Ernia parte 2

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-Quando ho iniziato stavo steso fumando al soffitto
Una mano sul petto appena sotto il mento
E finalmente un po’ me ne stavo zitto
Lei dorme mentre io guardo l’arredamento

-A sedici anni circa la chiamavo ”Chica”
Non capivo come avessi quel pezzo di fica

-E non è che ora capisca come va la vita
Ma lei ha dipinto con la cipria questo mio Guernica

-Un altro flash e sono in piedi come un manichino
Mentre lei si fa le foto dentro un camerino

-Parla di parità dei sessi e non ci crede in Dio
Ma a me sembrava che a rimetterci ero solo io

-Sua madre penso che mi odi tipo un attivista
Lei ripete a pappagallo mentre do di testa

-E ora le storie d’amore si fanno su Insta
A me rompevano i coglioni ste stronzate di sinistra

-Ma per me era bella

-Siamo come un orecchino di perla
Un cacciavite a stella dentro un sotto sella

-Ed è come se, dopo anni lei non sappia stare lontano da me
Perché per me era bella

-Quando è finita mi son detto ”Cosa vuoi che faccia?”

-In sta città non ce n’è una che in fondo mi piaccia

-A letto dove vuoi che vada con sta faccia
Come un verme steso dentro ad una mela marcia

-E la minestra riscaldata non è buona sai?
Non si cammina molto meglio con le scarpe vecchie

-E i chiacchiericci di un quartiere non si ferman mai
Così che ritornammo insieme quando mi strappai le orecchie

-Ma la felicità è spesso scritta in grassetto
Dentro una parentesi che prima o poi finisce

-E io che prima avevo solo ghiaccio nel petto
Piantai un bucaneve aspettando che fiorisse

-Ma vengono le fisse, le pare
La voglia di scappare ai lati opposti il cerchio diventa un ellisse

-Non puoi mangiare pesce senza badare alle lische

- io lo ripetevo sperando che mi capisse
Ma così non fu…

-ora a volte mi scrive, una faccina che ride nelle conversazioni
Mi parla delle amiche, questa cosa mi uccide, ho le allucinazioni
Circa cinquanta righe, le spaccherei la testa, questa rompi coglioni
Ma se la incontro alle feste, si comporta ancora come se in fondo sapesse che per me era bella

-Fossimo in giro di notte, noi insieme
E mi tenessi nel tuo palmo, io solo
Stringeresti la tua mano, crudele
Fino a negarmi quasi il volo

-Dimmi, uccideresti un usignolo?

-Sai ora tutti mi dicono "Ti sei rialzato", "Sei ritornato", no?
La cosa che invece a me ha colpito più di tutte di quel periodo
È stata la ferocia con la quale ci davano contro
T-te la ricordi no?
È stato, è stato incredibile

-Prima di continuare però voglio farti una domanda
Se tu ne avessi la possibilità feriresti mai qualcosa di innocuo?
Giusto per il gusto di farlo?

-Mi ricordo quando salivamo sopra gli alberi
Per vedere di che forma erano fatti gli angeli
Seduti sopra i rami, circa all'altezza dei nidi

-Sai è facile, giudicar l'uomo nudo quando si è vestiti
Quando si è vestio, si è festio
Circa all'altezza dei nidi
Sai è facile, giudicar l'uomo nudo quando si è vestiti

-Così che vidi il più piccolo dei passeri
Stanco del suo nido e di restare dentro i margini
Guardare i suoi fratelli mentre volano
Dirsi "Io ci provo, no"

-Il baratro, il brivido dei funamboli
Dimmi ti immagini, le volpi sotto radunarsi in gruppo
Anche se astuto un pasto facile, non sembra vero
Così che muovon quelle lingue biforcute
Ma le volpi fanno i nidi in terra e i passeri li fanno in cielo

-E l'uccellino indeciso, al bivio
Distratto dai commenti infami perse l'equilibrio
Ucciso da un gesto cattivo giusto per far male
Ti prego non mi giudicare se voglio volare

-Ti prego non mi giudicare se voglio

-La gravità c'è sempre ma non si può cadere se non voli, no

-C'è stato un momento durante il quale ho avuto paura
Mi sentivo condizionato da quello che mi accadeva intorno
E non sapevo dove sbattere la testa
Non dico che ora io non abbia paura
Ma almeno so dove andare

-Dimmi colpiresti mai un innocente? (No!)
Neghi con la testa eppure lo fai sempre (Lo fai sempre)
Il tuo dito puntato addosso
È stato come averlo messo in una presa della corrente
Ma perché tu non eri al corrente

-Ora che mi squilla come un call-center
Le voci che ho nella testa dicono:
"Ernia non ti han fatto fuori, ti han dato un movente"

-Sono tutti amici, ora tutti amici
Perché inizia a fare gola la mia bella bici
Alla mia mensa siederà chi c'era
Il vino laverà le cicatrici
Pago il conto e mangeranno alici (Ehi)
Sottovalutato un sacco, ho detto "Sì, va bene"

-Sta arrivando il mio momento, sarò, sì, crudele
Perché ho il flow di una legione
Dio mi da ragione
Il mic è il mio bastone, sto provando ad essere il pastore

-Pensi davvero che non mi sia accorto?
Che quello che scrivo loro nemmeno per sogno

-Il destino è strano, sai
Un uccellino morto a volte torna in vita nel corpo di un corvo

-Sofisticato sempre, arrogante se serve
Un uomo sa avere il sangue freddo di una serpe

-A camminare a testa alta, sai, si cade
Chi non cade è perché ha strisciato sempre come un verme (Sì)

-Daranno a Cesare quel che è di Cesare
Nel caso Cesare sa prendere senza remore

-sai chi festeggia subito solo chi è debole
Vince chi dura e qua non c'è nessuno tra una decade

-Ho trasformato paura in coraggio
Vedrai che ho scritto in sessantotto
Questo qua è un assaggio

-Serviva uno, sì, che fosse uno normale e desse il sangue
Per questo urlano "Mattali" al mio passaggio

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