Passarono attimi lunghi una vita, intenti a scrutarsi, a studiarsi. Le loro menti divagavano da pensiero a pensiero, da idea a idea senza alcun controllo. Il sole del tardo pomeriggio si apprestava già al tramonto, intendo a oscurare la scena sovraccarica di tensione quasi palpabile.
«Cosa vuoi da me?» Domandò Lyon, incrociando le braccia al petto.
Solo ora si era reso conto del forte bruciore che emanava gran parte del suo corpo, a causa del doloroso impatto con l'acqua avvenuto di recente...
«Da te nulla, o quasi, è dal nostro ultimo incontro che sei al centro dei miei pensieri...questa situazione è stata la manna dal cielo» Esclamò il più grande, girando incessantemente attorno al castano.
«Senti, sono a corto di risorse...non ho neppure un arma di legno, se la cerchi...».
«No, no, no! Non hai capito, io voglio te!» Lo corresse il demone, abbassandosi alla sua altezza.
Il castano perse un battito, cosa intendeva con quel "voglio te"?
Ora che ci pensava, lo aveva addirittura chiamato Leoncino...che lo stesse cercando di intimidire?«Che scopi hai, demone?» Ringhiò acido, riducendo gli occhi a due fessure.
Herobrine ridacchiò, accarezzandogli una guancia. Il castano sgranò gli occhi a quello strano contatto, sentendosi avampare.
«Ora fai il bravo cucciolo e io sarò più mansueto di un agnello» Ironizzò il demone, facendo sfiorare i loro nasi.
Due secondi dopo, Lyon era fra le braccia di Herobrine a mo' di sposa, o meglio stavano sorvolando quella che ora sembrava una folta giungla dalle scure sfumature. Involontariamente, il più piccolo si strinse saldamente al moro, serrando gli occhi per la paura.
«...R-riportami...giù!» Squittí con una vocetta traboccante di dolcezza.
«Awww cucciolo, soffri di vertigini?».
Lyon negò con il capo, inutile dire che non sbirciò neppure per sbaglio. Ciò che più lo terrorizzava era ritrovarsi in balia del suo "nemico giurato", che fino a poco prima credeva morto e sepolto.
Sfrecciarono per un tempo indeterminato, finché il più piccolo non percepì più la brezza creatasi infrangersi violentemente sul suo volto. Allentò la presa tentennante, schiudendo a uno a uno i due occhietti ricolmi di paura.«Hai visto, non è stato tanto terribile no?» Constatò Herobrine, sorridendo teneramente al suo leoncino.
«Visto? Veramente no, non ho neppure osato!» Replicò questo, sfoggiando un broncio da bimbo infuriato.
Il demone ridacchiò, addentrandosi lungo un sentiero, senza dare accenno se lasciar andare o meno il suo ostaggio alquanto contrariato dalla situazione. Il sentiero, ricoperto da uno strano pietriccio grigio-blu, li condusse dinnanzi ad un piccolo castello di pietra levigata ed ossidiana, con due torrette di vedetta ai lati e finestre ad intervalli regolari. Il demone aprì il portone con un calcio, addentrandosi per il giardinetto fino all'entrata dell'abitazione. lì furono accolti da lunghe scale e vasti corridoi, eppure dall'esterno non sembrava tanto grande...
Lyon osservò in silenzio lo spazio che lo circondava, per un istante fu convinto che il demone lo stesse portando nelle segrete, se c'erano. Si stupì quando questo lo adagiò con dolcezza a d'un soffice materasso, in una stanza dai muri blu ed un semplice mobilio in legno di quercia.«Dove vai?» Chiese il castano, guardando il moro diretto verso la soglia della porta.
«A prendere il kit di pronto soccorso, hai la giacca ricoperta da aloni di sangue...» Rispose ad eco, allontanandosi dalla stanza.
Lyon storse il naso, lo stava aiutando?
Perché?
Poteva benissimo lasciarlo morire sotto le onde, perché si stava prendendo cura di lui?
Improvvisamente si sentì la mente come una pentola a pressione pronta ad un'esplosione atomica. Si portò le mai alle tempie, massagiandosele nella speranza di ricavarci un ragno dal buco. Ma niente! Zero idee, zero affermazioni, zero soluzioni. Solo un forte senso di disagio e confusione.- - - - - - - - - - - - - -
Heylà people,
Sono riuscita ad aggiornare, la connessione è resuscitata all'ultimo...
Sono contenta che la storia vi stia piacendo e, da ora in poi, vedrete che le cose si faranno interessanti.
Però vi chiedo sostegno morale, sto passando un periodo orrendo e scrivere è diventata l'unica "via di fuga" da questo inferno...
Ma anche se il mondo mi cadesse addosso, io non vi lascerò...non dopo ciò che voi avete dato a me!
Ma bastava deprimersi X3
Al prossimo capitolo gente ;3
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"Ꮍꮻꮜ ꭺꭱꭼ ꮇꭹ ꭰꭱꮜꮐ" (Ꮋꭼꭱꭹꮻ𝙽)
FanficLa sto revisionando (loading ...) - - - - - - - - - - - «Mi hai ripescato da sotto le onde e con la tua ancora hai rapito il mio cuore». «La tempesta che vedi non è un cattivo segno, solo il risultato di ciò che mi hai donato...amore mio!». ...