei tuoi vicini ha visto o sentito qualcosa?" chiese lui indagando, temeva per l'incolumità della sua ex ragazza "No, nessuno ha visto o sentito qualcosa" disse lei abbassando lo sguardo "Cambiamo le serrature" disse lui "Non serve, non ha forzato nulla, non so come abbia fatto ad entrare. E' stato l'impatto della porta aperta che mi ha spinto a chiamarti, ma ora mi sento già meglio" disse lei sorridendogli "Arizona, mi manchi" disse lui, in quel momento arrivò Eliza, ma sentendoli non entrò nel Loft, rimase fuori "Colin, le cose che facevamo insieme erano divertenti, io mi divertivo sempre con te, mi manca guardare i vecchi film sul divano, ma la persona che hai conosciuto tu non era la vera Arizona, ma solo una creata per stare con gli altri, io non ero quella, e non lo sono neanche ora. Ho sbagliato a farla durare cosi tanto, mi pento ogni giorno per averti illuso come ho fatto, ma io sono diversa" disse lei senza mostrare segno di pentimento "Hai un altro?" chiese lui "No, ho solo voglia di passare un po di tempo con me stessa, per ritrovarmi e per capire chi sono e cosa voglio veramente" disse Arizona con le lacrime agli occhi "Avrei voluto accorgermi di questa tua sofferenza, per alleviarla e per aiutarti, sei stata importante per me, e ti ho amata, forse è proprio perchè ti amo che ti lascio andare alla ricerca di te stessa, io ci sarò sempre per te, sempre" disse lui abbracciandola di nuovo, Eliza si sporse dentro per vedere se come l'ultima volta lui la baciava, tentò ma Arizona si spostò porgendogli la guancia. Nel momento in cui lui uscì Eliza entrò "La sessione sta per cominciare deduco" disse lui sorridendole e vedendo le sue braccia piene di libri "Si" rispose lei alzando gli occhi "Buona fortuna"
"Credevo studiassi a casa" disse Arizona con un sorriso a 32 denti nel vederla "Si lo so, ma.." disse posando i libri sul divano e andando verso Arizona per poi abbracciarla "Volevo essere sicura di non averti dato l'impressione della paurosa e inesperta. O peggio, della giocatrice temporanea" disse Eliza guardandola negli occhi "Giocatrice temporanea?" Chiese Arizona non capendo "Non sono qui per provare una nuova avventura, non ho questa intenzione. In questi mesi ho provato delle sensazioni particolari quando stavamo insieme, ma non sono mai riuscita a collocarle, non le avevo mai capite fino infondo, ma ora ha tutto più senso! Ho capito come mai la prima volta che ti ho vista i tuoi occhi mi piacevano cosi tanto, ho capito il perché tutti i pomeriggi mi venisse voglia di passarli con te, ho capito perché quel giorno a NY decisi di guardare un film in bianco e nero, ho capito perché quando me ne tornavo a casa da Jason ero sempre stanca e nelle mie, forse il mio cuore lo aveva capito già da prima, e il mio cervello l'ha compreso solo ora. Ho capito che quelle sensazioni non erano a caso, ma ben collocate. Quindi io non sto provando a stare con te solo per scoprire il tuo mondo, io sto provando a stare con te e basta, ho bisogno dei miei tempi forse, ma se ci sei tu potrei fare un corso accelerato, potrei imparare tutto subito. Ora che l'ho capito non posso non dirtelo: se si tratta di te io sono felice"
🤞🏻🤞🏻 CHE NE PENSATE? JASON SPARIRÀ O CONTINUERÀ A FARE TERRORISMO A QUESTE DUE POVERETTE? VI PIACE COME STA PROSEGUENDO LA STORIA? NON VEDO L'ORA DI LEGGERE LE VOSTRE OPINIONI👊🏽
Marlee
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GIRLS LIKE GIRLS
RomanceEliza Minnick, 21 anni, frequentava il secondo anno all'università di Baltimora, la Hopkins. Lei abitava in periferia con la sua famiglia, suo padre faceva l'architetto e sua madre l'avvocato divorzista. Amava la sua vita. Tutto le filava per il ver...