1004// Yoonmin, TaeKook, NamJin

Chapter 2🦋

Jimin si svegliò, disturbato dal suono della sua sveglia. La spense con una manata, voltandosi dalla parte opposta, ma improvvisamente spalancò gli occhi, era il grande giorno, non poteva stare a letto.
Finalmente avrebbe scoperto il nome del ragazzo da proteggere, ma se Jimin avesse saputo in che guaio si sarebbe cacciato, avrebbe rifiutato il suo compito, lasciando quel ragazzo ad un angelo più esperto.

"Jimin-ah! Sei pronto?"
Taehyung era andato sotto casa sua, pronto per accompagnarlo nell'edificio principale in cui si assegnavano i compiti da protettori. Hoseok era già a lavoro, era occupato nel proteggere Nicole, una ragazza che era vittima di bullismo.

Kim Seokjin, direttore e suo grande amico, era seduto sulla sedia girevole, le sue grandi ali erano piegate, così da non occupare spazio. Non appena Jin li vide, sorrise, contento che fossero in orario. Nonostante fosse il direttore, anche lui aveva un ragazzo da proteggere, non poteva perdere troppo tempo.

"Jimin, Tae, grazie per essere venuti in orario. Siete insieme perché, anche se Tae non ha ancora 18 anni, ho bisogno del suo aiuto."

"Dicci tutto, hyung."

"Jimin, partiamo da te. Il ragazzo di cui dovrai occuparti si chiama Min Yoongi. Questa è la sua cartella, leggila con attenzione. Qui ci sono alcuni video che ritraggono Min Yoongi mentre compie azioni illegali."

Jin gli affidò una cartella in cui c'erano parte delle informazioni su Min Yoongi, una serie di cassette e un sorriso di scuse.
Jin sapeva quanto sarebbe stato difficile occuparsi di Min Yoongi, specialmente per un angelo inesperto, ma riponeva tutta la sua fiducia in Jimin, forse troppo.

Posò lo sguardo su Taehyung, non ancora maggiorenne.

"Tae, so che non sei ancora maggiorenne, ma ho un caso anche per te. Il ragazzo di cui ti occuperai si chiama Jeon Jungkook. Lui è vittima di bullismo, vive solo perché i suoi genitori sono morti in un incidente stradale. È autolesionista e ha tentato due volte il suicidio, fallendo. Devi aiutarlo, Tae, chi meglio di te può farlo? Hai una tale voglia di vivere, hai una tale forza, da riuscire ad abbattere tutta la tristezza che ti circonda."

Taehyung accettò il compito assegnato, prendendo la cartella ed alcune cassette, cassette che non avrebbe mai dovuto guardare, ed invece lo fece.

Jimin e Taehyung tornarono a casa di Jimin, sedendosi sul letto del maggiore, analizzando il loro compito. Jimin era sdraiato accanto a Taehyung, ma era concentrato nella lettura, così come Tae.

Min Yoongi, 20 anni. Ladro astuto e scaltro, non ha paura di nulla e non sembra mostrare punti deboli. Non da' fiducia alle persone, ha paura di essere abbandonato o tradito. Preferisce rubare in solitudine, non ha una gang o altro, è solo. È esperto in ciò che fa, le sue caratteristiche sono il silenzio e il sangue freddo. Possiede armi, non si sa con esattezza quali o quante.

Jimin decise di chiudere quel fascicolo. Non aveva più il coraggio di leggere, era spaventato, sorpreso. Lui era un novellino, non aveva mai avuto esperienze, non aveva mai protetto nessuno, ma questo compito gli sembrava troppo complicato.
Voltò lo sguardo verso Taehyung, intento nella lettura.

Jeon Jungkook. 15 anni, i suoi genitori sono morti in un incidente l'anno scorso. È vittima di bullismo da un anno, per questo ha tentato il suicidio due volte. È un ragazzo timido, non mostra il suo carattere, sembra sempre vuoto ed insensibile.

Taehyung chiuse il fascicolo, dispiaciuto per quel ragazzo. Decise di confermare il suo ruolo da protettore, si sentiva vicino a quel Jungkook e voleva salvarlo.

"Tae?"

"Sì, Chim?"

"Ho paura. Questo ragazzo è più pericoloso di quanto pensassi. Non sono in grado di gestire una cosa del genere."

"Ehi, ChimChim."-l'amico lo prese per le spalle. "Respira. Jin-hyung crede in te, io credo in te, so che puoi farcela, ti prego, non abbatterti, credi in te quanto ci credo io. Io sarò sempre al tuo fianco, non lascerò che ti facciano del male."

Jimin, rincuorato, abbracciò Taehyung, ringraziandolo per le belle parole.

I due amici si addormentarono insieme, preparandosi per il giorno successivo, finalmente avrebbero raggiunto la terra, finalmente sarebbero diventati protettori anche loro.

Prima di addormentarsi, una domanda balenò nella mente dei due ragazzi.

Sarò in grado di sopportare tutto questo?