Il viaggio verso l'inferno

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Penso sempre a quello che é successo tanti anni fa, quando mio padre decise di lasciare questa casa per cercare lavoro all'estero... Inizialmente credevo che sarebbe tornato, ma era tutta una bugia... Mio padre ci aveva abbandonato, io avevo solo 5 anni ma stranamente, non so se era pura coincidenza o forse il destino, ma dopo due anni lo rividi... era con un'altra donna e con lei c'erano pure dei bambini,non potevo credere che fosse successo veramente, quel verme che mi diceva sempre che mi voleva bene, che mi avrebbe protetto per sempre che non mi avrebbe mai lasciato.. Era tutta una sporca bugia.. E da la iniziai ad odiare gli uomini

****dopo 10 anni

Drin drin

Sakura-inizia una nuova settimana..

Odiavo la scuola e tutti quelli che ci stavano, venivo presa in giro e derisa dagli altri per i miei problemi familiari ed mi rifugiavo per la tristezza nell' aula di musica, che amavo.. Piena di strumenti, lucidi, nuovi o magari pure vecchi ma da una timbrica bellissima... Quando entravo mi sentivo come se fossi in una vera casa... Non me ne fregava piú niente delle lezioni o degli altri... LA MUSICA era la mia vita...

Amavo poter sfiorare con le dita quello strumento dai tasti bianchi e neri e di poter sentire la melodia che produceva appena iniziavo a pressare di piú sui tasti, non so come, ma tutto questo mi produceva uno strano effetto.. Stavo ore ed ore seduta davanti al pianoforte, ad suonare sempre pezzi nuovi e complessi fino alla fine delle lezioni scolastiche...

Però proprio un giorno, non un giorno normale, ma il giorno del mio compleanno.. Sentii applaudire da qualche parte nell'aula di musica alle ore 17:00 (cioé l'orario delle fine lezioni)... Ma quell'ombra che continuava ad applaudire mentre io avevo appena smesso di suonare il pianoforte.. Non ci potevo credere.. Era mio PADRE!!!

???Sei cresciuta molto bene, Sakura... Ed hai imparato a suonare cosí bene il pianoforte

Sakura-stammi lontana, non ti avvicinare..

Dissi con tono acido

Padre-allora mi odi cosí tanto.. Mi dispiace di averti fatto soffrire per tutto questo tempo...

Sakura-ormai quello che é fatto é fatto.. Quindi perché sei qui?

Lui spalancò gli occhi da come avevo risposto

Padre-quindi... ti dovrai trasferire

Sakura-cosa?!?

Padre-un mio amico di infanzia ha detto che per un po' di tempo starai a casa sua, mentre io e tua madre chiariremo quello che é successo fino ad ora..

Sakura-ma cosa c'é da chiarire ormai!

Dissi con tono disperato, non volevo abbandonare l'unica persona che volevo bene, cioé mia madre, per andare chissà dove....

???Non ti preoccupare Sakura, io starò bene...

Davanti alla porta dell'aula di musica comparve mia madre con uno sguardo che stava cercando di trattenere qualche lacrime...

Sakura -ma mamma...

Madre- non ti preoccupare per me, Ok..

Padre-adesso Sakura vai a preparare le valigie..

Annuí e mi alzai dallo sgabello del pianoforte per dirigermi verso l'uscita dell'aula

Madre-Buon compleanno Sakura...

Disse con un filo di voce mia madre mentre stavo per uscire dall'aula ed io la ringraziai sottovoce, ed uscii dalla scuola e mi diressi verso casa per preparare le valigie...

L'amore suonato con tasti neri e bianchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora