Capitolo 1.

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Il suono della sveglia mi fece aprire gli occhi di scatto ricordandomi che oggi è lunedì. Mi alzai dal letto dirigendomi in bagno per una doccia calda e quando finí indossai l'intimo in pizzo,un paio di skinny jeans neri a vita alta strappati sulle ginocchia,una felpa grigia e le mie Vans nere. Scesi in cucina per fare colazione e,per l'ennesima volta, trovai un post-it di mia madre su cui c'era scritto che aveva avuto un'urgenza a lavoro. Presi una mela al volo dirigendomi verso la fermata dell'autobus,dato che la mia macchina era praticamente fuori uso. La scuola da casa mia dista circa mezz'ora con l'autobus,se avessi dovuto usare i miei piedini sarei arrivata tipo morta a scuola.

Mentre aspettavo l'autobus,in notevole ritardo aggiungerei,si ferma davanti a me una Range Rover nera con i vetri oscurati. Ad un tratto i finestrini si abbassano e rivelano un ragazzo dagli occhi di un verde intenso,capelli lunghi e ricci appoggiati a un paio di spalle larghe ricoperte da una semplice camicia bianca.

"Scusami,per la Kingsbury High School?"

Mi guardai intorno per capire con chi stesse parlando,quando non vidi nessuno oltre me

"Ahm... Deve andare dritto per tre chilometri,poi svoltare a destra e dove c'è il semaforo grande subito a sinistra dove trova lo Starbucks. Poi ancora a destra e li c'è la sua destinazione"

Mi fece un cenno con la mano e subito dopo sfrecciò via. Nel frattempo arrivò l'autobus decisamente in ritardo. Salì sopra e cercai di riscaldare le mani strofinandole fra di loro.Per essere fine aprile faceva troppo freddo. Sembrava di essere a dicembre.
Arrivai a scuola e la campanella non era ancora suonata quindi decisi di accendere una sigaretta e raggiungere Liam,il mio migliore amico.

"Leeyummm"

"Streghetta"

lo abbracciai fortissimo e scambiammo due parole per poi sentire la campanella suonare. Io ero ancora a metà sigaretta quindi decisi di prendermi altri dieci minuti per finirla dato che a prima ora avevo quella mestruata della Williams che si spacciava per professoressa di matematica.
Decisi di entrare in quell'edificio chiamato scuola e quando bussai per entrare in classe usí una voce maschile quasi familiare. Appena entrai vidi quel ragazzo che aveva chiesto indicazioni stamattina,seduto sulla cattedra.

"Alla buon'ora. Lei è?"

"Amber Smith." Finsi indifferenza e mi andai a sedere vicino a Liam.

"Come stavo dicendo,prima che qualcuno mi interrompesse, io sono il professor.Styles. Starò con voi fino alla fine dell'anno dato che la vostra professoressa l'hanno spostata in un'altra sede."

"Solo questo ci voleva,un altro professore mestruato,e per di più alla fine dell'anno" Bisbigliai a Liam e lui rise.

"Ehi voi due! Fate ridere anche me. stavate dicendo cosa esattamente?"  Disse il professor Styles facendomi sussultare

"Ehm dicevo" feci finta di pensare
"Dicevo che un altro professore di matematica mestruato non ci voleva perché,beh, siamo alla fine dell'anno e sa.."

"Basta così" disse calmo interrompendomi. Poi lo vidi compilare un foglio rosa e quando finí si avvicinò al mio banco.

"Signorina Smith per lei un regalo speciale,visto la battuta divertentissima" disse consegnandomi il foglietto

"Due ore di detenzione con il sottoscritto."

La giornata passò in fretta facendomi quasi dimenticare dell'inconveniente di stamattina.

"Streghetta oggi dovevamo pranzare insieme"

"Lo so Liam,appena finisco le due ore ci vediamo,promesso"
Salutai con un bacio sulla guancia il mio migliore amico e mi avviai verso la classe.

Appena entrai mi accorsi di essere sola con il professor Styles

"Allora signorina Smith.. prenda pagina quattrocento e svolga i primi dieci esercizi."

Sbuffai e senza obbiettare mi misi a lavoro. Dopo una lunga ed estenuante ora  ho finalmente finito e mi dirigo verso la cattedra per far controllare gli esercizi al professore.

"Non ci siamo."
"Come scusi?"
"Questi esercizi sono tutti sbagliati. Com'è possibile che una ragazza con la media così alta faccia così schifo in matematica?"

Che sfacciato di merda! Sgranai gli occhi e subito il filtro tra bocca e cervello si annullò

"E com'è possibile che una testa di cazzo come te sia professore? Sei qui per insegnarmi qualcosa no? Avanti su. Sono tutta orecchie. Ha tutta la mia attenzione,sign. Styles"

"Bene. Rimane a stento mezz'ora,quindi direi di rimandare a domani, no?
Lo vidi compilare un altro foglio rosa
"Ci vediamo domani,altre due ore in detenzione"

"Ma così intaccherà la mia media con il voto del comportamento! Non è giusto!"

"Se domani imparerà qualcosa da me,le prometto che non la sbatterò più in detenzione a parte casi eccezionali."

"Uf. E va bene!"

"Bene. Adesso,visto che c'è rimasta mezz'oretta,che ne dice di dirmi perché è stata bocciata ben due volte?"

Quella domanda mi stordí. Un pugno allo stomaco.

"Beh..di certo non sono stati i brutti voti perché,come vede,vado male solo nella sua materia. Ho preso amicizie sbagliate e ho fatto molte assenze,tutto qui."

Beh diciamo tutto qui. Al terzo superiore ho conosciuto un ragazzo, diventato da lì a poco il mio fidanzato,ed è proprio lì che mi sono rovinata. Ho iniziato a fumare sigarette e canne,cosa che faccio tutt'ora,fin quando non abbiamo provato la cocaina. Ho perso il mio quarto anno per la prima volta per colpa delle assenze, invece,la seconda volta per una clinica privata per drogati. È da quando sono uscita di li non tocco sostanze stupefacenti,e ne sono fiera. Perché sí. Non è affatto facile uscire da un giro del genere.

"Mmh"

"Beh,lei quanti anni ha professore?"

"Ventinove,tu presuppongo ne hai venti"

"Diciannove" lo corressi

Dopo quest'ultima affermazione abbassò lo sguardo e si mise a correggere dei compiti e io a guardarlo come una cretina,impegnata a capire ogni sua espressione. Quando c'era qualcosa di sbagliato corrugava leggermente le sopracciglia e serrava la mascella,quando invece beccava un esercizio giusto rilassava la mascella.

"La detenzione è finita da più di dieci minuti signorina Smith"

Mi risvegliai dai miei pensieri,presi lo zaino e uscì subito dalla classe.

"Non lo stavo fissando" ripetei fra me e me
"Non lo stavo fissando"
"Non lo stavo fissa-"

"Non mi stavi fissando,Amber"dice ridendo sotto i baffi

Alzo gli occhi e vedo il professore fissarmi e subito stacco il contatto visivo

"Sai,non credo che a quest'ora passino autobus. Alzati,ti accompagno"

Restai interdetta per tipo dieci secondi quando lui mi afferrò la mano e mi trascinò verso la sua auto.

Il tragitto fu silenzioso e quando arrivammo davanti casa mia fu subito lui a parlare

"Se domani riuscirò a farti apprendere almeno qualcosa sarò io stesso a convocare tua madre per delle lezioni private"

Lo guardai sconcertata,poi feci per aprire la portiera e alzai la mano a mo' di saluto.

Era stato molto gentile da parte sua ma io mi conosco. Non guardavo un ragazzo così dai tempi di Zayn. E non posso permettere a me stessa di innamorarmi di nuovo.

I love u too ||h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora