All you need is love

•1•

Ed è così che mi ritrovo qui, seduta sul seggiolino di un aereo, con la testa vicino al finestrino, pensando al domani, pensando a cosa mi aspetta. Il domani mi fa paura, mi sembra tutto così difficile e così irragiungibile.

Mi chiamo Jasmine Gilbert, e pochi mesi fa ho finito le superiori in Italia, a Venezia, mi sono diplomata in lingue con 99. Non parliamo di questo 99 però, per un punto non sono riuscita ad avere il massimo.

Adesso, senza accorgermi che la mia ultima estate da adolescente sia passata così in fretta, come un battito di ciglia, mi ritrovo in questo aereo diretto a Londra.

E' lì che inizierà la mia nuova vita, studierò l'inglese... diventerò un interprete... una madre lingua, una professoressa... no?

Sto andando a Londra perché lì la vita lavorativa è ben diversa da quella italiana, e siccome sono una ragazza molto determinata, non voglio sprecare tempo aggrappandomi alle "speranze". Per questo motivo appena andrò lì, inizierò subito a studiare, e magari a trovarmi una piccola occupazione.

I miei genitori mi hanno appoggiata con qualche lacrimuccia agli occhi, ma alla fine sanno che è la cosa giusta per me, soprattutto perché sono io a volerlo. E quando una cosa la si vuole, la si fa con passione e armonia. Odio le cose fatte perché si devono fare e basta.

Quello che è stato più tentennante sulla mia decisione è stato il mio fidanzato Jason. Stiamo insieme da soltanto sei mesi, e nonostante lui fosse consapevole sin dall'inizio che io sarei partita per Londra, ha deciso di accettarlo e di stare con me. Mi manca sì, ma non intendo mettere da parte il mio futuro per i sentimenti.

Quando potrò permettermi di fare qualche "break", passerò in Italia per stare con la mia famiglia e con Jason. Intendo farlo almeno 3/4 volte all'anno, qualche volta durante l'estate, e poi durante le festività.

Mentre ripenso a tutto ciò che ho rimasto a Venezia, mi viene in mente lui... Lucas!

Lucas è il mio ex, ci siamo lasciati tre anni fa, quando io ero soltanto una quindicenne e lui un diciottenne. La cosa buffa è che non ci siamo lasciati di persona, prima di partire mi aveva promesso che la nostra relazione sarebbe continuata a durare nonostante fossimo distanti. Mi aveva promesso che un giorno non troppo lontano sarebbe tornato qui a Venezia!

E' scomparso nel nulla, da un momento all'altro non l'ho più sentito! Mi ha lasciata senza nemmeno dirmelo. Come si fa a buttare in aria una relazione di ben tre anni? Esatto, sono sei anni che lo conosco, di cui tre di relazione e tre di lontananza.

Adesso non mi importa più nulla di lui, ma se sono fredda con Jason riguardo la lontananza è proprio per questo motivo. Sono stata scaricata brutalmente attraverso dei chilometri, non riesco a provare rabbia o dispiacere ora che lo faccio io!

Può sembrare un pensiero cattivo, ma è così.

Lucas partì per Londra, anch'esso per studiare l'inglese. Ed ora pensare che andrò nella sua stessa città, e magari anche nello stesso istituto... beh, mi fa venire un pò di tremarella.

L'unico motivo per cui vorrei rivederlo è solo per capire come possa essere cambiata la sua vita negli ultimi anni. Ma soltanto per questo, mi rendo conto che ormai sono passati anni, e soprattutto mi rendo anche conto che ero una ragazzina che non aveva lo stesso cervello di adesso.

Dopo abbastanza ore di aereo sono arrivata finalmente a Londra! Colpo di fortuna? Macché... sono arrivata poco dopo la pioggia, e per questo devo fare attenzione a non scivolare.

Mentre mi avvio verso l'hotel in cui mio padre mi ha affittato una stanza, mi guardo intorno, e mi rendo conto che quelle strade, quell'aria, farà parte della mia nuova.. e forse eterna vita!

Appena arrivata in Hotel penso a chi potesse essere la mia compagna o il mio compagno di stanza! E penso anche al college che frequenterò. Ci sarà anche Lucas?! Meglio pensare alle cose serie.

<<E tu chi saresti?!>>

Nel sentire quella voce appena aprii la porta pensai "oh ma di chi è tutta questa ospitale antipatia?"

E' Lindsay, la mia nuova compagna di stanza. Nulla da dire sulla sua bellezza, è una ragazza a posto. Ma mi guardò da subito con aria di sfida, come se quasi quasi volessi rubarle la stanza. La notte era ancora lunga, dovevo abituarmi all'atmosfera londinese!

La mattina dopo mi svegliai piena di pensieri, non è facile abituarsi a qualcosa che non ti è mai appartenuto. Però bisogna farsi coraggio ed affrontare tutto... per questo mi alzai, ed affacciandomi alla finestra diedi un metaforico benvenuto alla mia nuova vita!